Capitolo quattordici

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Dei raggi leggeri colpirono il mio viso svegliandomi dal mio dolce sonno. Mi alzai leggermente per mettere a fuoco dove mi trovavo. Abbassai lo sguardo e mi ritrovai un Benjamin dormiente con ancora il suo abbraccio a circondare la mia vita;sorrisi a quella scena. Lui,con i capelli scompigliati,quei occhi che tanto bramo coperti dalle palpebre,la bocca semi aperta e il sole che lo illuminava,come fosse un angelo caduto dal cielo per me. Non c'era visone più bella. Mi riaccucciai tra le sue braccia e ripensai alla sera precedente. L'avevamo passata l'uno tra le braccia dell'altro,a scambiarci qualche bacio dolce,qualche coccola e quelle piccole attenzioni che mi dedicava,mi facevano sentire amata,amata come non lo sono mai stata.
Dei umidi baci sul mio collo mi fecero sobbalzare e risvegliare dai miei pensieri.
-mm,da quanto sei sveglia piccola- mi chiese,incastrando la testa tra il mio collo e la parte bassa del mio orecchio destro.
-da un po'- affermai,mentre un sorriso fece capolino sul mio viso. Amavo quando mi chiamava con quel nomignolo.
-perchè non mi hai svegliato? Avrei potuto farti compagnia-
-eri così bello,mentre dormivi- arrossii violentemente appena mi accorsi delle parole appena dette.
Alzò di poco il capo,in modo tale da guardarmi negli occhi.
-vuol dire che sono bello solo quando dormo?- mi domandò,inarcando un sopracciglio.
Scoppiai in una fragorosa risata,difficile da frenare.
-ahaha si,solo quando dormi- decisi di restare al suo gioco,sperando che non finisse con il farmi il solletico come la scorsa volta. Invece,al contrario delle mie aspettative,mi abbracciò,posando la sua testa sul mio petto. Le mie mani istintivamente finirono tra i suoi capelli,accarezzandoli lievemente.
-resterei così per sempre- mi disse con voce roca,dovuta al sonno interrotto.
-anch'io Ben,anch'io.-
Nel giro di pochi minuti sentii gli occhi farsi pesanti e caddi nel mondo dei sogni.

Pov's Benji
Con la testa appoggiata al suo petto a sentire i battiti del suo cuore che,ogni secondo,batteva più velocemente. Ero felice di come reagiva il suo corpo al mio tocco,a come la sua schiena si copriva di brividi,quando la stringevo a me. Sentii il suo respiro farsi regolare,insieme al suo battito cardiaco. Era così bella. Le accarezzai il volto,scostando qualche ciocca ribelle che ricadeva sul suo candido viso.
L'ho sempre saputo,sin dal primo momento in cui l'ho vista. Sapevo che non era come le altre,sapevo che era la ragazza perfetta per me. Lei è la luce, io sono le tenebre,lei è innocente,io mi sono macchiato di fin troppe colpe,lei è buona,io sono cattivo,o almeno lo ero,prima che arrivasse lei. Lei è un sogno che si avvera,il mio sogno. Veniamo da due mondi diversi,eppure lei vuole me,fra tutti ha scelto me,con tutti i ragazzi che le vanno dietro, perchè anche se non se ne rende conto, io lo vedo,lei ha scelto solo ed unicamente me. Ci teniamo stretto quello che vogliamo,finché c'è concesso,finché è possibile. E quando Michele scoprirà che,per il momento,ci stiamo frequentando,farò il possibile per proteggerla,da lui e dal passato che le circonda i giorni. Per la prima volta,ho paura di perdere una persona,una persona che non sia nè la mia famiglia,nè Federico,il mio migliore amico. Per la prima volta ho così paura di perdere una ragazza,ma lei non mi perderà ed io non la perderò,perchè lei,Angelica Rossi,è mia.

Pov's Angelica
Dopo aver passato l'intera giornata a letto e aver pranzato insieme a mio fratello,ci dedicammo completamente ad un film amato da entrambi;anzi,amato solo da me,ancora mi chiedo come non faccia a piacergli Titanic,insomma,diciamocelo,Di Caprio,è Di Caprio.
Con una coperta a coprire i nostri corpi,la luce abbassata in modo tale da creare un'atmosfera piuttosto romantica,mentre fuori,piccole gocce,iniziarono a rigare lentamente i vetri delle finestre.
Qualche lacrima scivolò dal mio viso,sino ad arrivare alla sua maglietta,data la mia testa poggiata sulla sua spalla.
-ma che fai,piangi?- chiese dolcemente,asciugandomi le lacrime.
-come non fai a piangere?- mi spuntò un lieve sorriso.
-sai,desideravo conoscere una ragazza come te-
-come me?- chiesi dubbiosa,togliendo la mia testa dalla sua spalla,in modo di avere i suoi occhi nei miei.
-si,una ragazza che ama leggere,che preferisce,il sabato sera,trascorrerlo con un buon film,piuttosto che andare in discoteca o in qualche locale troppo affollato,una di quelle ragazze che ama viaggiare,scoprire il mondo, ma allo stesso tempo ha così paura di ciò che la circonda perchè è troppo immenso e lei troppo piccola per tutto ciò- rimasi scioccata dalla sue parole,come faceva a capire ciò che mi passava per la testa,ciò che mi apparteneva. Nessuno,neanche mio fratello,era riuscito a leggermi dentro,fino all'anima come sta facendo lui.
-Ben,mi piaci tanto- lo abbracciai d'impulso.
-Anche tu piccola mi piaci- prese il mio viso tra le mani e lo avvicinò al suo. Il tempo sembrava fermarsi e tutto intorno a noi,svanire nel nulla. Appoggiò le sue labbra sulle mie,il più delicatamente possibile,come se volesse godersi a pieno il momento. Fece scivolare la sua lingua nella mia bocca,in modo tale,da far incontrare la mia lingua con la sua che,intanto,giocavano a rincorrersi. Ad interrompere quel momento fu il mio telefono che iniziò a vibrare.
-non rispondere- mi disse,con il tono di un bambino al quale è stato sottratto il suo giocattolo preferito.
-credimi che non vorrei rispondere,ma se fosse qualcuno di importante?-
Presi il telefono e quello che lessi mi fece sbancare di colpo.
"Sarò il tuo incubo peggiore,stai attenta piccola, guardati le spalle,non ti darò pace"
-piccola chi era?- e ora cosa gli avrei detto,la verità o una bugia?

Angolo Autrice
Salve,sono viva e ho voluto dedicare il capitolo ai due protagonisti,spero che sia di vostro gradimento.
Dedico il capitolo a quell'imbecille amorosa della mia Spongi .
Al prossimo capitolo

Amarsi fino a morire//Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora