Chapter 6

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Stiamo camminando da circa cinque minuti e nessuno dei due finora ha detto una parola.
"Perché ci tenevi così tanto ad accompagnarmi a casa?" chiedo rompendo il silenzio, "volevo passare del tempo con te" risponde, per quale motivo vuole passare del tempo con me? Sono confusa!
"Come mai? Scusa la domanda, ma io sono completamente diversa dagli amici che frequenti di solito!" spiego e a lui scappa una risata, "magari è proprio per questo, non ci avevi pensato?".
Continuiamo a camminare, siamo quasi arrivati davanti casa mia.
"Vai con Calum e Sam alla festa stasera?" chiedo, "no, non mi va", risponde!
"Pensavo fossi il tipo da non lasciarti mai sfuggire una festa!" esclamo, "beh ti sbagliavi!"
Arriviamo davanti al mio vialetto, "bene, io abito qui" gli comunico e lui inizia a guardarsi attorno, tiro fuori le chiavi dalla borsa e apro la porta!
"Bene, sei arrivata sana e salva a casa, ci si vede!" e mentre sta per andarsene mi sento quasi in dovere di chiedergli se vuole entrare, soprattutto perché si sta comportando come una persona umana, "Ti sei fatto tutta questa strada e non entri nemmeno? Wow non pensavo di essere così antipatica!" attiro la sua attenzione e si volta verso di me, mi sorride ed entra!
Vado a mettere le fragole in frigorifero e poi ritorno in sala dove c'è ancora Michael che si guarda intorno, "quella sei tu?" indica la foto appesa al muro nel corridoio, "si, avevo 5 anni ed era il compleanno di mio sorella" spiego, "quindi quella accanto a te è tua sorella?" chiede curioso, "no, quella è la mia cuginetta, mia sorella è quella con il vestito orribile dietro di me" rido al pensiero di quell'orribile vestito verde, non si poteva guardare!
"Avete un buon rapporto?" sempre più incuriosito, "se per buon rapporto intendi salutarci a malapena quando ci vediamo allora si" scherzo!
"Mi sarebbe piaciuto avere un fratello o una sorella, ma purtroppo sono figlio unico" solitamente avrei risposto tipo fidati sei fortunato ad esserlo ma non era il caso, era malinconico, vorrei tanto sapere cosa pensa, ma purtroppo non lo saprò mai!
"Vuoi qualcosa da bere?" cambio discorso, "certo!".
Prendo due bicchieri di thè e mi dirigo verso il giardino, noto Michael già seduto e sovrappensiero, "a che pensi?" chiedo mentre poggio i bicchieri sul tavolo e mi siedo, "a nulla, hai una bella casa" dice per poi sorseggiare il thè, "grazie, non è immensa come la tua ma non è male" scherzo facendolo ridere!
"È brutto abitare in una casa grande quando è sempre vuota!", "immagino di sì", dico non sapendo cosa rispondere, "a proposito dove sono i tuoi genitori?" mi chiede cambiando discorso, "stamattina sono andati in montagna da mia zia, penso, e non torneranno prima di stasera perché hanno una cena" rispondo!
"Perfetto, allora adesso vieni con me!" impone, "Cosa? E dove?" iniziò con la raffica di domande!
"Ti fidi di me?"
"No, perché dovrei!" forse questa non era la risposta che si aspettava ma insomma, non mi fido di nessuno perché dovrei fidarmi di lui?
"Ti ringrazio per la sincerità, ma tu adesso vieni con me, ti porto in un bel posto!" insiste, "finché non mi dici dove io non mi muovo da qui!"
"È a circa mezz'ora da qui, ma ovviamente dobbiamo passare da casa mia così prendo la macchina!"
mi dice, "ci sto, ma non mi hai detto ancora cosa andiamo a fare" gli faccio notare, "non ti preoccupare!"

Siamo arrivati davanti a casa sua, la macchina è posteggiata fuori così prende le chiavi e entriamo!
"Potresti essere un maniaco serial killer, adesso dimmi dove stiamo andando!" stavolta lo obbligo, lui ride e poi confessa, "andiamo al luna park"!

"Come ti è venuta l'idea del luna park? Certo che sei strano eh!" dico guardandomi intorno, adoro andare al luna park, adoro andare sopra le giostre e soprattutto fare quelle più spericolate!
"Così, adesso andiamo!"
Come prima giostra ne facciamo una alquanto normale, abbastanza veloce, ma non pericolosa...
Tra una cosa e l'altra ci viene fame così decidiamo di mangiare una pizza, e prima di fare altre giostre e rischiare di vomitare facciamo un giro scegliendo così la prossima attrazione.
Dopo circa un'ora decidiamo di salire su quel mostro, ovviamente scelta da me, è mozzafiato, è altissima e si va anche a testa in giù, qui una persona può tranquillamente morire di infarto!

"Sicura di volerla fare, insomma sembra pericolosa e tu non mi sembri il tipo di ragazza a cui piacciono queste giostre!" mi chiede quando quello spaventato in realtà è lui!"Sicurissima, non mi dire che hai paura?" dico ridendo!"Ma va, forza andia...

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"Sicura di volerla fare, insomma sembra pericolosa e tu non mi sembri il tipo di ragazza a cui piacciono queste giostre!" mi chiede quando quello spaventato in realtà è lui!
"Sicurissima, non mi dire che hai paura?" dico ridendo!
"Ma va, forza andiamo!"
Saliamo ed è più l'ansia pre partenza che il giro in sè, inizia andando molto lentamente per poi aumentare sempre di più la velocità, è talmente veloce che non capisci nemmeno quando vai a testa giù, una figata pazzesca, tutte le persone urlano ma io sono troppo adrenalinica e spaventata e quindi non emetto neanche un suono!
La corsa finisce e noi ci mettiamo un po' per riprenderci, "è stato bellissimo, lo rifarei altre mille volte" urlo entusiasta, non ho urlato per tutto il giro quindi ho abbastanza voce per commentare urlando, "Ad un certo punto ho temuto che la mia cintura si slacciasse e che sarei morto" confessa ancora terrorizzato, "addirittura? Va beh adesso che ti va di fare?"
"Ma come cavolo hai fatto ad essere tranquilla durante tutta la corsa? Sei umana?" mi chiede guardandomi male, "era solo una giostra, piuttosto che ore sono?"
"Le 23, ti accompagno a casa?" wow tra la pizza, le varie file chilometriche e il resto il tempo è volato, "si forse è meglio"!

Arriviamo davanti al mio vialetto e lui spegne la macchina, "ti ho salvato da una giornata noiosa, almeno un grazie me lo merito che dici?" che presuntuoso, mi ha praticamente obbligato ad andare con lui, ma è stato divertente, "mi sono divertita, e non sei male come pensavo, ti facevo più antipatico sai?" confesso!
"Da che pulpito, comunque da oggi ho capito che sei ancora più strana di come mi immaginavo!"
"Addirittura, e non mi conosci nemmeno, figurati se sapessi come sono quotidianamente, scapperesti a gambe levate!"
"Mi piacerebbe sapere di più su di te!" dice avvicinandosi a me, "e cosa vorresti sapere sentiamo?" mi allontano e slaccio la cintura di sicurezza, "non lo so, ma poi te lo farò sapere!" dice avvicinandosi ancora di più, così apro la portiera, "grazie per la serata, magari la prossima volta facciamo qualcosa che non ti spaventi a morte okay? Notte Mickey!" dico uscendo dalla macchina, lo sento ridere, "Notte Dylan!"

Supernatural || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora