Capitolo 6

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Max era quasi nella sala quando una mano gli tappò la bocca e con l'altro lo teneva per trascinarlo verso una stanza. Era spaventato, non sapeva cosa fare e si agitava per svincolarsi da quel misterioso aggressore. Chiunque fosse chiuse la porta a chiave e insonorizzo la stanza. Solo allora lasciò Max e ne guardare in faccia il suo rapitore, restò sconvolto.
- Matt!!! Perché stai facendo questo? - chiese Max confuso.
- perché sei molto speciale, Max. Ho bisogno di te - rispose lui con naturalezza. - ho bisogno che mi aiuti con una cosa top secret. Nessuno lo deve sapere -
- é una cosa cattiva? - chiese Max a quelle parole.
- no, nulla di cattivo - rispose Matt con voce rassicurante. - mi dispiace il modo in cui ti ho portato qua ma non volevo che nessuno sospettasse -
Matt era un grande amico di famiglia e si fidava di lui.
- devi seguirmi in un posto - prosegui Matt serio.
- ma c'è il matrimonio tra poco. Non posso - disse Max a quella richiesta.
- non ci vorrà molto - disse Matt con un sorriso, porgendogli la mano. - ti fidi di me?-
- si, certo - rispose Max con un sorriso, dandogli la mano.
Matt prese un pezzo di un portale tra le mani e si trasporto con Max in un giardino con una gran villa.
Ma quello che Max non sapeva che anche Clary era insieme a un altro Matt in istituito.
- che posto é questo? - chiese Max curioso.
- casa di mia zia - rispose Matt con sorriso. - vieni, entriamo un attimo -
Max segui Matt con fiducia dentro la villa, salirono al secondo piano verso una cameretta dove su un lettino c'era una bambina addormentata di capelli neri lunghi e lisci con un abito bianco e una tiara tra i capelli.
Sembrava una principessa. Una bella principessa.
Restò incantato da lei.
- cosa devo fare? - chiese Max confuso.
- é stata colpita da un incantesimo cattivo - raccontò Matt con attenzione. - Vedi lei é Regina la seconda figlia di mia zia Pandora. É adottata ma per lei é come se fosse di sangue. Ho detto che aveva un po di febbre per non preoccupare mia zia.  Stamattina si é scontrata con una bambina pixie e le ha fatto un incantesimo molto potente così ho pensato che tu con i tuoi poteri speciale potevi svegliarla -
Una missione per lui come aveva sempre sognato. Il pirata Max che salvava la principessa da un sonno profondo.
- tranquilla, ora ti salverò - disse Max molto da eroe, avvicinandosi a Regina.
Lui mise le mani sopra di lei come aveva visto fare spesso a suo padre Magnus e si concentrò come guarire Regina. Ma non usciva magia blu dalle sue mani, eppure il procedimento era quello.
Perché non ci riusciva?
Forse aveva ragione Jason quando lo chiamava impiastro. Lui voleva salvare solo Regina e quel pensiero una potente magia blu si scaturire dalle sue labbra, infatti Matt notò le labbra blu scintillanti. Max si avvicinò a lei e chinandosi su di lei, le diede un bacio un po lungo sulla fronte. Quel bacio intinto di magia annullò l'incantesimo e Regina aprì gli occhi all'attimo dopo. Max si toccò le labbra dopo di ciò, nessuno stregone usava la magia in quel modo. Gli occhi di Regina incrociarono quelli di Max, Matt abbracciò Regina dalla felicità e poi lasciò che i due si conoscessero.
- chi sei? - chiese Regina dolce.
- io sono Max Lightwood- Bane - disse Max prendendo la sua mano e depositando un bacio sul dosso.
- io Regina Blackwell - disse lei arrossendo con dolce sorriso.
- Regina, lui ti ha salvato da un potente incantesimo - raccontò Matt. - però deve rimanere un segreto tra noi tre per non far preoccupare tua madre -
Regina scosse la testa in segno di sì e si avvicinò a Max per dargli un dolce bacetto.
Max non si aspettava una cosa del genere, era sorpreso ma contento.
- questo per avermi salvata, Max - disse lei tanto carina.
- é stato un piacere, puoi chiamarmi capitano Max. Pirata eroe - disse Max immedesimandosi nella parte. - adoro giocare a far il pirata -
- mi piacciono i pirati anche a me, molte volte sogno di essere una principessa e divento una piratessa  quando vengo salvata da un pirata e divento sua moglie - raccontò Regina con grande entusiasmo.
Già Regina e Max trovarono qualcosa in comune ma prima di porter giocare insieme, Max ebbe un un capogiro e perdere l'equilibrio ma Matt lo prese a volo.
- Max, stai bene?- chiese lei scendendo dal letto e correndo da lui preoccupata.
- tranquilla, Regina, ci penso io - disse Matt rassicurante poggiando Max sul letto. - ora vado prendere una cosa e lui si sentirà meglio. Tu stargli vicino -
Matt lasciò un attimo i due bambini da soli per preparare una pozione.
- mi dispiace, Max - disse Regina piangendo, tenendogli la mano. - é colpa mia -
Intanto Rafael era nella sala, vide Miyako e Elphie insieme a una ragazzina dai capelli viola e notò che tutte e tre portavano al collo delle pietre uguali. Portare cose uguali era una cosa molto comune tra le ragazzine in simbolo di amicizia.
- ciao, Rafael - disse Miyako sorridente. - emozionato? -
- tantissimo, Miyako - disse lui sentendosi un po strano.
- Rafael, mi sono fatta delle amiche e guarda qui- disse Elphie contenta, mostrando la pietra. - Sol ci ha donate queste pietre in simbolo di sorellanza -
- sono bellissime ma... -
Non riusci a stare vicino a loro due, sentì un fastidio agli orecchi e gli girava la testa. Era così strano. Non era mai successo prima e non capiva. Sapeva solo una cosa: scappare via da loro.
Elphie e Miyako si guardarono confuse da ciò mentre Rafael era quasi alla porta e si senti già meglio. Arrivò nella sala, Sly, il suo migliore amico da cinque anni. Gli sorrise e si avvicinò subito per salutarlo.
Sly Mirror, era un bambino della sua età con i capelli rossi e gli occhi verdi.
Sly ricambio il sorriso e gli diede un bacietto. Non era quello a sconvolgerlo poiché era un gioco tra loro da quando si erano conosciuto ma il fatto che lo faceva di fronte a tutte le persone. Era un loro gioco segreto, nessuno doveva saperlo per questo lo allontanò subito e lo portò alla serra.
- Sly, sei impazzito! - esclamò Rafe arrabbiato. - sai bene che non lo devi fare di fronte alla gente -
- scusami, Rafe. Non ho resistito - disse Sly dispiaciuto, con le lacrime agli occhi.
Sly era molto sensibile e lui aveva esagerato.
- Sly, non fare così - disse Rafe prendendo il suo viso tra le mani. - io voglio che sia una cosa solo mia e tua. Mi dispiace se ho alzato la voce -
Sly sorrise a quelle parole.
Sul viso di Sly tornò il sorriso, Rafe gli diede un tenero bacietto tra i fiori e tutto fu perfetto.
L'amore a 9 anni era qualcosa di tenero, intenso e vissuto con incanto.
Sly provava qualcosa per lui, non era un gioco per lui e era sicuro che anche Rafe sentiva la stesso per lui.
Ty e Kit erano in corridoio per andare da Magnus quando qualcosa attirò la loro attenzione in una stanza, precisamente quella di Diego e Tom. Tom era ancora là nell'angolino e stava avendo una crisi.
- cosa sta succedendo? - chiese Ty entrando preoccupato e avvicinandosi a loro.
- non so che fare, sta avendo una crisi respiratoria - disse Diego in panico. - tu sai per caso... -
Stava per toccarlo quando Kit lo fermò, dicendo: - non si fa toccare da nessuno tranne me e sua sorella -
- una cosa in comune con Tom, ma lui non piace il tocco di nessuno e da lì, siamo arrivati a ciò - disse Diego non molto chiaro sulla faccenda.
Ty prese la situazione tra le mani, chiese qual'era la valigia di Tom a Diego e subito cercò il suo inalatore perché Ty sapeva che quella di Tom era una crisi asmatica. Diego si aspettava che Ty gli dava l'inalatore ma lui si avvicinò a Tom e glielo mise in bocca.
- su Tom, respira - disse Ty - ti sentirai meglio -
Tom prese una boccata di inalatore a quelle parole e iniziò a respirare di nuovo.
- grazie - disse Tom molto grato.
- di nulla, tra noi ci dobbiamo aiutare - disse Ty con un sorriso. - io sono Tiberius Blackthorn, ma puoi chiamarmi Ty -
- io invece Thomas Padlock, anche tu puoi chiamarmi Tom - disse Tom con un sorriso.
Tom sentì come una sintonia con Ty e Diego si sentì geloso di ciò perché Ty riuscito a fare ciò che lui aveva cercato prima di fare essere suo amico. Sembrava un po egoista quel pensiero perché l'importante che Tom stava bene.
Kit si avvicinò a lui e disse:
- non ho mai visto Ty arrivare così tanto vicino a qualcun altro che non sia me o sua sorella. Ne sono contento sai -
Diego guardò Kit e capi che anche lui ne doveva essere contento. Era importante interagire anche con il tatto e poteva essere che Ty ci sarebbe riuscito anche se sperava che succedesse con lui la prima volta.
Ty e Tom iniziarono a parlare dei loro interessi in comuni e Tom gli mostrò il suo portatile e quello che voleva fare per scoprire sui rapimenti e Ty anche ci stava lavorando così decisero di scambiarsi l'e-mail per comunicare sugli aggiornamenti e ipotesi e poi Ty aiutò a Tom ad inserirsi nel sistema dell'Istituto, diventato più tecnologico. Una tecnologia con le rune. Kit e Diego li guardarono trafficare con cose sconosciute a loro.
- Vuoi un po di frutta? O cioccolata? - chiese Diego gentile a Kit.
- un po pezzo di cioccolata lo prendo, grazie - rispose Kit  seguendo Diego al suo letto. - Ty adora queste cose. Vuole diventare come Sherlock Holmes -
- io non so molto di Tom, lo conosciuto oggi ma anche a lui piace indagare e poi penso che nel suo passato ha subito qualcosa di brutto - disse Diego molto concentrato su Tom, porgendo il pezzo a Kit. - nessuno dovrebbe vivere cose brutte, specialmente persone come lui -
- Tom ti piace non vero? - chiese Kit da quelle parole e quello sguardo molto familiare.
- da quel poco, mi intriga e vorrei conoscerlo di più. Vorrei aiutarlo come ha fatto prima Ty - rispose Diego in confidenza, tanto i due erano troppo impegnati per ascoltare.
- sono sicuro che ci riuscirai - disse Kit molto convinto. - devi solo stargli accanto come puoi e il resto verrà da sé -
- lo spero sai - disse Diego con un po di speranza.
Diego e Kit continuarono a parlare di tante cose mentre Ty e Tom erano entrati nel sistema e scaricarono il portatile di Tom tutti i dati sui rapimenti.
Intanto nella villa di Pandora, Max riprese l'energia grazie a Regina che gli donò la sua proprio come vedeva spesso fare a suo papà Alec con suo padre Magnus quindi la pozione fatta da Matt non serviva più quindi il compagno di Clary gli offri un succo d'uva. Era buono ma particolare come sapore d'uva e Matt gli spiegò che era dell'uva coltivata nei piccolo orticello dietro la villa, per questo il sapore era differente come ogni succo di frutta infatti non si trovava mai uno uguale all'altro. Anche Regina ne voleva uno bicchiere, Matt andò a prenderlo ma lo prese in un frigo a differenza di quello di Max. Verso il succo d'uva nel bicchiere e lo portò a Regina.
Adesso era il momento di andare per Max, Matt lasciò Regina nelle mani della cameriera anche se Max e Regina non si volevano staccare. Matt promise a Regina che avrebbe invitato  Max per una giornata così da stare insieme. I due si abbracciarono a quella promessa e lei gli mise un bracciale nero con rune che si illumavano in blu come ricordo. Max lo accarezzò come un tesoro prezioso e le fece un sorriso. Matt trasporto di nuovo a lui e a Max in istituto, nell'attimo in cui il piccolo di casa Lightwood-Bane mise piede fuori dalla stanza e stava per entrare in sala vide una cosa che lo sconvolse. Sua zia Clary era con Matt ma non era possibile. Si girò e c'era anche con lui Matt.
Chi era il vero Matt? Quello con lui o quello con zia Clary?
- non ti devi spaventare, Max - disse Matt con sorrisetto. - tra poco non ricorderai più nulla -
Max si sentì strano.
- che mi hai fatto? -
- ti ho dato una pozione per dimenticare gli ultimi muniti, non ti ricorderai nulla dei due Matt e di Regina -
No. Non era possibile, non voleva dimenticare Regina. Non era giusto e poi doveva avvisare i suoi o gli zii di ciò, la cosa era troppo strana.
Stava per dire qualcosa quando svenne un attimo, scordandosi tutto e i suoi ricordi erano bloccati adesso.
Nessuno poteva sapere perché c'erano due Matt o che aveva in mente il Matt che gli aveva tolto i ricordi. Quando Max riprese conoscenza era da solo, ritorno in sala molto tranquillamente e Nixie si avvicinò con gli anelli.
- Max, questi sono per te - disse Nixie tutta emozionata. - vuoi fidanzarti con me oggi? -
Nixie era sempre bella diretta, era una cosa che le piaceva di lei e poi
Lui e Nixie erano molto legati quindi la cosa lo rese molto contento.
- certo, Nixie. Ci fidanziano e da grandi ci sposeramo - disse Max prendendo un anello. - dopo il matrimonio dei miei papà, lo faremo -
Nixie era al settimo cielo, era sicura che avrebbe conquistato il cuore di Max e nessuno poteva adesso separarli. Jason e Penny guardavano la scena furiosi ma non finiva lì. Avrebbero separato quei due, non sapevano che il cuore di Max apparteneva a qualcuno che non ricordava neppure di aver incontrato.

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