Il mattino seguente l'immagine di Tommaso continuava a torturarlo, come se gli fosse entrato in testa, come se fosse diventata la sua nuova droga. Era bastato un semplice incontro per fargli tornare in mente frammenti del suo passato che a quanto pare non aveva dimenticato.
Erano circa le nove e Francesco fece le cose che fanno le persone normali, va in bagno, si fa una doccia e fa colazione. Poi controllò il telefono, il quale era intasato da notifiche.
356 messaggi da parte di Riccardo.
-cazzo dovevo andare a casa sua ieri!- pensò Francesco in preda al panico, perciò si affrettò a chiamarlo.
"Pronto?" Rispose Riccardo.
"Ricca, scusami mi sono completamente dimenticato, ieri ho incontrato Tommaso e mi è andato in tilt il cervello..."
"quindi non solo mi hai lasciato ad aspettarti fino a tardi come un coglione, ora ti giustifichi anche dicendo che é perché hai incontrato Tommaso? Lo sai che lo detesto e che è stato lui una delle cause dei tuoi problemi!" Urlò.
"Ora non fare il geloso, cristo, per una volta che mi dimentico non è successo niente e smetti di essere possessivo perché non appartengo a te!"
In effetti non era la prima volta che Riccardo si mostrava geloso.
"La pensi così? allora vai a rovinarti la vita e a dimenticarti delle persone, vaffanculo."
Vuoto.
Era l'unica cosa che sentiva Francesco in quel momento, assolutamente niente.
La sua mente non realizzava l'accaduto. Aveva litigato con il suo ragazzo, eppure si sentiva stranamente bene, libero; l'unica cosa che voleva era farlo incazzare e anche dimostrargli che non era una sua proprietà. Tirò fuori il computer, entrò su facebook e iniziò una chat con Tommaso.
-ehy
-ciao fra ;)
immaginavo mi avresti scritto, ma non così presto!
-hahahahahah! stasera ho casa libera, e volevo organizzare una festa, passa e porta qualche amico se ti va.
-non mancherò.
Subito dopo chiamò tutti gli amici e invitò tutta la scuola, tranne Riccardo.
Prese gli alcolici che tenevano in soffitta, comprò i bicchieri, il cibo e infine preparò un tavolo dove si sarebbe messo il suo amico dj di quarto.
Arrivate le 23.00 qualcuno suonò alla porta, era il momento.
Sarebbe stata una festa che non si dimentica facilmente.