ⅩⅩⅤⅠⅠ

774 35 29
                                    

«Sei convinto? Non vorrei che...»
«Si, non devi preoccuparti tesoro»
André le baciò la punta del naso delicatamente.
«André...»
«Non pensarci amore mio.... Sto bene...»
«Ma...»
«Oscar»
«Va bene... Come vuoi tu»
Oscar si strinse di più al suo petto, poggiando le mani vicino al viso.
Sussultò quando sentì le sue mani su di lei.
«A-André...»
«Vogliamo adare da Adèle?»
Oscar annuì alzandosi lentamente dal letto.
André la guardò mentre lei si rivestiva.
«Ogni volta che ti guardo non faccio altro che pensare di essere l'uomo più fortunato della terra»
Oscar arrossì violentemente, nascondendo il volto tra i capelli.
«Che fai? Arrossisci?»
André rise avvicinandosi a lei.
«Sei bellissima quando arrossisci»
Oscar arrossì ancora di più, sorridendo timidamente.
«Non puoi essere mia moglie... Sembri una bambina!»
«Davvero?»
«La mia bambina»
I due risero per poi vestirsi.

///@///

«Ciao amore mio...»
Oscar prese la bambina tra le braccia, guardando la sua bambina muoversi teneramente tra le sue braccia.
«Adèle... Ogni giorno è sempre più bella»
«Si, hai ragione»
André accarezzò la guancia della bambina, Adèle lo guardò curiosa.
«Adoro il suo sguardo...»
«È incredibile cosa possa fare questa bambina!»
Adèle sorrise agitandosi tra le braccia della madre, agitando le piccole braccia contro André.
«Credo che voglia venire da te»
André rise dolcemente per poi prenderla in braccio.
«Eccola qui la mia principessina...»
Oscar sorrise, era così bello vederli insieme.
André sembrava ipnotizzato da quella bambina, non riusciva a separarsene.
Passava pomeriggi interi in sua compagnia, a fissare quella bambina che sembrava un angelo.
«André...»
«Si?»
«N-No... Niente»
«Parla Oscar...»
«Non è il caso...»
«Oscar...»
«Ho un presentimento...»
«Dimmi, cosa c'è che ti preoccupa?»
André la guardò curioso, non capiva la sua preoccupazione ma il suo tono preoccupato e spaventato lo allarmò.
«Ho paura che Alain possa tornare»
Oscar tremò, stringendo il piccolo scialle sulle spalle.
«Non devi preoccuparti,  vi proteggerò io»
André strinse la donna tra le sue braccia, cercando di calmarla.
«Ci sono io qui per te»
«Grazie... Io...»
«Hai paura che le faccia del male, vero?»
Oscar accennò un si con la testa, asciugandosi le lacrime.
«Non lo farà... Non potrà farlo... Glielo impedirò!»
Oscar smise di piangere, si sentiva così vulnerabile da quando che era nata Adèle.
«Mi sento così... Vulnerabile...»
«Perché dici questo?»
«Da quanto è nata Adèle mi sento così strana... Anche quando la portavo in grembo...»
«Temi per la sua vita... Hai paura che le succeda qualcosa, è parte di te quella bambina»
Adèle iniziò ad agitarsi, chiamando all'attenzione i genitori.
«Adèle!»
«Calma... Sta bene...»
«No! Non sta bene...»
Oscar si allontanò da lui tremando.
«Non stiamo bene... Ho paura André! Sento la sua presenza! Come quando all'improvviso senti la tua pelle rabbrividire per il passaggio di un fantasma!»
«Oscar calmati! Rilassati! Lui non è qui!»
«Non... NON CE LA FACCIO!»
Oscar sgranò gli occhi terrorizzata, ma cosa le stava succedendo?
«Oscar...»
«Scusami... Io...»
Oscar scappò dalla camera con le lacrime agli occhi.
André cercò di seguirla ma Adèle iniziò ad agitarsi disperata.
«Vieni qui...»
André la strinse delicatamente al petto, cullandola dolcemente ripensando alle parole di Oscar.
Appena la sentì calmarsi la guardò dritto negli occhi.
«Ti proteggerò da qualsiasi cosa Adèle... Non devi preoccuparti...»

///@///

«Oscar!»
André bussava violentemente alla porta, perché non apriva?
Era passata mezz'ora da quando aveva cercato di entrare nella sua stanza.
«Oscar giuro che se non apri la porta la sfondo!»
Nessuna risposta, Oscar non usciva dalla stanza.
Neanche le urla di Adèle l'avevano toccata.
«Oscar! Ti prego...»
Poggiò la fronte sulla porta, si sentiva vuoto.
«Ti prego»
La sua voce era un sussuro, chiuse gli occhi rassegnato.
Non sarebbe uscita.
Poggiò il pugno sulla porta.
Calò il silezio per qualche minuto, André non si era mosso.
"Oscar ti prego non fare la bambina"
Sentì la serratura aprirsi all'improvviso.
André si allontanò immediatamente per poi rimanere fermo.
Oscar aprì lentamente la porta, alzando uno sguard ospento su di lui.
«Scusa... S-stavo riposando...»
«Mi hai fatto preoccupare»
Il tono di André era serio, a tratti tagliente.
«Non volevo...»
André notò gli occhi gonfi di pianto.
«No... Non volevo... I-Io...»
Oscar scoppiò a piangere, coprendosi il volto tra le mani.
«Non piangere... Non devi preoccuparti... Farò in modo che non vi accada nulla...»
«André... Io...»
«Calmati... Calmati...»

///@///

Era arrivato dicembre, mancavano pochi giorni al matrimonio.
Oscar continuava ad essere inquieta.
Però ogni volta che sentiva la vocina della figlia, ogni volta che vedeva André ritornare da lavoro... Si rilassava.
«France... Cosa succede tesoro?»
Marie-Anne era venuta a farle visita negli ultimi giorni e cercava sempre di distrarla.
«Nulla... Stavo pensando al matrimonio...»
«È una cosa magnifica Oscar... Soprattutto se con l'uomo che ami!»
«Si... Lo penso anch'io... Come procede la gravidanza?»
«Benissimo! Manca ancora un mese alla nascita!»
Oscar le accarezzò la pancia della cognata dolcemente.
«Adèle è così tranquilla... Spero che anche mio figlio lo sia!»
«Sicuramente!»

///@///

Era notte fonda, Oscar non riusciva a dormire, mancavano tre giorni al matrimonio ed era elettrizzata.
«Non riesci a dormire?»
André l'abbracciò da dietro, baciandole la fronte.
«Neanche tu a quanto pare»
«Già...»
Oscar si girò completamente verso di lui, accarezzandogli la guancia.
«Non vedo l'ora di diventare tua moglie»
«Lo sei dalla nostra prima notte... Lo sai?»
Oscar arrossì sorridendo.
«Anche quando...»
«Si»
Lei continuava ad accarezzarlo, scendendo sul suo petto.
«Smettila di toccarmi»
«Perché?»
«Perché altrimenti...»
André iniziò a sbottonale la camicia da notte e...
«Oh... No! Aiutatemi!»
Oscar iniziò a ridere, accompagnata da André.
All'improvviso sentirono le urla di Adèle.
«Strano... Non si sveglia quasi mai...»
«Vado io»
«Ma...»
«Aspettami qui birbante»
André la guardo maliziosamente memtre Oscar rideva, stentendosi sul letto.

///@///

André entró nella stanza , aggiustandosi la camicia.
«Adèle cosa...»
André sbiancò di colpo.
Sentì una tremenda ansia e paura invadergli il corpo
«A-Adè-Le»

Nessuna certezza, l'amore accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora