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Carlotta ci sperava ancora, era convinta che la sua amata Inter potesse compiere il miracolo, ovvero quello di pareggiare contro la squadra bianconera, che stava vincendo 2 a 0. La castana osservava con grande attenzione la partita e ad ogni errore alzava gli occhi al cielo e imprecava ad alta voce guadagnandosi, così, occhiatacce da parte di alcuni tifosi bianconeri.

Infine, l'incontro si concluse con la vittoria della Juve e dopo aver festeggiato, i giocatori ritornarono soddisfatti nei loro spogliatoi.

«Suvvia Carli..» disse Jennifer osservando la castana che aveva lo sguardo fisso sui giocatori interisti, la corvina poté notare la delusione e la tristezza che provava l'amica, l'unica cosa che le rimaneva da fare era restare in silenzio e aspettare che quest'ultima si calmasse.

Quando la castana superò lo shock, le due si diressero verso l'uscita ma vennero chiamate da un giovane alto e moro, probabilmente qualcuno che faceva parte dello staff tecnico juventino. Quest'ultimo chiese alle due ragazze se potevano accompagnarlo presso gli spogliatoi, poiché uno dei giocatori voleva salutarle e ringraziarle per essere venute.

*****

«Ciao ragazze!» esclamò Paulo appena le vide, le quali poi ricambiarono il saluto. L'argentino - come aveva detto il giovane - le ringraziò.
«È stato un piacere rivedervi.» continuò Paulo con un sorriso, Jennifer con quella frase capì che la sua avventura sarebbe finita lì .

"È stato bello finché è durato.." pensò la corvina sospirando.

«Oh.. ma allora siete venute!» si intromise qualcuno, le due giovani riconobbero la voce spostando, così, lo sguardo dall'argentino verso la figura dietro di lui. Era Simone Zaza, il quale indossava un paio di jeans neri e una semplice maglia bianca, egli si avvicinò e le salutò.

«Allora, tutto bene?» chiese l'attaccante lucano.
«Si!» risposero all'unisono facendo, così, ridacchiare Simone e anche Paulo, il primo poi cominciò a parlare con le due ragazze ma soprattutto con la corvina ed entrambi si persero nelle loro chiacchiere.

Intanto che i due ridevano e scherzavano, Paulo e Carlotta non poterono altro che osservarli finché qualcuno non li interruppe, era Daniele che, su ordine dell'allenatore, chiamò i suoi due compagni e in quel momento i Jennifer e Simone -che stavano parlando animatamente- decisero di scambiarsi i numeri.

«Allora, ci sentiamo.. ciao! » disse Simone prima di rientrare negli spogliatoi e Paulo fece la stessa cosa, salutò le ragazze ed entrò nella stanza assieme al compagno di squadra.

*****

Era in macchina e con la testa appoggiata al finestrino Carlotta osservava pensierosa il paesaggio fuori.

E anche questa giornata è terminata, pensò alzando lo sguardo verso il cielo stellato.

«Siete state davvero fortunate a vincere quei biglietti.» parlò suo padre interrompendo, così, i pensieri della figlia.

«Si, se non fosse stato per Jennifer non avrei mai partecipato a quel concorso.» mentì, le due ragazze avevano raccontato ai propri genitori che ebbero partecipato a una specie di concorso su facebook dove si aveva la possibilità di vincere due biglietti per la partita Juve-Inter ma in realtà non esisteva alcun concorso, i biglietti furono dati a Jennifer da parte di Paulo.

«Allora, sei riuscita a vedere il tuo Morata?» chiese curioso, Carlotta a tale domanda arrossì.
«Papà!» strillò imbarazzata la giovane la quale voltò subito il viso verso la finestra.
«Comunque no, ma almeno ho visto Dybala e Zaza.» continuò.
Carlotta tenne lo sguardo fisso fuori, si sentiva un po' delusa da quel incontro, lo spagnolo non era nemmeno uscito a salutarla al confronto dell'amico che le invitò addirittura ad assistere alla semifinale di coppa Italia che purtroppo dovettero rifiutare, poiché il giorno dopo avrebbero avuto una verifica importante.

I Just Want To Dream || Àlvaro Morata || Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora