Capitolo 9

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Max entrò nella stanza prima che Catarina e suo padre Magnus poteva intervenire e dire qualcosa.
- papà! Sei sveglio - disse Max contento. - mi sono spaventato tanto -
Alec guardò quel bambino con i capelli blu scuro, gli occhi e pelle blu. Era confuso da sentire quella creatura chiamarlo 'papà', voleva dirgli ' mi dispiace ma non sono il tuo papà' ma vedendo gli occhi da prima preoccupati e tristi trasformarsi in raggianti, non ci riuscì.
- tranquillo, piccolo, a me non mi ammazza nessuno - disse Alec dandogli una carezza sulla testa.
Magnus restò senza parole a quella scena, pensava dalle parole di prima che lui non ricordasse della loro vita invece sembrerebbe di sì.
Forse non ricordava solo di lui. Forse qualsiasi cosa avesse ingerito Alec era solo per far dimenticare di lui.
Ma a quale scopo? Perché proprio lui?
Rafael entrò nella stanza, sorrise a vedere suo papà accarezzare Max e li raggiunse.
- papà! - esclamò Rafael abbracciandolo.
Un altro che pensava di essere suo figlio, era tutto così strano e poi guardava quel bellissimo ragazzo di prima.
Subito nella sua mente comparve un nome, Gao e un paio di immagini.
- bambini, perché non andate con zia Catarina - disse Alec all'improvviso. - ho bisogno di parlare... -
Max e Rafael capirono subito che i loro genitori dovevano parlare così gli diedero un bacio e uscirono con Catarina.
- quindi ti ricordi di Max e Rafael ma non di me - disse Magnus con un misto di vari sentimenti.
- no, non ricordo di loro ma non potevo spezzare i loro cuori. Sono solo due bambini - rispose Alec.
Era un suo tipico ragionamento,  preoccuparsi dei sentimenti degli altri prima dei propri. Era uno delle ragioni per il quale amava il suo Alexander.
- hai fatto bene, io troverò un antidoto e capiremo cosa é successo Alexander - disse Magnus prendendogli la mano. - e chi ci ha fatto ciò. Te lo prometto -
Alec allontanò la mano da lui, Magnus fece una faccia triste ma capiva che non doveva essere facile neanche per lui.
- scusami, é stato istintivo - disse Magnus con dispiacere e tristezza.
- io vorrei non ferirti - disse Alec dispiaciuto.
Non potevano farci nulla, quella era la loro situazione attuale.
- forse può aiutarci Gao - propose Alec all'improvviso. - lui di sicuro saprà cosa fare -
Magnus era confuso da quelle parole e con uno strano sguardo negli occhi.
Alec non aveva mai conosciuto Gao.
- come fai a conoscete mio fratello??? - chiese Magnus con preoccupazione e sospetto.
- stavo per morire tempo fa e lui mi ha salvato la vita da un demone - rispose Alec con un tono di gratitudine e altro. - se non fosse stato per lui, io non sarei qui -
Quello per un pezzo della loro storia. La seconda volta che si erano visti ma Alec era privo di sensi e in pericolo di vita.
Se suo fratello era il responsabile di ciò, avrebbe scoperto e fatta pagare molto cara. Non avrebbe permesso a suo padre o chiunque altro fratello o cugino di portargli via Alexander, Max e Rafael.
- riposati, io devo vedere delle cose - disse Magnus premuroso, prima di uscire.
Clary, Jace, Izzy e Simon erano fuori, Maryse e Robert avevano mandato via tutti gli invitati e nell'Istituto erano rimasti Catarina, Lydia, Elphaba, Matt, la famiglia Blackthorn-Penhallow, Mark e Kieran con il piccolo Killian, Ty e Kit e i nuovi arrivati che erano stati mandati in camera fino a nuove notizie. Non sapendo di cosa si trattasse, era meglio tenerlo in camera al sicuro.
