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«Generale non mi state ascoltando»
«Perdonatemi conte de Girodelle, ero sovrappensiero, ma continuate, prego»
Il generale non riusciva a cancellare dalla sua memoria l'immagine di André che baciava quella donna.
Sapeva che sarebbe successo, ma non poteva non fare niente.
"Devo trovare una soluzione al più presto possibile"
«Come vi stavo dicendo, vorrei che mia figlia Marie Rose, ormai quindicenne, si sposasse. Ma sapete come sono fatte le donne! Non riesco a trovare nessuno che riesce conquistarla, voglio solo il meglio per lei, quindi perché non farle scegliere il futuro sposo?»
Sposarsi?
Perché no?
Aveva sempre rimproverato il figlio per questa "mancanza".
Inoltre, poteva anch'essere un metodo perfetto per allontanarli.
«Che coincidenza Adrien, anche mio figlio cerca moglie, ma visto i suoi innumerevoli doveri che lo portano lontano da casa, non riesce a trovare nessuna»
«È il destino Renier!»

///@///

«Mi avete fatto chiamare padre?»
André entrò nello studio del padre incuriosito da quel richiamo.
Cos'era successo?
«Dobbiamo parlare»
«Sono qui per ascoltarvi»
André si sedette di fronte al genitore.
«André... Sai che non accetto il fatto che tu abbia cambiato il tuo reggimento, ma soprattutto non ne avevo capito il motivo, fino ad un po' di tempo fa»
André iniziò a tremare, cercando di nascondere la paura e la tensione.
"Cosa avete capito padre? Cosa?"
«Non pensavo lo sapessi sai?»
«Sapere cosa padre?»
Cercava di essere il più sciolto possibile, facendogli credere di essere a proprio agio.
«Del fatto che Oscar fosse in realtà una donna»
André strinse i pugni fingendo una sorpresa.
«Avevo intuito che...»
«NON MENTIRE ANDRÉ!»
La voce del generale rimbombó nella stanza.
«Ti ho visto mentre la baciavi l'altra notte»
Sbiancò di colpo.
"Oscar..."
Il generale si alzò dalla sua poltrona dietro la scrivania e iniziò a camminare per tutto il perimetro della stanza.
Si fermò vicino alla libreria accarezzando la copertina di un libro.
«V-Voi...»
«Non siete stati prudenti, sai che mi piace passeggiare la notte e mentre uscivo dai miei appartamenti vi ho visti davanti la tua porta...»
«Voi non...»
«Non cosa André? Non cosa?»
«Non osate torcerle un capello padre, avete capito?!»
André si alzò di scatto, pieno d'ira stringendo i pugni contro il generale.
«Io? Non mi permetterei mai»
Il generale continuò a camminare.
«Non mi sporco le mani per una puttana»
«CHIAMATELA DI NUOVO PUTTANA ED IO NON RISPONDERÒ PIÙ DELLE MIE AZIONI GENERALE, AVETE CAPITO?!»
André prese per il colletto il padre pieno di collera.
«Non lo farò, non la toccherò»
André lasciò il padre.
«Solo se...»
«"Solo se" cosa?»
«Solo se ti sposerai con la contessina Marie Rose De Girodelle»
«Che cosa?!»
«E che dopo il matrimonio scapperete il più lontano possibile da qui»
«No padre, non lo farò!»
«Non mi lasci altra scelta... Posso ucciderla in qualsiasi istante André, oppure farla soffrire nel peggiore dei modi...»
«PADRE IO...!»
«A te la scelta André, qui si parla del tuo fututo e di quello delle persome che ami di più al mondo»
André tremò sentendo le lacrime pungergli gli occhi.
Non poteva lasciare che la uccidesse, non poteva vederla soffire rimanendo al suo fianco.
Era stato messo alle strette, non poteva mettere a rischio la donna che amava di più al mondo.
"Amore mio... Perdonami!"
«Quando... Quando verrà svolto il matrimonio...?»
«Il dodici luglio André»
«B-Bene...»
André uscì dalla stanza lentamente, sentendo le lacrime scendergli dagli occhi.
Il generale sorrise.
Era riuscito ad allontanarli.

Nessuna certezza, l'amore accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora