"Vai a salutare Simone" Dissi a Diaz che senza nessun problema scese dalle braccia del padre. "Ti aspetto fuori" Dissi uscendo e recandomi verso la macchina di Paulo. "Ara" Disse Paulo. "Dimmi" Dissi voltandomi "Solo per lui sto facendo questo" Dissi "Ho un appartamento che non uso va bene per te e Diaz." Ammise "Grazie, ma non voglio incontrare Antonella e non voglio recare disturbo a tua madre" Ammisi sapendo che entrambe erano a Torino. "No, sono in un altra casa" Ammise grattandosi la testa Paulo. "Voi calciatori non sapete fare altro che spendere soldi in case?" Domandai ridendo. "Beh in questo caso ti è stato d' aiuto" Ammise Paulo e sorrisi. "Diaz" Urlai e dopo spuntò correndo. Entrai in macchina e Paulo mi portò nell' appartamento che non era molto distante da casa Juve. Diaz strinse la sua mano alla mia. "Dormi con la mamma?" Chiese Paulo a Diaz che non poteva conoscere le sue abitudini. "No sono grande" Sorrisi all' affermazione di mio figlio ed osservai l' appartamento di Paulo. C' era il suo profumo per casa e ciò mi provocò un vuoto, ma era sistemata e piccolina. Due stanze, una matrimoniale, grande il giusto e una per gli ospiti, due bagni e un salone con una televisione enorme e un divano e la cucina alle spalle con un tavolo. Quella casa sembrava adatta per noi tre, ma al momento era giusta per me e Diaz. "Qua ci sono le chiavi" Ammise Paulo lasciandole sul tavolo. "Per qualsiasi cosa chiama" Ammise per poi uscire. Buttai un sospiro respirando il profumo di quella stanza che sapeva tanto di lui e avere suo figlio tra le mie braccia non fece altro che rendermi la donna più felice di questo mondo. Tutto ciò mi dispiaceva, avrei tanto voluto che mio figlio crescesse con un padre ed una madre. Il padre con cui era cresciuto non era quello naturale e quindi faceva solo fatica a provare ad esserlo per Diaz e Diaz non poteva che essere più naturale esserlo con Paulo. Composi il numero di Paulo che nemmeno rispose bussò alla porta ed io aprii. " Che è successo?" Domandò "Nulla, volevo chiederti se potevi portare Diaz da Simone" Dissi con lo sguardo basso. " Perchè?" Domandò "Perchè penso di stare poco bene e non voglio immischiare l' influenza a Diaz" Ammisi "Certo" Ammise lui prendendo Diaz per la mano. "Andiamo da papà?" Disse deglutendo e il piccolo annuì. Uscirono e mi affacciai alla finestra per assicurarmi che Diaz stesse bene. Il tempo sembrava non passare e scottavo come la torta di quella mattina bruciata, mi misi un paio di pantaloncini e una canotta e mi distesi nel letto di Paulo. Sentii un rumore "Chi è?" Domandai urlando "Sono io" Ammise Paulo entrando nella stanza. "Come stai?" Domandò, mi misi seduta nel letto e lui si sedette al mio fianco toccandomi la fronte. "Stai scottando" Ammise Paulo alzandosi di botto. Tornò con una bacinella e una pezza, la bagnò e l' appoggiò sulla mia fronte. "Diaz?" Domandai. "Da Simone" Ammise. "Grazie" "Di niente" Ammise abbassando lo sguardo. Il cellulare incominciò a squillare e mi svegliai afferrandolo. "Pronto?" Dissi con voce ancora assonnata. "Paulo è con te?" Domandò arrabbiato, mi girai e lo vidi dormire al mio fianco. "Si" Ammisi. "Che cazzo state facendo?" Urlò Simone. "Ti calmi non abbiamo fatto niente" Ammisi "Ara se vengo giurò che lo ammazzo" Ammise "Tu non ammazzi nessuno" Urlai facendo svegliare Paulo. "Chi é?" Sbottò. Mimai con le labbra il nome di Simone e mi tolse il cellulare dalle mani. "Che cazzo vuoi?" Sbottò "Che problemi hai?" Continuò. Continuarono la conversazione ed io mi riaddormentai. Sentii il suo braccio appoggiarsi su di me ed aprii gli occhi accorgendomi che stava solo posando il cellulare. "Non volevo svegliarti" Ammise "Tranquillo" Dissi. Era strano essere nello stesso letto dopo tre anni. "Come mai sei qui e non con Antonella?" Domandai. "La risposta non è mai cambiata" Ammise "Credo di averla dimenticata" Mentii "Ti amo" Ammise e cercai in tutti i modi di non sorridere. "Diaz è uguale a te, non assomiglia per niente a Simone" Ammise ed io risi. "Quando è nato?" Domandò "E' nato mentre hai segnato" Dissi non accorgendomi ciò che avevo appena detto e sgranò gli occhi. "Ho sonno" Ammise girandosi dall' altra parte e addormentandosi.
Erano le nove di mattina quando mi svegliai e trovai un bigliettino.
"Sto uscendo con Diaz che ha chiesto di me, se ti senti meglio aspettaci a casa Juve.Paulo"
E così feci, dopo essermi vestita mi recai a casa Juve.PAULO
Sto impazzendo. Secondo Paul, Diaz è mio figlio perchè ci somigliamo. Una volta Diaz mi disse che nacque durante un gol di suo padre e ieri sera Ara, incosciamente, mi confessò che Diaz nacque durante un mio goal. Andai a prende Diaz, che era felice di passare la mattinata con me. Andammo in ospedale dove la dottoressa fece l' esame del sangue a Diaz che piangeva per l' ago e a me. Stavo facendo il test del dna. "Il gelato al cioccolato lo vuoi?" Domandai a Diaz che era in braccio a me. "Si" Disse saltellando. Aspettai qualche secondo prima che mi consegnassero il risultato. Andammo a prendere il gelato e quella busta gialla era appoggiata sul sedile. Quando Diaz finì il gelato ci mettemmo in macchina e tornammo a casa Juve. Entrai la macchina e la parcheggiai nel giardino. Scesi ed aiutai a Diaz che corse tra le braccia della madre in cucina. Buttai un sospiro e strappai la busta gialla e incominciai a leggere, scorsi più veloce che potevo quelle righe fino a quando non mi accorsi della scritta in grassetto "Paulo" Urlò arrabbiata Ara. "Dimmi" Dissi continuando a leggere. "Dove hai portando Diaz? Perchè ha il cellotto sul braccio? E' caduto? " Domandò. Positivo.
Rabbia, dolore, felicità. "Devo sapere nulla?" Urlai richiamando l' attenzione di Simone e Paul che corsero fuori. "Di chi cazzo è figlio?" Continuai ad urlare per poi lanciare il figlio a terra.
ARA
Il foglio si fermo avanti a me e mentre sentii lo sportello della macchina chiudersi mi chinai per prendere il foglio. Test di paternità, positivo. Alzai lo sguardo e lo vidi premere l' acceleratore e dopo alcuni secondo un botto mi fece rialzare lo sguardo, osservando la macchina di Paulo quasi del tutto frantumata.
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Nuestra joya
Ngẫu nhiênSequel di La mi joya Consiglio di non leggerlo, se non avete letto il primo libro. Non scrivo nulla per non rovinarvi le sorprese e per non fare spoiler. 1° La mi joyas 2° Nuestra Joyas 3° Mi Joyas (trovate il terzo ed ultimo libro nel mio profilo)