«Ti sei svegliata»
André prese Adèle tra le braccia, Oscar stava riposando nel suo letto.
«Sei bellissima amore mio...»
Adèle gli sorrise e iniziò a fare dei versi tenerissimi.
«Come sei tenera...»
Sembrava piacergli la sua voce, infatti ogni volta che parlava sorrideva e gemeva allegramente.
«Che c'è Adèle? Ti piace la mia voce?»
La piccolina rise debolmente, per poi iniziare a piangere.
«Come non detto»
«Dammela, ci penso io»
Oscar si alzò lentamente dal letto, prese Adèle e la fece mangiare.
«Ti senti bene? Sei pallida...»
«Ho paura...»
«Paura? Di cosa?»
André si sedette accanto a lei e la strise a se.
«Ho paura di tuo padre...»
«Mio padre non potrà farci nulla...»
«Perché ne sei così sicuro?»
«Tesoro ho usato la sua stessa strategia... Se ti avesse semplicemente sfiorato sarei andato in giro creando falsi scandali di qua e di là...»
«Oh...»
Oscar rise leggermente, stringendosi a lui.
«Sono felice con te André...»
«Anche io Oscar...»
André si allontanò da lei all'improvviso.
«André...?»
Si avvicinò alla cassettiera vicino al letto e iniziò a cercare qualcosa.
«Cosa stai facendo?»
«Aspetta e vedrai...»
André dopo un po' sussurrò un "si" allegro.
«Ma cosa...?»
André tornò davanti a lei e la guardò intensamente.
«André...»
«Ho passato la maggior parte della mia vita al tuo fianco... Abbiamo condiviso tutto!
Gioie, dolori...
Ora abbiamo anche una figlia...
Però... Non mi basta... Non più...»
«A-André...»
«Oscar Françoise Jarjayes... Vuoi tu diventare mia moglie finché morte non ci separi?»
André le mostrò un piccolo anello d'oro bianco, sopra c'era un piccolo zaffiro incorniciato da piccoli diamanti.
«Oh A-André... I-Io...»
André la guardò per alcuni secondi, attendendo risposta.
«Os»
«Si! Si amore! Si si si si!»
Oscar si avvicinò a lui baciandolo intensamente.
«Non dovevi chiedermelo André... Sapevi già la mia risposta!»
«Lo so amore... Lo so... Avevo solp bisogno di sentirtelo dire...»///@///
«Lo sapevo che saresti andata da lui...»
«Perché non mi hai fermato allora?»
Disse Oscar cullando la piccola.
«Fabien...»
«Ne sei sicura?»
Disse guardando l'anello che aveva al dito.
Non poteva credere che lo avesse perdonato!
«Si Fabien...»
«Non sembra»
«Non mi sento bene, ecco tutto...»
Fabien si avvicinò a lei, per poi poggiare la mano sulla sua fronte.
«Hai un po' di febbre, nulla di che. Va a riposarti, staremo noi con Adèle»
Oscar poggiò la bambina tra le sue braccia e tornò nella sua stanza.
«Grazie...»///@///
«André, con chi stavi parlando prima?»
Disse il generale sedendosi sulla poltrona davanti al caminetto spento.
«Non vi interessa padre»
André si versò del vino rosso nel bicchiere di cristallo, fissando il genitore.
«Devo partire domani, i sovrani mi hanno chiesto du controllare le zone in provincia e di evitare altri attacchi»
«Quando tornerete?»
«Ancora non lo so, vi terrò informati»
André bevve il vino lentamente, poggiandosi al caminetto.
«Se non ti spiace, andrei a dormire»
Il generale si alzò e uscì velocemente, evitado la risposta del figlio.///@///
«André...»
André si voltò di scatto, sorpreso.
«Oscar... Cosa ci fai qui?»
«Volevo stare un po' con te... Se non ti spiace...»
«Assolutamente»
Oscar si avvicinò a lui lentamente, ma appena vi fu vicino André l'attirò a se per baciarla.
«André...»
«Mio padre è partito stamattina, non so quando tornerà... Voi potrete stare qui se volete»
«Non posso lasciare Fabien...»
«Capisco...»
Oscar si strinse a lui, felice di poter passare del tempo con lui senza doversi nascondere.
«Ti voglio sposare al più presto...»
Sussurrò Oscar contro il suo petto, arrossendo.
«Certo Oscar... Lo faremo...»///@///
I preparativi per il matrimonio andarono avanti per qualche settimana, mancava poco ormai.
La cerimonia sarebbe stata semplice ed intima in una piccola chiesa fuori città.
Oscar aveva richiesto nulla di particolare, odiava lo sfarzo di Versailles.
Nonostante madame continuasse a chiederle di "osare" un po' Oscar non faceva una piega.
«Lo so che vi sto deludendo madame... Ma non è il mio mondo... Non sono io»
André l'aveva capita, infondo il matrimonio era un giorno importante e voleva che Oscar si trovasse a proprio agio.
Il vestito di Oscar era semplicissimo.
Era lo stesso che utilizzò sua madre, la nonna lo conservò per lei.
Era un abito bianco a stile impero, con un corpetto semplicissimo, la gonna, che partiva subito sotto il seno, era un ampia e morbida.
Le spalle erano scoperte, però sia madame che la nonna decisero che fosse meglio coprirle per evitare che si prendesse un malanno il giorno del matrimonio.
André era molto curioso di quell'abito che aveva intravisto quando la nonna lo cacciò fuori dal baule che lo conteneva.
«ANDRÉ SMETTILA DI SBIRCIARE!»
Urlarono le due donne avvertendo la sua presenza con la risata di Oscar come sottofondo. «Mm... Le tue nonne sono delle arpie Adèle!» Disse calmando la bambina che piangeva, spaventata da quel trambusto. «Ci sono io con te amore mio...»
La data era stata già stabilita, si sarebbero sposati il 10 dicembre.
Il padre di André mandava ogni settimana una lettera per eventuali aggiornamenti, ma quella settimana ritardava.
Era successo qualcosa?
Oscar guardò fuori dalla finestra.
Pioveva a dirotto, erano giorni che non smetteva di piovere e questo influiva sul suo umore.
"Sarà il tempo... Oppure sarà impegnato in una delle sue missioni...."
Nonostante tutto quello che era successo, Oscar si preoccupava per il generale.
Gli doveva molto.
Tutto quello che era diventata era grazie a lui.
«A cosa stai pensando?»
Oscar si girò di scatto sentendo la sua voce.
«Oh... Sei tu...»
«Ti ho spaventata?»
«Colto di sorpresa...»
Puntualizzò Oscar.
«Allora?»
«Stavo pensando a tuo padre... Ancora non è arrivara la sua lettera?»
«Non, nell'ultima diceva che forse non sarebbe riuscito a scrivere questa settimana»
«Capisco...»
Ad un tratto videro un uomo avvicinarsi ai cancelli della tenuta.
«Chi sarà mai?»
I due uscirono dal tepore della casa in fretta, chi era?
Oscar si coprì le spalle con uno scialle raggiungendo il compagno.
«Siete il figlio del generale Grandier?»
Chiese il soldato.
«Si sono io... Cos'è successo?»
«Riguarda vostro padre...»
«Parlate» La voce di André tremò notevolmente, Oscar si avvicinò a lui poggiando la mano tra le sue.
«Sarò schietto con voi conte, vostro padre è stato colpito gravemente durante gli scontri. Mi spiace molto darvi questa notizia: vostro padre è morto»
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Nessuna certezza, l'amore accade
Romantik~~Lady Oscar~~ «Ecco.....credi che André possa mai ricambiare i miei sentimenti?» «Oscar ti ricordo che André è un nobile,non credo che ti ricambierà.....ma tutto può essere!»