-Io forse saró stato un idiota in quest'ultimo periodo, ma tu amico mio.. lasciatelo dire.. sei stato proprio un coglione.- disse Àlvaro osservando Simone seduto sulla panchina dello spogliatoio a imprecare come non mai.
-Non mi aiuti cosí!- esclamó il lucano guardando male lo spagnolo.
-La verità fa male eh.- si intromise Paulo che si stava preparando.
-Ma scusa.. spiegale come sono andati davvero i fatti, no?- suggerí Paul.
-Se fosse cosí facile..- sospiró l'attacante. -La cosa peggiore è che non sembrava importarle piú di tanto.- continuó per poi alzarsi e dirigersi verso le doccie.
-Io vado a casa.- finí per poi andarsene.Paulo lo osservó allontanarsi, Simone era proprio giú di morale. Jennifer, con la sua indifferenza lo aveva ridotto in quello stato di depressione.
"Chissá come sta lei.." si chiese guardando il suo cellulare. Quella notte alla festa si erano scambiati i numeri.
"Scriviamole." Si decise.
[...]
L'ultima campanella suonò e tutti gli studenti si diressero verso l'uscita come una madria di pecore mentre altri si dirigevano al bar per qualche spuntino.
-Diego, quante volte devo dirti che non ti presteró un centesimo?- disse Carlotta.
-Oh ma andiamo! Giuro che facciamo a metá!- le supplicó il ragazzo che tra qualche istante si metteva in ginocchio.
-Tanto mangi a casa!- esclamó Jennifer che era divertita dalla situazione davanti a lei: Diego supplicando Carlotta per 50 centesimi.
-Uffa, avevo tanta voglia di patatine..- si rassegnó.
-Peró se si trattava di Álvaro, sicuramente gli avresti portato persino la luna!- continuó Diego facendo arrossire la castana e nel contempo arrabbiare.
-Ma che stai dicendo! Non venirmi a rompere con certe storie. Potresti chiedere i soldi anche a Jennifer!- gli sbraitó contro.
-Ma lei é sempre al verde, tu sei la nostra banca!- rispose Diego.
-Ok, basta voi due. Sembrate marito e moglie.- intervenne Jennifer che si beccò delle occhiatacce da parte loro.
-Che bambini, era solo un paragone.- portò lo sguardo al cielo la corvino.
-È lui che non la smette.- si lamentò Carlotta.
-In fondo ha ragione però.- rise Jennifer.
-Lo so, lo so. Solo che la signorina qui non lo vuole accettare.- disse Diego.
-Siete insopportabile. Io vado a casa. Ciao!- salutò per poi andarsene in fretta e furia.
Jennifer e Diego si guardarono per poi scoppiare a ridere.
Carlotta era così evidente, era cotta dello spagnolo.-Ma durante la festa che è successo? Carlotta non mi ha detto nulla..- chiese Jennifer all'amico.
-Non ne ho idea, però credo che Morata le stava dicendo qualcosa di importante ed io temo di averli interrotti.- si gratò la nuca.
-Che coglione.- disse Jennifer.
[...]
-Simone, vedrai che si sistemerà tutto.- disse una ragazza dai lunghi capelli castani.
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I Just Want To Dream || Àlvaro Morata || Paulo Dybala
FanfictionDal racconto: "Sembra tutto un sogno, sai.." Disse Carlotta seduta davanti alla sua scrivania intenta a sfogliare il libro di italiano. "E se questo diventasse un incubo?" Chiese Jennifer, la quale sdraiata sul letto scrutava il soffitto che divenn...