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Sono sicura che per tutti era normale svegliarsi la mattina, per me era strano ma faceva parte del mio lavoro.

Mi svegliavo grazie alla sveglia, mi vestivo con i soliti vestitini neri e il grembiulino bianco. . . Un classico!

Lavavo i miei denti e il mio corpo.
Il trucco non poteva mancare e nemmeno gli orecchini con le perle bianche, e per non lasciare capelli in giro per la villa dovevo per forza legare i miei capelli castani in una coda di cavallo.
Mettevo i reggicalze e le solite ballerine nere.

Dopo tutto questo dovevo dirigermi nella cucina dove ogni giorno c'erano le mie amiche Lisha e Jo , due donne sulla cinquantina.

Appena barcavo la soglia della grande cucina, mi riempivano di baci o abbracci e domande su i miei sogni di cui mentivo sempre.
Io sognavo una sola persona ogni fottuta notte.

Se avessi detto qualcosa a quelle due pettegole mi avrebbero preso per pazza e in qualche modo lo avrebbero detto a. . . lui.
Nonostante tutto ciò volevo bene a tutti e due!

- Porta la colazione al Signor Styles! - disse Jo dandomi una leggera spinta.
Quando sentii quel nome, milioni di farfalle volavano nel mio stomaco!
Quel uomo mi faceva impazzire, mi faceva battere il cuore e sì. . .mi faceva anche eccitare, peccato che non lo sapeva.

Presi la sua colazione e cercai di fare in fretta per non dover incontrare i suoi occhi verdi.

Il signor Styles era uno molto pigro la mattina perciò toccava sempre a una di noi svegliarlo, e con " una di noi " si intendeva sempre Ross Amber , cioè io.

Senza accorgermi mi ritrovai davanti alla sua porta.
Ogni mattina mi toccava farlo e ogni mattina avevo paura di sbagliare qualcosa, di fare qualcosa di imbarazzante ma poco importava. . . Giusto?

Preferivo stare a " casa mia " ad ascoltare Lenny Kravitz o Michael Jackson, magari vedere come vanno le cose tra Selena Gomez e Justin Bieber o guardarmi un episodio di Keeping Up With The Kardashians ma non potevo, porca miseria!

Esitai a lungo prima di bussare un paio di volte.

E non ricevetti nessuno risposta.

- Emh...Signor Styles, la sua...la sua colazione! - sinceramente sembrava una domanda.

- Entra pure. - annunciò dolcemente.

Ed io entrai velocemente e lì c'era lui. . . con addosso solo l'asciugamano attorno alla sua vita.
Fermai i miei movimenti, lo guardai da capo a fondo.
Mamma mia, era un Dio!

Le goccioline d'acqua scivolano sul suo torace lasciandomi senza parole e fiato.

Sì signori e signore, i miei sogni erano su di lui. . .su Harry Styles, il mio capo.

Non mi importava che avesse sei anni in più di me, lui ne aveva 28.
L'amore non ha limiti, giusto?!

- Buongiorno Rosa! - mi accolse con un sorriso innocente.
- 'Giorno Signore! - dissi velocemente, troppo veloce.
- Comunque il mio...il mio nome è Ross! - .
- Il tuo vero nome è Rosa però! - sorrise prendendo la sua colazione.

- Mi scusi ma...ma preferisco Ross. - lo guardai ancora una volta e andai verso la porta.

- Aspetta! - mi fermò e prese l'orlo del mio vestito.
- Che sta facendo?! - urlai spaventata.



Don't Let Me Down||H.S||  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora