Nasce in una notte buia il figlio di Raiber. La madre è una giovane ragazza di un villaggio sperduto tra le montagne, incontrata per caso durante il pellegrinaggio per il Santuario di Alabastro. Il codice non vieta l'accoppiamento tra i Soldati di Alabastro e i semplici popolani, ma impone un vincolo: se maschio, il primogenito dev'essere proclamato Cavaliere fin dal primo giorno. Così, appena dopo il parto, l'infante viene condotto attraverso la gelida tormenta dell'inverno, fino all'altare della vestizione. Dopo la recita cantata del Milites Codex da parte dai sacerdoti, gli vengono donate una spada simbolica e una tunica bianca per ricordarne il destino. La scelta del nome, compito assai arduo per un Cavaliere di Alabastro, è condizionata dalle necessità dei tempi che corrono. In quel periodo di guerra, al bambino viene dato il nome Alexander, letteralmente "difensore di uomini".
All'età di quattro anni, Alexander impara a memoria le preghiere e il codice dei Cavalieri. A sei comincia a maneggiare una piccola arma di legno, allenandosi tutti i cicli con il padre. Non esistono limiti per l'addestramento di un Cavaliere e nemmeno imposizioni di natura paterna. Raiber è il suo insegnante e come tale deve comportarsi. Con il sole, la pioggia, la neve, il vento, il piccolo cresce insieme ai lividi e alla stanchezza. Diviene più forte ogni giorno che passa. Al compimento del quindicesimo anno, Alexander è in grado di battere a duello il padre, compiendo così il passo definitivo sulla via della guerra. Dopo soli tre anni, al raggiungimento della maturità teorica, viene condotto nuovamente al Tempio di Alabastro per ricevere l'armatura da Cavaliere, la tradizionale spada lunga e una copia di pelle del Milites Codex. Dopo questo momento, Alexander abbandona la famiglia per cominciare a svolgere la sua missione: ricercare la vera fede nei gesti e nelle imprese quotidiane. Diviene a tutti gli effetti un Cavaliere dell'Ordine. Chiama la sua spada "Ambrinxer".
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La Caduta di Alexander
FantasyDel mio codice non ho vergogna o rimorso, sulla via del giusto e della radiosa fede è il mio cammino, sorretto dal pensiero di un confortante percorso, scalo la montagna e cerco la vetta sul finire del mattino. Tinta la mia lucida spada di rosso e f...