Mickey non poteva di certo definirsi il classico ragazzo gay.
Beh, nel south side conveniva non esserlo.
Nella famiglia Milkovich, conveniva non esserlo.
Padre omofobo, e figli sudditi di esso.
Solo sua sorella Mandy si salvava, lei non aveva mai avuto pregiudizi di questo tipo, con lei poteva essere se stesso.
Fu la prima a cui lo confidò, in un pigro pomeriggio d'estate, mentre seduti sul portico della loro casa, la casa in cui erano cresciuti in modo non nel tutto convenzionale, sorseggiavano la loro economica birra, come erano soliti fare.
Non fu un discorso preparato, non ci furono momenti di tensione, nessuna esitazione, stavano semplicemente parlando dell'ultimo film che avevano visto in dvd, come al solito avendo opinioni divergenti, e Mickey disse solo "Sono gay Mandy"
Di certo, non era un tipo di molte parole, o uno di quelli a cui piaceva girare intorno alle cose.
"Lo so" rispose lei.
Mickey gli sorrise e ripresero a parlare da dove si erano interrotti, come se il discorso non fosse mai stato intervallato da quella confessione.
Non c'era bisogno di dirle di non parlarne con il resto della famiglia, lei lo sapeva, e lui poteva fidarsi di lei.
Fu qualche mese dopo, che Mickey decise fosse arrivato il momento di rivelare a suo padre e ai suoi fratelli ciò che realmente era. è.
Non aveva timore, non del tutto, era stato cresciuto così infondo, imparando a non avere mai paura di niente e di nessuno, e a nasconderla, se fosse sopraggiunta, Mandy come sempre era li, per supportare suo fratello, l'unico che nonostante tutto abbia mai davvero sopportato in quella casa di pazzi.
Semplicemente, si schiarì la voce, e a testa alta disse
"Mi piacciono gli uomini e ve lo farete andare bene cazzo" si voltò ed andò via, respirando profondamente, e con il cuore leggero.
È tutto ciò che ricorda di quel giorno.
Il suo cuore leggero.
Quello che ci guadagnò fu la libertà, quello che prese furono le botte, tante, e quello che perse, fu la sua casa, e sicuramente la sua famiglia, la sua famiglia a parte Mandy, che insieme a lui se ne andò, in cerca di una nuova vita.
E cazzo, a ripensarci oggi, potevano entrambi affermare che fecero fottutamente bene a darsela a gambe.
Nonostante tutte le avversità che hanno dovuto superare, per essere dove sono oggi, ma questa, è un'altra storia.
E così, avevano preso baracca e burattini e si erano trasferiti in un quartiere di periferia vicino il nordh side, Mandy era riuscita a trovare lavoro in un centro estetico della zona, grazie ad un finto attestato procurato da suo fratello, era sempre stata brava in quelle cose, comunque.
E Mickey era ben presto diventato uno dei camerieri più apprezzati del bar centrale, per la sua instancabilità principalmente, era in grado di affrontare turni di 13 ore senza battere ciglio, e in secondo luogo, per la predisposizione aggressiva del ragazzo, che riusciva a tenere lontano dal posto risse, e a tenere a bada clienti ubriaconi.
Il piccolo appartamento che condividevano non era nemmeno tanto male, forse anche migliore della casa in cui erano cresciuti. Non che ci volesse molto per quello.
In un modo o nell'altro, erano riusciti a costruirsi la loro realtà, non che avessero qualche dubbio, un Milkovich era un Milkovich nonostante tutto, avrebbero potuto vivere in cattività se avessero voluto, e cavarsela comunque.Era una fredda mattina d'inverno, Mickey si era svegliato di buon ora, intorno alle sei e mezza circa, come era abituato a fare quando aveva il turno del mattino, aveva indossato il suo maglione più pesante, il suo giubbotto, e la sua fedele sciarpa, uscì di casa borbottando un "cazzo" non appena si accorse, aprendo la porta, che faceva molto più freddo di quanto pensasse.
Le otto ore ininterrotte che avrebbe dovuto affrontare quel giorno non erano ancora iniziate, e lui già pregustava la serata che avrebbe dovuto trascorrere sul divano, guardando film d'azione, mangiando cibo cinese da asporto, e fumando qualche canna, che lo aiutava a rilassarsi. Erano dei pensieri che,più o meno lo aiutavano ad arrivare a fine turno senza imprecare.Ancora non sapeva, che quel giorno, sarebbe stato diverso, che quello sarebbe stato diverso da tutti gli altri, che quel giorno, probabilmente, gli avrebbe cambiato la vita.
Di nuovo.
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Il Destino Ha La Sua Puntualità
FanfictionMickey comincia una nuova vita lontano dal south side, Incontra Ian, figlio di un reverendo rigido e metodico che non ha idea di quale sia in realtà l'orientamento sessuale del figlio. Il destino, ci metterà lo zampino.