Revelations.

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Mi avviai con passo spedito verso l'entrata di Hogwarts.
Ignorando l'umidità che mi incollava i capelli biondi alla fronte sudata, cercai di concentrarmi e di non lasciarmi sopraffare dalla tentazione di raccontare all'intero dormitorio dei Serpeverde ciò che avevo fatto.
Scossi la testa, convincendomi del fatto che mi sarei goduto tutta l'ammirazione che meritavo solo in seguito alla morte di Silente.
Con un sospiro tremolante, appoggiai la schiena contro il muro e aspettai.
Era pomeriggio inoltrato, ma non dubitavo che la mia tramite ci avrebbe messo molto per raggiungere il castello. Insomma, era una stupida ragazzina Grifondoro, no? Si sarebbe sicuramente fermata ad aiutare un senzatetto o a parlare di ragazzi con una sua amica.
Ogni volta che le lancette del mio orologio d'oro e agata ticchettavano, l'ansia e l'eccitazione crescevano.
Finalmente, un rumore di passi susseguito da sussurri e singhiozzi spezzò l'involucro di isolazione e silenzio che mi avvolgeva.
Camminai lentamente in direzione dei suoni, sfruttando i massicci muri in pietra di Hogwarts come riparo dagli sguardi furtivi che una ragazza un po' più grande di me, ma non per questo meno patetica, lanciava a qualunque cosa si muovesse. Purtroppo, però, non era la mia interessata. Fu quello che notai dopo, che attirò la mia attenzione.
Attorno a lei, come guardie del corpo, c'era un assortimento speciale di idioti di tutte le taglie.
Un mucchio grande, grosso e peloso di barba e pellicce si affannava a camminare velocemente quanto gli altri, nonostante avesse delle gambe chilometriche: Hagrid, il ripugnante guardiacaccia.
Accanto a lui, intento a parlare freneticamente con la ragazza piagnucolante e a risistemarle la coperta attorno alle spalle, l'inconfondibile Bambino Sopravvissuto.
Ovviamente, quel sempliciotto di Lenticchia Weasley non poteva mancare.
Come se la scena non fosse già abbastanza deprimente, constatai con orrore anche la presenza della Mezzosangue. I suoi capelli simili a un nido erano umidi ed emanavano dei riflessi dorati, cosa che non avevo mai notato. Distolsi lo sguardo: non volevo scoprire altri dettagli insignificanti su di lei.

Seguii l'allegra combriccola, con la sensazione che essa avesse a che fare con la mia cara Katie Bell, il tramite. Mi permisi un respiro profondo e sperai con tutto il cuore che il mio piano andasse a buon fine.
Un sapore acido in bocca mi ricordò quanto sarebbe stato difficile fallire se avessi ottenuto la Felix Felicis. Ogni tanto consideravo seriamente la possibilità che quel Potter non volesse uccidere il Signore Oscuro, ma che ce l'avesse con me.
Finalmente il rumore dei passi rallentò e il gruppetto si fermò davanti alla porta di un ufficio. Non ci ero mai stato, ma immaginai che fosse della Mc.Granitt.
A confermare i miei sospetti, una vecchia agitata aprì la porta e accorse in corridoio. "Leanne, cara!" Esordì con tono angosciato mentre accompagnava la ragazza più grande dentro la stanza. Quando tutti furono entrati, raggiunsi l'esterno dell'ufficio e mi appostai in un angolo nascosto del corridoio. Per mia fortuna, la maggior parte di studenti e insegnanti era ancora a Hogsmeade.
Estrassi un paio di Orecchie Oblunghe dalla tasca. Con una smorfia di orrore, sentii il mio orgoglio spezzarsi: quello era un prodotto dei Tiri Vispi Weasley, il negozio dei gemelli appartenenti alla famiglia più indecente con cui avessi mai avuto a che fare.
Purtroppo, però, quei due traditori del loro sangue sapevano fare il loro lavoro.

Dopo aver posizionato l'altro lato delle Orecchie Oblunghe, mi stupii di quello che stavo ascoltando.
"È successo all'improvviso, o...?" Chiese la Mc.Granitt.
"È successo quando si è strappato quello"
Ci furono pochi secondi di silenzio rotto da un rumore sonoro, come uno schiaffo.
"Non toccarlo!"
"Io l'ho già vista" disse la fastidiosa voce di San Potter. "Era esposta da Magie Sinister secoli fa. Il cartellino diceva che era maledetta. Katie deve averla toccata. Come ha fatto ad averla?"
Mi mancò il respiro, ma cercai di concentrarmi su ciò che stavo udendo e rimandai l'autocommiserazione a un secondo momento.
"È per questo che stavamo litigando. Aveva il pacchetto quando è uscita dal bagno dei Tre Manici di Scopa, ha detto che era una sorpresa per qualcuno a Hogwarts e lei doveva consegnarlo. Era tutta strana mentre lo diceva... Oh no, oh no... scommetto che era sotto la Maledizione Imperius, e io non me ne sono accorta!" La voce di Leanne si spezzò per l'ennesima volta.
«Non ha detto chi gliel'aveva dato, Leanne?» Cazzo, non mi ero mai accorto di quanto melensa fosse la voce della Nata Babbana. Mi rimproverai subito per avere pensato a una cosa così futile proprio mentre il mio piano stava andando in fumo.
"No... non voleva... e io le ho detto che era una stupida e di non portarlo
a scuola, ma lei non ascoltava e... e poi ho cercato di prenderglielo... e... e..." La ragazza piagnucolosa fu interrotta da un'altra voce.
"Santo cielo" esclamò la professoressa McGranitt allarmata. "Chiama Gazza e digli di portare la collana dal professor Piton. Sta' attento, Hagrid: tienila avvolta nella sciarpa e non toccarla."
Appena in tempo, trattenni il respiro e mi feci piccolo piccolo mentre il mezzogigante apriva la porta dell'ufficio e si avviava verso le scale. Fortunatamente, era troppo stupido per notare le Orecchie Oblunghe.
"Ora sali in infermeria, Leanne, e fatti dare da Madama Chips qualcosa per calmarti. Non disturbare Katie, però: ha bisogno di riposarsi."
Quando fu uscita, la professoressa McGranitt si rivolse agli unici rimasti.
"Che cosa è successo quando Katie ha toccato la collana?"
Stupida, stupida, stupida Grifondoro, perché l'hai toccata? Dovevi solo consegnarla a Silente, pensai. Avrei voluto mettermi sfogare la mia rabbia su qualcuno, ma ancora non capivo. La collana avrebbe dovuto uccidere chiunque l'avesse toccata, ma stando a quanto diceva la Mc.Granitt la vittima era ancora viva, sotto le cure di Madama Chips.
"Si è alzata in aria" rispose Potter. "E poi ha cominciato a urlare ed è precipitata. Professoressa, posso vedere il professor Silente, per favore?"
"Il Preside è via fino a lunedì, Potter" disse la professoressa McGranitt, sorpresa.
Per i più consunti slip di Salazar, avrei dovuto saperlo! Dato che Silente era assente, anche se Katie Bell non avesse avuto contrattempi con la collana, non avrebbe potuto consegnarla all'interessato e il mio piano sarebbe andato in fumo comunque.
"Ma qualunque cosa tu abbia da dire su questa terribile faccenda sono sicura che puoi dirla anche a me" Proseguì la professoressa.
Il Bimbo Sopravvissuto esitò, ma alla fine disse:"Credo che Draco Malfoy abbia dato a Katie quella collana, professoressa".

The blood in our veins||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora