Nel bagno, finalmente avrebbero potuto parlare. Francesco però, non trovava il coraggio aprire bocca, tenendo lo sguardo basso sulle scarpe e torturandosi le mani. Appena provò ad alzare lo sguardo, trovò Riccardo intento a scrutarlo con un'espressione indecifrabile.
"Mi-mi dispiace." fu l'unica cosa che uscì dalla sua bocca.
Riccardo sorrise amaramente, facendo comparie quelle fossette che lui amava.
"Già, anche a me."
Francesco fece un respiro profondo, e si decise a guardarlo negli occhi.
"Lo so, sono stato un idiota. Ma ero... spaventato. Tommaso mi ha ingannato, e non stavo più ragionando, non so cosa mi sia preso..."
Riccardo rimase qualche secondo in silenzio, come a voler soppesare le sue parole, poi scoppiò a ridere.
"Che cosa...?"
Riccardo lo guardò negli occhi, continuando a sorridere.
"Sei un idiota, Fra."
Non gli diede nemmeno il tempo di aprire bocca, che si ritrovò le labbra del moro incollate alle sue, e le sue mani poggiate ai lati del viso. Il cuore di Francesco batteva all'impazzata, quasi a volergli uscire dal petto. E questo momento magico sarebbe andato avanti ancora per molto, se solo da una porticina dei bagni non fosse uscita correndo Alessia, ubriaca e completamente inzuppata di acqua del water, che si diresse -inciampando svariate volte- verso l'uscita del bagno.
Dopo un momento di silenzio, i due scoppiarono a ridere, per poi riprendere a baciarsi come se niente fosse,sempre con più foga.
E dopo dei minuti, o forse ore, che passarono a baciarsi, Francesco riuscì a staccarsi, per porre la fatidica domanda.
"Casa tua o casa mia?"