"Perché sei qui?" Sbraito.
"Ero qui per chiederti scusa, ma evidentemente non sono venuto nel momento giusto." Dice grattandosi la nuca, a disagio.
"Dopo tre ore ti sei deciso a chiedermi scusa?"
"Sì lo so, ho sbagliato a non venire subito." Risponde lui fissando l'armadio dietro di me.
Lo guardo bene in attesa di un suo sguardo. Quando alza gli occhi su di me inizio a parlare. "Perché non sei venuto? Perché hai fatto tutto quel casino al parco di fronte a tutti? Ah, e perché eri con quella ragazza? Rispondi."
"Ricominciamo con le troppe domande?" Accenna un sorriso, ma non mi sciolgo al suo sguardo e continuo determinata.
"Non è il momento di scherzare. Se sei venuto qui per farti perdonare è meglio se inizi a spiegarti." Dico io, incrociando le braccia.
"Va bene, va bene." Dice abbassando lo sguardo.~Harry~
"Stavo venendo lì da te, e beh insomma... Ho visto una mia amica e mi sono fermato a parlare con lei del più e del meno. Poi ho perso la cognizione del tempo..." Dico io titubante. È una mezza verità, insomma.
"Non volevo..." Continuo io, mi alzo per avvicinarmi a lei.
Sery però si ritrae, e non risponde più.
"Perché?" Le chiedo io guardandola negli occhi.
"Perché cosa?" Dice lei senza degnarmi di uno sguardo.
"Perché ti allontani da me e non mi rispondi?" Sembro un cretino, così.
Finalmente mi guarda. "Perché non ho nulla da dirti. Ho capito." Dice semplicemente. Mi aspettavo una reazione.
"Ah." Nemmeno io non ho nulla da risponderle adesso. Mi sento in colpa di aver scatenato un litigio con sua madre.
"Scusa, è per colpa mia se hai litigato con tua mamma." Aggiungo.
"Non è colpa tua, non potevi sapere che c'era lei in camera." Dice e si allontana da me per sedersi sul letto.
Non dico nulla. Ha ragione. Quante cagate che sparo. Mi siedo affianco a lei, così sembro opprimente ma non so come farmi perdonare.
Le accarezzo la schiena e l'abbraccio. Sery non dice nulla e si appoggia al mio petto. Sento solo i nostri respiri. Mi chino per guardarla, sta dormendo. Dev'essere molto stanca. Tra le mie braccia starà comoda. Mi stacco da lei lentamente, cerco di non farla svegliare. La prendo in braccio delicatamente e la metto a letto. La copro con le coperte e esco dalla stanza. Non voglio stressarla. Era stanca ed è solo per colpa mia se è successo questo casino. Quando esco dalla stanza mi squilla il cellulare. È Emery.
"Ma che cazzo vuoi?" Rispondo io, però a bassa voce per non svegliare Sery.
"Ehi, stai calmo e non rispondermi così. Perché non sei venuto?" Dice lei.
"Non avevo voglia, ho altro da fare." Dico io, non voglio che Emery mi trattenga quindi le attacco il telefono in faccia prima che possa darmi un altra delle sue risposte del cazzo.
Cammino a passo svelto in corridoio e vedo Jade.
Porco cazzo, perché devo avere tutte ste ragazze tra le palle. Tranne Sery, beh... Devo dire che la sua presenza non mi infastidisce.
Jade non mi saluta, io non saluto lei. Mi passa davanti senza dire una parola. Cerco di filarmela prima che mi venga dietro a cacciarmi uno dei suoi insulti, ma mi prende per un polso.
"Dov'è quella?" Dice nervosamente Jade.
Alzo gli occhi al cielo.
" 'Quella' ha un nome, per tua informazione." Le rispondo, staccandomi dalla sua presa. Ovviamente si riferisce a Sery.
"Allora, dov'è?" Dice ignorando il mio commento.
"È in camera. Dorme. Guai a te se la svegli." Sibilo io.
"Okay, non la sveglio." Dice lei sbuffando e se ne va a passo svelto in camera. Non voglio che dica nulla a Sery. Già le ho stravolto la giornata, non voglio che Jade gliela peggiori ancor di più. Vorrei seguirla in camera, ma credo che Sery non gradisca più la mia presenza, per oggi.
Continua...
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✖Sei L'errore Più Bello Della Mia Vita.❌
RomanceMi chiamo Sery (Serena), ho 18 anni e vado all'università. Sono una ragazza timida, riservata, mi faccio travolgere dalle emozioni e spesso non so difendermi. Non ho mai avuto tanti amici. Ho sempre avuto un debole per la lettura e lo studio. A scuo...