~Come le sigarette si consumano tiro dopo tiro, lui mi consumava litigio dopo litigio.~
Nonostante tutto Francesco non riusciva a lasciarlo andare. Sapeva che erano fatti per stare insieme eppure non poteva, non dopo quello che gli aveva fatto. Mesi di bugie e promesse che alla fine nessuno dei due ha mantenuto.
"Ehi io vado a farmi una doccia, vuoi venire con me?" Un sorriso malizioso comparve sul viso di Tommaso.
"Che pervertito, no, continuo a cercare altra musica, fai veloce però, il tuo cane è inquietante" Disse Francesco rivolgendo uno sguardo all'animale che stava da dieci minuti sulla soglia della porta a fissarlo.
Tommaso ammiccò con l'occhio e si rinchiuse in bagno.
-Che musica di merda- pensò Francesco tra se e se mentre scorreva le canzoni nella Playlist, così decise di prendere il suo telefono per mettere della musica decente. Si alzò e prese quest'ultimo che stava sul comodino, accanto al telefono di Tommaso.
Lo prese, e stava per tornare alla scrivania quando il telefono di Tommaso squillò.
Lo prese e rispose, magari era importante.
"Pronto?"
"Ou Tom, so Alessandro."
"A dire il vero..."
"Come va con quel frocietto?"
Francesco cominciò a ribollire di rabbia.
"Col frocietto va più che bene, perché?"
Replicò con tono incazzato, cercando di fare la voce più simile a quella di Tommaso.
"Ah ma quindi er piano contro Riccardo è andato bene? Ti ha creduto il frocietto?"
Francesco era sempre più perplesso e confuso, che cazzo intendeva?
"Fra, io ho finito" Dal bagno uscì Tommaso con un asciugamano che avvolgeva il bacino e i vestiti in mano.
"Perché hai il mio telefono?" Sembrava terrorizzato.
"Che piano hai fatto contro Riccardo?"
"Non so di cosa tu stia parlando" Sì avvicinò piano verso Francesco, cercando di sembrare più convincente possibile.
"Ah si? Alessandro dice il contrario, vero?"
"Oh cazzo..." Disse dall'altra parte del telefono.
" Dimmi che cazzo hai fatto"
"Posso spiegare..."
"Comincia, io non vado da nessuna parte."
Tommaso rimase in silenzio, non sapeva cosa dire. Dopo un lungo periodo di silenzio si mise a ridere.
"CHE CAZZO RIDI?!" Francesco era fuori di sé.
"Beh finalmente hai capito che non me ne frega un cazzo di te, e adesso Riccardo ti odia a morte, quindi direi di essere riuscito nel mio intento."
"MUORI COGLIONE" Francesco si avventò su Tommaso e gli tirò un pugno, quest'ultimo cadde a terra e continuava a ridere.
"Vaffanculo" Francesco si calmò un attimo, prese la sua roba e uscì da quella casa.
Doveva risolvere le cose a qualunque costo.