Mark, Kieran, Ty e Kit si occuparono di far giocare tutti i bambini in una stanza per distrarli da ciò che Magnus voleva fare.
Clary, Jace, Izzy e Simon lo seguirono, Catarina li aveva messi al corrente e loro sapevano cosa ci si provava con l'esperienza con Simon. Ma la cosa crudele era che Alec aveva dimenticato solo Magnus, Max e Rafael. Dovevano stare vicino a Magnus.
- Magnus, so come ti senti - disse Isabelle abbracciandolo. - io sono qui per ogni cosa. Ti aiuterò a far ricordare Alec di te e della vostra famiglia -
- grazie, Izzy - disse Magnus ricambiando.
Anche Clary e Simon si unì a loro due tranne Jace, non era da abbracci di gruppo ma sosteneva Magnus e sapeva che solo lui era in grado di farlo. Magnus sapeva di essere fortunato e sorrise almeno un po.
Una volta al santuario, lui lo sigillò e insieme a loro quattro.
- Gao, appari! - lo chiamò Magnus serio. - Gao, obbedisci! Sono Magnus, tuo fratello e figlio dello stesso padre Asmodeus -
Odiava dover pronunciare quel nome e chiamare suo fratello. Non avevano un bel rapporto, era una parte di cui non parlava e neanche Alec lo sapeva.
Gli altri si stupirono un attimo ma essendo il figlio di uno principi dell'Inferno era naturale che aveva tanti fratelli.
Gao non apparse a quelle chiamate allora l'unica cosa da fare era evocarlo, tramite un cerchio e si girò verso i quattro.
- ho bisogno del vostro aiuto, devo evocare mio fratello tramite un cerchio che disegnero io stesso - gli spiegò Magnus attentamente.- poi ognuno prenderà i suoi posto sul pentagramma, ci stringeremo le mani per creare un legame tra noi e poi io lo evochero -
- pensi che collaborerà ?- chiese Clary a Magnus preoccupata.
- se non dovesse collaborare, lo obbligero io - intervenne Jace agguerrito.
Chiunque aveva fatto ciò o centrava con i ricordi rubati di Alec l'avrebbe pagata cara.
- Jace! La violenza non risolve nulla, quante volte devo dirtelo - esclamò Clary cercando di calmarlo.
Decise di mettere un attimo da parte suo rancore per aiutare Alec e Magnus.
- cosa vuoi fare, mia cara Clary? Invitarlo a prendere te e pasticcini - disse Jace sarcastico.
- non ho detto questo, sto solo dicendo che per il bene di Alec dobbiamo andarci cauti - disse Clary cercando di mantenere la calma.
Cercava di essere comprensiva visto il legame tra Alec e Jace ma quest'ultimo con le sue battute la irritava.
Magnus non riusciva a crederci che quei due non riusciva ad andare d'accordo neanche in quella situazione critica, li sentiva litigare e così li spedì con un portale lontano da lì. Aveva bisogno di calma e silenzio e collaborazione per l'evocazione.
Arrivarono nel momento giusto proprio Mark e Kieran e li fece entrare nella protezione.
- cosa dobbiamo fare? - chiese Kieran offrendo il suo aiuto.
Magnus stava per spiegare quando sentì l'energia di un portale nell'Istituto e non era il suo ma soprattutto un aura sia demonica che angelica. Sapeva a chi apparteneva: Gao.
Magnus corse subito da Alec, aprì la porta e vide Gao ( http://36.media.tumblr.com/97d31cd1b979e73cc27cda368e4eb099/tumblr_ncta93bpBs1sl2ajdo3_1280.jpg) sorridergli mentre
teneva in braccio il suo Alexander e quest'ultimo con le braccia intorno al suo collo prima di sparire nel portale.
Maledizione! Gao si era portato via Alexander.
Ma l'avrebbe ritrovato anche se dovesse impiegarci settimane o mesi.











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