Il trasferimento.

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"Alzati!!!!" Urla mia madre dalla cucina.
La stanchezza ha la meglio come sempre, e mi dimentico che questa mattina mi devo svegliare prima per il mio primo giorno di università. Quando mi riprendo caccio un urlo e mi butto giù dal letto prendendo tutta la mia roba alla rinfusa e mettendola dentro la mia valigia bordeaux preferita.
Mi faccio la piastra, traccio una riga di eyeliner, un po' di matita sotto l'occhio e pochissimo mascara. Mi vesto. Come primo giorno metto una camicetta bianca corta, un jeans blu scuro aderente e le converse bianche. Mi guardo allo specchio. Non sono poi così male.

Mia madre mi aspetta in cucina, dev'essere agitata quanto me per il primo giorno. Io e mia madre abbiamo già organizzato tutto in modo che il primo arrivo non faccia una piega. Andrò a stare in un dormitorio vicino all'università, e avendo già 18 anni e mezzo potrò prendermi la patente.

Bevo in fretta una tazza di latte caldo e una brioche che mia madre compra dal bar sotto casa. Mi mancheranno le brioche del bar "Delizie&Co" (così si chiama). Mi gusto la mia ultima brioche e mia madre mi carica in macchina. Il viaggio dura 3 ore e quando arriviamo sono agitatissima. Il dormitorio è enorme, spero di capitare con una ragazza un po' come me. Già che ci sono potrò raccontare un po' del mio carattere: Sono una ragazza riservata, molto timida e faccio veramente fatica a fare amicizia facilmente. Ecco perché oggi sono così agitata, non tanto per il fatto della scuola, ma soprattutto con chi dovrò stare in camera. E questo "chi" spero sia una persona comprensiva e tranquilla. Io adoro studiare e leggere.

