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«Soldato Jarjayes il comandante ti vuole nel suo ufficio»
«Vado immediatamente colonnello»
Oscar si alzò dalla branda dove riposava, sentì lo sguardo di Alain addosso.
Non si voltò a guardarlo.
"Chissà cosa vorrà André..."
Arrivata davanti alla porta si fermò,il cuore batteva a mille.
"E ora? Cos'accadrà?"
Dopo qualche secondo di attesa decise di bussare.
«Avanti»
Oscar entrò a testa bassa.
«Soldato Jarjayes ai vostri ordini signore!»
André era girato di spalle,guardava fuori dalla finestra e non si era voltato a guardarla.
Oscar lo fissava tremando.
Era sempre lui.
La postura dritta ed elegante.
I capelli erano leggermente più lunghi,e scendevano delicatamente sulle spalle.
Le spalle larghe e la forte schiena fasciate dalla spessa uniforme blu.
«Oscar....»
La sua voce era bassa e profonda, Oscar sentì un brivido percorrerle la schiena.
«André....»
«Quindi eri qui....»
«Da qualche mese.....»
André si girò a guardarla.
«Mi sei mancata....»
Oscar alzò lo sguardo verso di lui.
«Ora mi consideri donna?»
La voce le tremava notevolmente, André ne sorrise.
«Ma tu sei donna...»
André si avvicinò lentamente a lei.
«Una bellissima donna....»
«Ah....»
Le scrutò gli occhi, sembrava stanca, felice e...impaurita.
«Sei cambiata.....»
«Ami ancora la regina?»
Disse con le lacrime agli occhi.
«No...non credo di averla mai amata completamente...»
«Ah...»
«Forse è perché sapevo che c'era un'altra donna che potevo amare completamente, amare di quell'amore che ti lascia senza fiato...»
«André io....»
Le loro labbra si sfioravano.
Oscar  avrebbe voluto baciarlo, ma aveva paura, paura di essere nuovamente respinta, paura di quella donna che aveva aperto gli occhi ad André.
«André ti prego.....»
Ma André non si fermò,anzi continuò ad avvicinarsi a lei iniziando ad accarezzarle il viso,il collo,le spalle,il ventre....
«André....»
La voce le tremava ancora.
Cercò di fermarlo poggiando le mani sul suo petto.
«Stasera torna a casa....ti prego....»
Disse con voce roca.
Annuì timidamente per poi aprire la porta all'improvviso e uscire dalla stanza con il cuore che batteva a mille.

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«Finirai nel distruggerti....»
«Alain...»
Alain era poggiato sul muro vicino la porta dell'ufficio.
«Hai origliato vero?»
«Si lo ammetto»
Oscar sospirò leggermemte.
«Ti amo...»
«Lo so...»
«Posso donarti l'amore che lui non può donarti...»
Alain si avvicinò a lei e la baciò teneramente.
«Vieni con me....»
«No....non posso.....devo tornare a casa.....»
«Potrà aspettare Rosalie»
«No....»
Alain la strinse a se continuando a baciarla.
Lei tremava,piangeva,cercava di allontanarlo.
«Non allontanarmi da te!»
«Lasciami Alain!»
«No»
«Alain ti prego....»
«Ti amo....»
Disse baciandole le nocche,guardandola intensamente.
«Alain...ti prego... Lasciami!»
Disse Oscar liberandosi dalla sua stretta per poi scappare.

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"Lo sapevo...non verrà"
Pensò André con le lacrime agli occhi,erano passate più di due ore da suo ritorno a casa e Oscar non si era fatta ancora viva.
Un rumore.
Il trotto di un cavallo.
«Oscar»
Infatti era Oscar la donna a cavallo che ora stava solcando i cancelli di Palazzo Grandier.

Nessuna certezza, l'amore accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora