Con un sorriso dipinto sul suo volto, Carlotta uscì dalla sala e appena fuori strinse a se la maglia che fece firmare al suo idolo qualche minuto fa, era davvero felice ma quel momento di gioia purtroppo scomparve.
Jennifer non si era ancora fatta viva.Che l'avesse scaricata? Che si fosse persa? O peggio... che l'avessero rapita? Mille domande invasero la testa della castana e l'ansia incominciò a impossessarsi di lei, doveva trovarla.
Lei non era da nessuna parte e non rispondeva nemmeno al cellulare inoltre la poverina si trovava da sola in un grande centro commerciale pullulo di persone, di tutte le età ed etnie.
Carlotta imprecò a bassa voce mentre con lo sguardo cercava la corvina ma non ottenne alcun risultato.I miei mi ammazzano, pensò portandosi le dita vicino alla bocca per poi incominciare a mangiucchiarsi le unghie, lo faceva sempre quando era nervosa.
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«Quindi i tuoi non sanno che sei venuta qui..» disse sorpreso l'attaccante juventino, era davvero incredibile cosa potessero fare i fan pur di vedere i propri idoli.
«Ma quanti anni hai?» domandò curioso, immaginandosi già l'età della giovane che controllava ossessivamente il suo telefono.
«Diciassette.» rispose la corvina sorprendendo, così, il castano che era pronto a scommettere che fosse più piccola per via del suo viso infantile nonostante fosse truccata.
«Mi sono finiti i giga e anche il credito!» esclamò poi disperata facendo ridacchiare il ragazzo.
«Tranquilla, guarda siamo vicini.» disse il giovane indicando l'entrata della sala.
«Menomale..» sospirò la corvina per poi guardarsi attorno, il castano notò che i suoi occhi scuri cercavano qualcuno ma ciò non gli interessava più di tanto, la suo priorità era di presentarsi in quella sala.
«Jennifer!!» urlò qualcuno, era una ragazza alta e dai lunghi capelli castano chiaro, che corse verso la corvina per poi abbracciarla, facendo quasi cadere quest'ultima.
«Mi hai fatta preoccupare!» continuò la castana.
«Così però mi soffochi! » strillò la corvina liberandosi dall'abbraccio dell'amica che fra poco si metteva a piangere dalla gioia. «Carli, scusa se non mi sono fatta sentire...» continuò.
«Tranquilla, l'importante che ora sei qui!» esclamò la castana.
Paulo intanto osservava la scena per poi accorgersi che lui e Jennifer non si erano nemmeno presentati, per un momento si sentì davvero un irriconoscente ma poi gli venne una splendida idea che gli fece passare i sensi di colpa.
«Ehm.. ciao..» si intromise il giovane.
«..oh.. ciao!» lo salutò Carlotta che non l'aveva riconosciuto per via degli occhiali che indossava e il capello.
«Dybala, grazie per avermi accompagnata fin qui!» disse la corvina.
«Grazie a te per prima, Jenni..» ripose con un sorriso, quando egli pronunciò il suo nome la corvina si sentì imbarazzata poiché non si era nemmeno presentata al calciatore, si sentì davvero scortese.
«Che? Sei Paulo Dybala!?» strepitò l'amica sorpresa.
«Si ahaha» ridacchiò Paulo sorpreso dalla reazione della castana. «Ragazze, vi spiacerebbe venire dentro con me?» continuò e le due annuirono entusiaste per poi seguirlo.
«Devi raccontarmi tutto e anche i particolari.» sussurrò Carlotta alla corvina.
«Certo, certo.» rispose a bassa voce quest'ultima.
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I Just Want To Dream || Àlvaro Morata || Paulo Dybala
FanficDal racconto: "Sembra tutto un sogno, sai.." Disse Carlotta seduta davanti alla sua scrivania intenta a sfogliare il libro di italiano. "E se questo diventasse un incubo?" Chiese Jennifer, la quale sdraiata sul letto scrutava il soffitto che divenn...