Mia madre mi distrae dai miei pensieri e in men che non si dica siamo già davanti alla porta della mia stanza. Bussiamo. Nessuno risponde. Mia madre bussa un altra volta. Nessuno risponde. So già che mia madre si spazientisce con poco e so che fra poco inizierà a urlare. Mi viene da ridere, ma mi trattengo visto che la mamma sembra già arrabbiata.
"VOLETE APRIRE QUESTA CAVOLO DI PORTA!!" Sbuffa e si mette a bussare con insistenza.
"Mamma, sta calma. Metti che questa persona non è in camera al momento?"
"Allora? Questo/a maluducato/a sapeva dell'arrivo di una compagna di stanza e non si fa trovare in camera? Non possiamo aspettare tutto il giorno che questa persona si degni di aprire questa dannata porta!!" Grida mia mamma. Noto che ha iniziato ad attirare l'attenzione di alcuni ragazzi che si aggiravano per i corridoi. Le faccio segno di abbassare la voce, ma lei continua e io vorrei sprofondare dall'imbarazzo. Mia madre continua con la ramanzina finché la porta si apre. La ragazza che ha appena aperto è alta e magra, occhi verdi e capelli arruffati castani. È molto diversa da me esteticamente ma la trovo molto bella e particolare. Sorride e io ricambio. La ragazza mi fa entrare: "Quindi tu sei Serena?" Dice lei un po' imbarazzata.
"Esatto, sarò la tua compagna di stanza per 3 mesi." Dico io a mia volta imbarazzata quando lei mi fa cenno di entrare. Mi ero dimenticata delle urla di mia mamma, ma eccola pronta a intervenire.
"Ci sarei anche io con lei, sono sua madre e si potrebbe degnare di salutarmi e dirmi qualcosa, o preferivi lasciarmi fuori? Ma beh, non mi stupisco, già non ci ha aperto subito e la abbiamo aspettata fuori per 10 minuti... Lei chi è scusi? La maleducazione fatta persona?" dice mia madre entrando senza permesso.
"Mamma...." la guardo male.
"Scusi, mi stavo asciugando i capelli e non ho sentito subito. E comunque prima non l'avevo vista. Può anche darmi del tu comunque." Dice lei. Vedo che si sta sforzando di sorridere. Si stava veramente asciugando i capelli, infatti adesso sono ancora un po' bagnati.
"Tutte scuse..." mia madre mi da un gran fastidio, ora sta scrutando ogni parte della camera senza nemmeno essersi presentata.
Piomba il silenzio, quella scorbutica di mia mamma sta li che entra in ogni stanza e scuote la testa a caso. Io rivolgo un sorrisetto nervoso alla mia compagna di stanza. "Sai...mia madre è fatta così. Comunque io mi chiamo Serena tu?"
"Jade." Risponde continuando a seguire con gli occhi ogni singolo movimento di mia madre.
Mi limito a sorridere. Ero ancora rimasta vicino alla soglia. Vedo che mia madre si rivolge con un sorriso di scuse a Jade proprio quando nota che la casa è pulita, tenuta bene e la mia compagna subito dopo si rilassa. Mia madre si scusa, mi saluta con le lacrime agli occhi promettendomi di venirmi a trovare due volte al mese e se ne va guardando un ultima volta la camera. Jade fa un respirone e si butta sul letto. "Temevo volesse uccidermi!" Dice lei ridendo e anch'io mi unisco alla risata.
Sembra simpatica, è ospitale e mi sento anche a mio agio con lei ora che mia mamma non c'è.
"Fa come se fossi a casa tua." Dice sorridendo e io annuisco iniziando a disfare le valigie. Sistemo la mia sveglia, i libri e i vestiti nel mio armadio, di fianco al suo. I trucchi li metto in una trousse vicino ai suoi in bagno. Quando torno mi siedo sul letto e inizio a parlare con Jade del più e del meno. Lei ha 18 anni come me.
Jade indica la pila di libri che poco fa ho messo sulla nostra scrivania. Fa una risatina. Non capisco cosa ci sia da ridere.
"Ti piace leggere immagino?" Dice con un sorrisone che arriva fino alle orecchie. La guardo storto. Non capisco perché sia così divertente il fatto che io ami leggere. Ma mi limito a sorridere e rispondo gentilmente: "Sì, tanto...È il mio passatempo preferito."
Lei fa un altro sorrisone e un attimo dopo la porta della nostra camera si spalanca. Entra un ragazzo. Sarà il suo ragazzo penso...
"JADE QUINDI TI È CAPITATA UNA SECCHIONA COME COMPAGNA DI STANZA???! AHAHAH, LO IMMAGINAVO!!" Dice questo urlando e ridendo come uno scemo. Come ha fatto a entrare? Subito dopo mi preoccupo e mi alzo di scatto dal letto.
"Chi sei? E cosa ci fai qui? Cosa vuoi da noi? Eh? Eh? Questa non è camera tua quindi ti consiglio subito di uscire da qui sennò io chiamo la poliz..." Ma prima di finire la frase il ragazzo maleducato mi mostra le chiavi della nostra camera con un sorrisetto odioso. Mentre scuote le chiavi io cerco di strappargliele di mano facendo un salto abbastanza ridicolo. Jade si tiene una mano alla bocca per non ridere. Evidentemente devo essere stata goffa ed esagerata. Sì, sotto certi aspetti assomiglio molto a mia madre, ma il fatto che questo tipo mi abbia appena umiliato dandomi della secchiona mi da veramente fastidio. Lui ride perché non riesco a strappargli le chiavi di mano. Mi calmo e mi sistemo la camicia e dico con tutta la calma di cui sono capace a Jade, che intanto cerca di non ridere per la mia reazione.
"Chi è questo?" Dico indignata per il loro comportamento. Jade sembrava una brava ragazza ma il fatto che non mi abbia difesa e che si sia messa a ridacchiare di me con questo qua, non me lo fa più pensare.
"È un....amico, ehm...Harry." dice imbarazzata si gira guardandolo.
Mi giro verso di lui. Ha due occhi azzurri e i capelli castani ricci con un ciuffo riccioluto che cade sull'occhio destro. Ha due adorabili fossette. Indossa una maglia bianca e jeans neri strappati. Lo fisso per un po'.
"Ohi, la smetti di fissarmi? Lo so che sono irresistibile. Ma sai, non mi piace essere fissato con tutta questa insistenza da una...secchiona come te. Non sei il mio tipo quindi sciò." Ride lui guardandomi con sufficienza. Jade non dice nulla.
Per quanto possa essere carino ha un carattere veramente di merda. Mi sento ferita dalle sue parole. Non so cosa rispondere, sono spiazzata. Mi giro di scatto e me ne vado arrabbiata. Sbatto la porta del bagno e mi chiudo dentro. Mi guardo allo specchio. Quella stronza di Jade non è una vera amica e di questo posso starne certa. E lui è un gran bastardo, nemmeno mi conosce e si diverte a sfottermi solo perché amo leggere, e per la mia reazione esagerata quando l'ho visto entrare. Che coglioni. Mi sorprendo per tutte le parolacce che mi stanno saltando in mente, non sono mai stata una ragazza così sboccata e scurrile, ma in questo momento mi sembra che vadano più che bene. Continuo a guardarmi, sono rossa dalla rabbia e mi sento veramente brutta rispetto a Jade. Harry mi ha colpita proprio nel mio punto debole. Ma perché lui ha le chiavi della stanza? Starà qui con noi? È il ragazzo di Jade? Di sicuro non potrei sopportare uno del genere in camera "mia". Per il momento non voglio uscire dal bagno e mi tranquillizzo subito, non ha senso stare male per uno sconosciuto. Mi metto a piangere. Non per l'umiliazione ma perché inizio subito a sentire la mancanza di mia mamma nonostante la sua irascibilità. Mi dispiace di non averla difesa quando Jade non l'ha degnata di uno sguardo e non si è nemmeno preoccupata di farla entrare. Continuo a piangere. Poi penso che il giorno dopo andrò all'università e per fortuna ho già studiato tutti i capitoli del programma. Mi calmo e mi strucco. Jade va nella mia stessa università naturalmente, ma non fa i miei stessi corsi per fortuna. Ora non ho voglia di vederla. Dopo essermi ripresa non sento più le voci di Harry e Jade. Esco dal bagno e come im

maginavo quei due non ci sono più. Meglio. Sorriso tra me e me, prendo un libro, mi sdraio sul letto e inizio a leggere Cime tempestose. La giornata è volata per quanto male possa essere andata. Mando un messaggio a mia mamma dicendole che va tutto bene e mi rimetto a leggere.
Continua...

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