-Dai ciò che ti chiedono-

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"Confesseró le mie trasgressioni al Signore; ...e qualora straripino le grandi acque, esse, di certo, non giungeranno fino a me"
(Salmo 32:1)

Un sole timido fece capolino dopo la pioggia, cospargendo il proprio calore sul terreno molle e dentro alla palestra. Tutti erano deliziati dalla frescura temporanea e dalla quantità di acqua piovana raccolta, eccetto Michelle. Non avvertiva lo sbalzo termico, né l'arrivo del sole né la gioia della comunità. Le era diventato difficile maneggiare qualunque verdura o carne che avesse l'aspetto di una testa bitorzoluta. Non si accinse a raccontare ai suoi amici cosa mai l'avesse terrorizzata fino a quel punto. Non era una ragazza che si attaccava alle sottane per cercare appiglio. Mica voleva ferire quel poco orgoglio rimastole.
Bastava del tempo per digerire e accettare che alla fine quella era la cruda realtà, volente o nolente. Adattati o muori, pensò infine, spostando lo sguardo verso l'entrata, verso un Daryl arcigno con un cervo morto in spalla.

E tanti saluti al controllo.
Un fuoco interiore iniziò a incendiarle le guance e gli occhi, le mani tremanti e la bocca troppo arida per pronunciare qualunque frecciata malevola. L'arciere gettò la carcassa sul bancone degli alimenti, ordinando a Jade, senza troppe cerimonie, di scuoiarlo per la cena.
"Non potevi pensarci già tu, esperto come sei?!" sputó incontrollabile la ragazza.
Daryl la fissò infastidito, ma pareva intimidito nel pronunciarsi di fronte alle donne della cucina.

"Ti mostro come si obbediscono alle regole di buona convivenza, biondina".
Strattonó Michelle per il braccio fino al magazzino delle scorte, lontano dagli sguardi compassionevoli delle altre.

La ragazza chiuse la porta col piede e inveí, divincolandosi dalla stretta ferrea: "Su avanti, appendimi e punzecchiami con le teste di zombi che usi come fermacarte quando non servono! Non ho nulla da perdere!".
"Sei stata una cogliona a ficcanasare ieri notte! Già tanto che non l'abbia riferito a Gregory, sennò ora saresti tu al posto di Paul!" replicò infuriato Daryl.
"Chi, il tuo compagno ubriacone di sventure? L'hai martoriato così? Perché?! Che razza di uomo sei?!".

Michelle non riusciva a capacitarsi di tanta brutalità. Dalla poca luce solare che filtrava dalla finestrella poté scorgere il volto duro e inflessibile dell'uomo, una corteccia graffiata e oscura.
"Prima di giudicare con tanta veemenza, sappi che A, sono l'unico capace di tirarti fuori da 'sto posto, perché sì, ho il tuo stesso desiderio di fuga, e B, pensi che l'abbia voluto io? Non hai visto chi avevo dietro alle spalle?! Chi mi comandava?! 'Chiedi e ti sarà dato, ma prima devi dare ciò che ti chiedono', un motto che ho sempre odiato in 'sto buco di merda" sbraitó questi, finalmente rivelando ciò che Rick temeva.

Quel posto non era sicuro.

Michelle si rilassó, le braccia distese sui fianchi in segno di resa.
"Rivelami cosa si cela dentro a questo posto. Dimmelo e avrai il mio appoggio per fuggire, assieme a quello di Rick, Carl e Jade".
"Jade..." rimuginó Daryl, mordicchiandosi il labbro inferiore, "l'ho salvata appena in tempo da un abuso. Paul non deve toccare le donne della cucina. Nessuno può, eccetto Greg. Tutte quelle neomamme, plagiate dalle belle parole, hanno scopato con lui al fine di partorire... quello che lui chiama il 'Profeta'. Il figlio maschio che nascerà porterà prosperità e futuro a questo rifugio; le figlie femmine, assieme alle mamme che sono morte per parto, beh...un assaggio di dove potrebbero finire ti è stato dato ieri. Che mucchio di stronzate. Come se in questo mondo importasse qualcosa!".

"È...", Michelle non trovava le parole. Un pugno invisibile la piegò in due, un grosso peso di tristezza misto a disgusto, facendola gemere dalla frustrazione e dall'imbarazzo per non riuscire a domarlo.
"Per questo voglio scappare. Greg ha trovato me e Dylan in mezzo alla strada, ci ha costretti a venire a Miracle, esattamente come vi ci ho portati io. Ho dovuto compiere richieste pericolose, tutto per mantenere mio fratello qui. Ora ne ho abbastanza. Voi siete cazzuti e...mi trasmettete sicurezza" disse le ultime parole in un sussurro, combattuto dalla frustrazione di non vivere come vorrebbe.

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