*James Bond...ok no *

- Che cosa?! - .
La guardai incredula, Janet stava ingannando Harry.
-Come...fai a saperlo?- chiesi avvicinandomi.
Iniziò a giocare con le proprie mani, non mi guardava e non parlava.
I suoi ricci biondi la riparavano dal mio sguardo addolorato.
- Come fai a saperlo? - chiesi nuovamente.
Alzò la testa lentamente, i suoi occhi guardavano dappertutto ma non me.

"Forse mi sta ingannando. " Pensai.

- Io l'ho sentita al telefono. Parlava con un uomo,gli sussurrava cose dolci. All'inizio pensavo fosse Harry ma poi ha cominciato a parlare di soldi e che lo avrebbe raggiunto appena Harry sarebbe tornato...e poi hanno cominciato a parlare delle porcherie che fanno a letto! - disse velocemente.
Feci una smorfia di disgusto.
- In che senso parlavano di soldi?- domandai mentre un'altra lacrima lasciava il mio occhio destro.

Stava per rispondere ma la porta si aprì e apparse Janet, ancora più incazzata di prima. 
- Ecco dov'eri finita! Aiutavi la serva. - disse.
- Io non sono una serva! - urlai.
- Ah davvero? Che cosa sei allora? - .

Mi avvicinai a lei, restando a pochi centimetri dal suo corpo.
- Sono una persona: ho dei sentimenti anch'io! - sussurrai.
- Sei solo una insignificante sguattera. - rise lievemente.
Sentivo che altre lacrime sarebbero scese da un momento all'altro.

Ma avevo pianto abbastanza per quella giornata. . .forse.

- E tu, è meglio che esci da casa mia. Non farti più vedere! - disse alla ragazza che mi stava aiutando, ancora non sapevo il suo nome.
- Non vedevo l'ora che me lo chiedessi! - sorrise per poi uscire dalla stanza.

Janet mi salutò con una mano.
- Buon divertimento, sgualdrina!- urlò uscendo anche lei.

Ricominciai a pulire.
Non riuscii più a trattenere le lacrime.
La testa mi scoppiava, sciolsi i miei capelli lasciandoli cadere sulle spalle.

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Erano passate 5 ore, ero sfinita.
La mia stanza non era del tutto pulita visto che mi ero addormentata per un bel pò di tempo.
Almeno il letto era fatto, le patatine erano state tolte.
Mancava togliere la salsa dal pavimento e sistemare la scrivania, compreso lo specchio, dove c'era ancora la. . .scritta.

Mi rimisi al lavoro, sarei potuta andare a casa entro pochi minuti, forse.

Mi sedetti per terra e cominciai a sfregare con uno straccio per togliere la salsa.
Ad un certo punto, la porta si aprì, di certo era ancora Janet.
Non guardai, non volevo.

- Rosa? - non era Janet, era lui.
Alzai la testa guardando i suoi occhi verdi - Signor Styles! - dissi alzandomi.
Le mie guance si colorarono di un leggero rosso.
- Che è successo qui? - disse con aria arrabbiata.
Perché non lo chiedi alla tua fidanzatina, che ami tanto?
- Niente, niente di importante! - risposi.

Guardò lo specchio - Dimmi chi è stato! - alzò leggermente la voce, facendomi sussultare.
- Se lo dico, non mi crederà. - .

- Cristo, Rosa. Dimmelo cazzo! - urlò.
- Janet. - sussurrai così piano che non mi sentì.
- Chi? - .
Lo guardai. Era così sexy con quell'aria arrabbiata, rude.
Mi morsi delicatamente il labbro inferiore, e lui se ne accorse guardando le mie labbra.
- È stata Janet! - confessai.
Deglutì a quella parola.

- Resta qui. - mi lasciò lì, andò al piano inferiore.
Cominciai a dondolare sui talloni e a fare rumori strani con la bocca, fino a quando non tornò con Janet.
Mi sorpresi, avevo voglia di ridere a quella scena.

- Chiedile scusa, Janet. - sussurrò Harry.
La fissai impaziente. Volevo vedere se lo avrebbe fatto sul serio.

- Mi dispiace, ho esagerato. - disse guardando il pavimento.
Avrei voluto urlare nella sua faccia, dirle quanto la odiavo ma così mi sarei solo abbassata al suo livello.
Sospirai - Accetto le tue scuse. -  feci un sorriso falso.

- Ed ora...Janet ordinerà la tua stanza!- ordinò Harry, non so, ma sembrava divertito da questa situazione.
Janet spalancò i suoi occhi - Ma che schifo! -  urlò.
Trattenì a malapena una risata.
- Janet! - .
- E va bene! - si mise per terra e prese con due dita lo straccio.

Sorrisi leggermente.

Vendetta!

- Rosa, ti accompagno a casa? - mi chiese il mio capo.
Arrossii subito -No, non voglio creare disturbo. - sorrisi.
Lui scosse la testa.
- Dai, insisto. - .

- Harry, lei ha detto di no! - sbraitò Janet.
La guardai con un ghigno stampato in faccia -Beh, se insiste...- dissi.
-Bene, ti aspetto in macchina. - detto questo andò fuori.

Mi tolsi il grembiule e lo sistemai nell'armadio. Presi la mia borsa, i trucchi e tutto quello che avevo portato da casa.
Prima di uscire, sentii la voce di Janet.

- Me la pagherai. - sussurrò.
Uscii ed andai nella macchina del Signor Styles dove mi stava aspettando.
Gli diedi l'indirizzo.

Per tutto il tragitto, nessuno parlò e ringraziai il signore.
Quando arrivammo, sospirai.

- Grazie, Signor Styles. - sorrisi.
Anche lui fece un sorriso- Non c'è di che, e scusa per Janet! - .
- Non si preoccupi. Beh, è meglio se vado. Grazie per il passaggio.- aprii lo sportello, pronta ad entrare nel mio appartamento.
- Rosa, devo chiederti una cosa importante. Janet dovrà andare all'estero per 3 mesi e ritornerà il quarto per il matrimonio e ho bisogno del tuo aiuto. - disse tutto d'un fiato.
Aggrottai le sopracciglia, lui aveva bisogno di me?

- In che senso? - chiesi.
- Ti spiegherò meglio Lunedì. Ora puoi andare. - mi salutò.
Lo salutai anch'io, scesi velocemente dalla macchina prendendo le chiavi ed entrando nel mio appartamento.
Appena entrai dentro, misi la mia borsa nella mia stanza e accesi il mio cellulare, c'erano quattro chiamate perse dalla mia sorellina più piccola, Natalia.

Mi preoccupai, lei non mi chiamava mai con il suo cellulare. Non lo usava molto spesso.
La richiamai almeno due volte ma non rispose nessuno. Il brutto presentimento si impossessò della mia anima.
Sam aveva ragione, dovevo rilassarmi, smettere di pensare per un pò.

Ed è quello che avevo in mente di fare!

Presi il mio laptop, una vaschetta di gelato alla vaniglia e mi cambiai.
Misi una t-shirt abbastanza lunga che arrivava fino a metà coscia.
Approfondai il mio corpo sul divano, misi il computer sulle mie gambe e cominciai a mangiare il mio delizioso gelato.

Guardai qualche video divertente su YouTube, mi piaceva guardare alcuni Youtubers. Adoravo Twaimz, Miranda Sings e tanti altri.
Quando finii il mio gelato, il primo pensiero ad invadere la mia mente, fu Harry.
Andai su Google e cercai il suo nome.

Harry Styles era un uomo famoso, ricco e bello grazie alla sua azienda.
Ogni donna desiderava stare con lui, Janet era molto fortunata e non se ne rendeva conto.
Come si può ingannare una persona del genere?

Guardai una foto in particolare, dove aveva un'espressione dura e rude. Era così sexy ed io ero fottutamente innamorata di lui.
Sospirai pesantemente per poi alzare la mia maglia fino al mio stomaco.
Infilai una mano nelle mutandine ed accarezzai il mio punto debole.
Mugolai quando trovai quel punto magico.
- Ha...Harry! - ansimai.
Sentivo che sarei esplosa da un momento all'altro.

- Sì, sì, sì! - stavo per venire ma il mio cellulare cominciò a suonare, riuscendo a fermare il mio orgasmo.
Pulii le mie dita e guardai il cellulare, era Evan.
- Pronto? - risposi alla chiamata ancora con il fiatone.

- Vestiti, perché stasera ti porto fuori a divertirti! - disse.

Spazio me:
Ciaooo!
Volevo dirvi questo, in questi giorni non aggiornerò spesso perché sono impegnata con l'esame di maturità.
Oggi ho fatto il tema di italiano ed è andata abbastanza bene. Domani avrò matematica e in questa materia sono una schiappa. Muoro!
Durante l'estate aggiornerò quasi tutti i giorni, a partire dagli inizi di Luglio, quando gli esami saranno finiti.
Beh, grazie per aver letto e se anche poi siete in terza media vi auguro buona fortuna ;)

Buona notte! 

Don't Let Me Down||H.S||  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora