Forse ero provocante. . .per lui.
Il Venerdì passò in un baleno, passai tutto il pomeriggio a sistemare la cucina e i bagni.
Finalmente arrivò il Sabato, è sinceramente non sapevo quale sarebbe stato il mio incarico quel giorno. Non potevo più entrare nella stanza di Harry e mi dispiaceva, anche se potrebbe sembrare una cosa da stalker!
Mi vestii con un vestito, questa volta grigio, arrivava al ginocchio e scivolava su i miei fianchi facendomi sembrare più formosa di quello che ero.Cercai di coprire il necessario con il grembiule bianco che usavo abitualmente, non indossai il reggicalze quella mattina e il freddo avvolgeva le mie gambe.
Ordinai i capelli in una crocchia perfetta aggiungendo una fascia viola.
Quella mattina mi sentivo abbastanza pigra e non avevo proprio voglia di truccarmi.
Cercai solo di coprire quelle orribili borse nere che giacevano sotto i miei occhi.Misi anche un rossetto abbastanza scuro, alzai lo sguardo verso lo specchio, sembravo comunque uno zombie.
Infilai le ballerine nere ed uscii dalla stanza.
Non sapevo dove andare, dovevo trovare Jo oppure Lisha.
- Cucina...- sussurrai a me stessa andando verso quella stanza.
Appena barcai la porta, notai una persona piegata dietro al grande bancone.
Cercava qualcosa tra le pentole, il rumore era abbastanza fastidioso!
- Jo, sei tu? Dimmi cosa devo fare,
mi sento pigra oggi o forse sono solo incazzata. - dissi sbadigliando.La figura si alzò diventando troppo alta per essere il corpo di Jo e ancora peggio per essere Lisha che era più bassa di me.
Non era né Jo né Lisha. . .
Era lui, senza camicia ancora una volta davanti al mio sguardo, i capelli scompigliati ricadevano sulle sue ampie spalle.- Signor Styles! - sbarrai gli occhi, lui si girò rivelando una faccia assonnata e forse un pò scocciata. - Buongiorno Rosa, vedo che hai avuto un buon risveglio! - appoggiò i gomiti al bancone guardandomi incuriosito.
- Mi dispiace...mi scusi, pensavo fosse Jo! - provai ad allontanarmi ma la credenza mi impediva di andare oltre.- Josephine? - rise leggermente.
Il vero nome di Jo era Josephine, però preferiva Jo perché pensava fosse semplice e simpatico come nome,invece Josephine rispecchiava una personalità severa e raffinata, cosa che non era Jo, non la mia Jo.Annuii quando la domanda stava quasi per essere lasciata da parte.
- Ho un corpo molto diverso dal suo, non credi? - ghignò quasi divertito dalla mia timidezza nei suoi confronti.
- Sì...è vero! - sussurrai - Emh...stava cercando qualcosa tra le pentole? - mi avvicinai velocemente mettendo le pentole in fila.
- Sì, ma non importa. Vedo che hai seguito il mio consiglio! - .- Cosa? - arrossii leggermente.
- Non indossi i reggicalze. - precisò indicando le mie gambe.
Abbassai lo sguardo,provai ad abbassare anche il vestito cercando di coprire le mie cosce ma in quel modo i miei seni si sarebbero scoperti.
- Beh, lei mi ha praticamente ordinato di farlo. - dissi concentrando il mio sguardo in qualsiasi oggetto tranne i suoi occhi verdi, quel verde che mi ha fatto innamorare.- Sai Rosa, io credo che...- fu interrotto da una voce arrabbiata.
- Harry, ho fame! - urlò la voce, era lei, era Janet.
Entrò in cucina come un fulmine aprendo il frigo e dando un'occhiata veloce per poi chiudere con forza, si girò mostrando il suo viso riposato già pieno di trucco.- Ah, buongiorno Rose. - sorrise con malizia.
- Il mio nome è Ross! - ringhiai infastidita.
Lei fece spallucce, fece un mezzo sorriso.
- Comunque, la colazione non è ancora pronta? - disse mentre si avvicinava ad Harry, lo abbracciò da dietro unendo la sua schiena contro il petto di lei.
- No, fra poco arriverà la signorina Lisha per preparare quel che vuole. - annunciai con un filo di voce.
Janet mi guardò con disgusto per quasi 20 secondi, poi , forse per il fatto che mi odiasse, distolse lo sguardo concentrandosi sul mio vestito.Esitò prima di parlare - Carino il vestito. - .
La guardai stupita, non mi sarei mai aspettata un suo complimento.
- Grazie. - sussurrai prima di uscire dalla cucina.Andai a cercare Lisha e la trovai nella lavanderia mentre preparava ogni cosa per cominciare a stirare i vestiti.
- Buongiorno signorina! - sorrise guardandomi.
Le diedi un bacio sulla guancia.
- Sarebbe meglio se andassi a preparare la colazione. La "top model" è affamata. - le suggerì con un sorriso stanco sulla faccia.
- Sono già svegli?! - intrappolò i suoi capelli biondi in una coda con dei ciuffi sparpagliati in direzioni diverse - Vado subito,intanto tu continua con questo!- indicò il ferro da stiro.
Annuii in risposta, appena lei corse via mi accorsi della montagna di vestiti che avrei dovuto stirare.Quanto tempo ci avrei messo?
Un'ora, due?Sbuffai scontenta afferrando il ferro da stiro, il quale formò una nuvola di vapore nell'aria.
Presi un indumento a caso, erano dei Jeans del Signor Styles.
Gli appoggiai sulla tavoletta e incominciai con quello.
Poco dopo, e non sapevo perché, un terribile presentimento mi passò per la mente.Ross' sister's pov:
Stavo studiando tranquillamente nella mia piccola stanza quando sentii mio padre arrivare.
Anche mia madre era in casa, e ciò non andava per niente bene.
Anche se avevo solo 11 anni, potevo benissimo capire la situazione che c'era tra i due.Tutti questi problemi cominciarono intorno ai miei 4 anni, eravamo una famiglia unita e ci volevano bene a vicenda.
Passavo la maggior parte del tempo con mia sorella, Rosa ma lei preferiva farsi chiamare Ross e sinceramente mi piaceva di più così.I nostri genitori erano molto responsabili con noi, forse un pochino severi.
Lavoravano costantemente e i soldi non ci mancavano mai.
Non eravamo di certo poveri, ma neanche milionari!
Mi ricordo che alla festa di compleanno di Ross, mamma le regalò una collana d'oro. Costava circa 2.000 $ o forse anche un pò meno ma era comunque una bella cifra.Papà si arrabbiò per il fatto che mamma aveva speso tutti quei soldi in una collana che definiva "stupida" , era così arrabbiato che sequestrò quel oggetto a mia sorella però lo usò in uno scambio.
Papà mandava molto spesso dei soldi in Messico, la città natale di mia madre e ne riceveva ancora molti di più.
Io continuavo a crescere e pian piano cominciai a capire la differenza tra mandare soldi a dei familiari e mandarne a degli sconosciuti che avevano a che fare con la droga.
Tutti i nostri soldi cominciavano a diminuire e la mamma perse il lavoro così come papà.Non avevamo più soldi, e se mio padre non avrebbe restituito tutti quei soldi, sarebbe finito in guai seri.
Per fortuna Ross cominciò a lavorare per quel tizio milionario, la pagava anche bene ma ancora non bastava.
Mamma le aveva offerto altri lavori in cui avrebbe guadagnato il doppio ma non erano dei lavori. . .insomma, puliti?Inoltre sapevo che il capo di Ross era attraente e che lei era interessata a lui.
Io lo consideravo qualcosa di squallido, lui era più grande di mia sorella!
Era come innamorarsi di un vecchio.Dopo che i miei genitori finirono di litigare, mia madre corse in camera mia.
Aveva le guance bagnate, le mani tremanti così come le gambe.
- Mamma, va tutto bene? - chiesi insicura della domanda.
Sussurrò una frase in spagnolo e poi mi guardò - No, mi amor. Tuo padre ha speso altro denaro! - disse con il suo accento messicano.
Sbuffai alzando un sopracciglio.- Chiamo Ross! - esclamai con la voce spezzata.
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Don't Let Me Down||H.S||
FanfictionCome potrebbe il Signor Styles considerare una sguattera come Ross?! " L'amore non ha limiti...ricordalo! " Cover by Sprayberryxx Cast: Danielle Campbell as Ross Amber Harry Styles as himself Leslie Bibb as Janet Moore Kendall Vertes as Natalia Ambe...