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Era mattina presto,André era già alzato e si stava preparando per andare a Versailles.
Era ancora molto confuso, non riusciva a credere a quello ch'era successo.
"Aveva paura di dirmelo...avrei capito! Eccome se avrei capito!"
Scese le scale e alla fine di queste si ritrovò la sua dolce governante.
«Buongiorno conte»
«Buongiorno a lei,avete visto Oscar? Devo parlarl...parlargli»
A sentire quel nome la donna iniziò a piangere.
André sussultò.
«Perché piangete,è successo qualcosa ad Oscar?»
Disse avvicinandosi alla donna preoccupato, non l'aveva mai vista disperarsi in quel modo.
«La.....Il mio Oscar mi ha lasciato....ha detto che non voleva stare più qui con voi e ha detto che non metterà mai più piede qui!»
Disse singhiozzando.
"Non metterà mai più piede qui!"
«C-Cosa?!»
André era stupefatto, davvero se n'era andata? No! Non poteva averlo fatto sul serio!
Corse nella stanza di Oscar e quando aprì la camera la trovò vuota.
Setacciò tutti gli angoli della stanza ma nulla.
Cercò ovunque.
Aveva lasciato solo un diario.
"Non può avermi lasciato.....non può averlo fatto...."
Pensò  agitato.
"Se n'è andata....."
Le lacrime pizzicavano gli occhi,la rabbia cresceva ogni secondo di più,la paura di non rivederla più,cosa fare ora?
Si girò di scatto tanto da spaventare la povera donna dietro di lui ma non ci fece peso,doveva ,cercarla.

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"Non posso allontanarmi da Versailles...devo trovare una soluzione"
Era arrivato da poco a corte, sentiva gli sguardi dei conti addosso, curiosi di sapere
dove fosse il suo fidato attendente.
"Maledizione!"
Non riusciva a trovare uba soluzione.
Sentì in lontanaza due conti che stavano parlando.
Il primo, basso e in carne, disse che suo figlio non era fatto per la vita militare e che avrebbe lasciato la guardia reale tra poco.
Gli occhi di André si illuminarono.
"Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima! Che idiota!"
Corse negli appartamenti della regina, dove quest'ultima stava giocando a carte con la Polignac.
«Maestà, ho un urgente bisogno di parlare con voi...in privato»
Disse guardando la Polignac.
«Cara contessa, ci può lasciare soli per in istante?»
«Come volete maestà!»
La contessa lanciò uno sguardo pieno d'odio verso André, che lui ricambiò immediatamente.
«Allora André...di cosa volevi parlarmi?»
«Maestà...per motivi personali...vi chiedo di accettare la mia proposta di dimissioni in quanto comandante della guardia reale, e se è possibile, trasferirmi in un nuovo esercito»
La regina rimase di stucco.
Si avvicinò verso André.
«Non ne capisco il motivo André...perché mi chiedi questo? Perché vuoi abbandonarmi?!»
«Maestà...credetemi io non vi abbandonerò mai...però ci supplico...esaudite questo mio capriccio»
Gli occhi della regina si riempirono di lacrime.
«Non piangete maestà! Io sarò sempre servitore della corona, non dimenticatelo»
La regina si avvicinò ad André.
Lui pensò a quanto era strana la vita.
"Prima avrei fatto di tutto per un vostro contatto, e per il vostro cuore ...e ora? Ora che mi siete vicina non provo nulla. Ora il mio cuore, brama solo lei..."
«E sia...come volete André...mi mancherete molto sappiatelo...»
«Anche voi maestà...anche voi...»

Nessuna certezza, l'amore accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora