-Un uomo sulla settantina si inerpicò difficoltosamente su un tavolino circolare. Una volta in equilibrio, cominciò un ridicolo streap- tease. Gli sguardi di tutti erano rivolti verso di lui, quando era in procinto di levarsi l'ultimo indumento rimastogli addosso. Mi feci strada tra la folla e una volta arrivata vicino a lui richiamai la sua attenzione.
"Signore, la prego scenda di lì."
Non mi ascoltava, ovviamente. Prese il bordino dei boxer e decisi di fare un'altro tentativo.
"Signore, si può fare male. Per favore!" Continuai così fino a quando lui scese poco agilmente dalla sua postazione. Si avvicinò minacciosamente a me cogliendo faticosamente da terra un pezzo di vetro. Si fermò a pochi passi dal mio corpo tremante. Non riuscivo a muovermi, era come se una forza impedisse ai miei piedi di spostarsi e muoversi veloci. Tremavo terrorizzata. Poi, accadde una cosa che non dimenticherò più per la vita...-
Urlai con tutto il fiato che avevo nei polmoni, mentre le prime lacrime cominciarono a scendere senza pudore, rigando le mie guance leggermente paffute. Finalmente lui sembrò svegliarsi dal suo stato incosciente e cercò di avvicinarsi a me. Ma io glielo impedì. Mi rifugiai in cucina per venti minuti buoni. Lui non mi cercò. Meglio così, mi dissi. In fondo, però sapevo che sarei stata più felice se avesse provato a buttare giù la porta e se si fosse buttato tra le mie braccia, anzi se mi avesse accolto tra le sue di braccia. Mai fidarsi della gente, ribadii a me stessa. Avevo già imparato questa lezione. Uscii dalla stanza, ormai calma. Recatami in salotto, non trovai né il mio Matthew né tutto il vetro rotto. Era perfettamente pulito. Sulla vetrinetta c'era un bigliettino.
"Cara Char,
mi dispiace. Ti ripagherò i liquori, ho già pulito a terra, però stai attenta a non andare scalza in giro. Non posso spiegarti cosa mi succede, ma capiscimi. Nemmeno tu vuoi parlare di te. Quindi, per piacere, non cercarmi.
Tuo Matt."
Cioè, e questo cos'è? Rilessi incredula il testo. Se credeva che me ne sarei stata con le mani in mano si sbagliava di grosso.
***
Ci sorprenderà ancora una volta Charlotte?
La situazione è seria! 😉
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Sei sempre nel mio cuore
RomanceCharlotte. 26 anni. Infermiera. Calma e professionale. Tutti requisiti per definirla una persona felice. Ma lei non è felice. Ancora vittima del suo passato, quando scopre di essere incinta, non si lascia prendere dal panico, tutt'altro... Sarà arri...