È passata ormai una settimana dal ritorno di Giorgio,una settimana che Benjamin mi evita,ma alla fine questo aspetto è molto più che positivo,anche se lasciava un gran vuoto dentro me e non concepivo il perché.
Sto passeggiando per le vie della mia amata città,della mia amata Modena,con le cuffiette nelle orecchie e la musica a palla,mentre un vento piuttosto gelido mi percorse la schiena facendomi suscitare mille brividi,ma mai intensi come quelli che mi procurava Benjamin. Ero di nuovo tornata a pensare a lui,ma perché? Decisi di sedermi su una panchina,non una panchina a caso,era posta sotto un albero e difronte si estendeva un grande parco;ricordo che io e Fede venivamo sempre qui per giocare:io ero la principessa,mentre lui era il principe che mi proteggeva da tutti;anche a nove anni era già geloso di me. A quei pensieri mi spuntò un sorriso,ma poi ricordai che quel luogo,ora,era diventato il posto dove potevo stare sola e dare libertà a tutti i miei pensieri. Poco distante da me vidi una coppia baciarsi. Beh,baciarsi non era il termine corretto,si stavano divorando le labbra a vicenda,erano così disgustosi. Ma ad affittarsi una camera non si faceva prima? È pur sempre un luogo pubblico. Quando si staccarono,non so il perché ma ero ancora lì ad osservarli nel loro scambio di salive, vidi che il ragazzo era proprio la causa dei miei pensieri:Benji. Una coltellata al petto;d'improvviso non sentii più la terra sotto i piedi e l'aria continuava a farsi sempre più arida,fino a togliermi il fiato. Scappai. Non so dove mi stavo recando di preciso,so solo che quella scena fu come un colpo di pistola per me. Mi ritrovai,senza accorgemene,a pochi isolati da casa mia,quando ad un tratto mi sentii prendere da dietro come un sacco di patate e ritrovarmi sulla spalla di Giorgio,il mi migliore amico.
-mettimi giù idiota- dissi,mentre continuavo a ridere
-mi dispiace,ma no,andiamo a casa così,che ti piaccia o no- mi rassegnai al mio "crudele" destino,anche se la visuale del bel sedere del mio amico mi cambiò l'umore,a quanto pare non era poi così crudele come pensai.
-piccola,hai un bel culo,lasciatelo dire - scoppiai in una fragorosa risata per poi rispondere al suo commento sul mio sedere
-anche il tuo non è male,Giò - continuammo a ridere e a scherzare come due deficienti finché non arrivammo a casa.
-mi metti giù,ora?-
-niente da fare - rispose sempre lui ridendo
Suonò al campanello e attesi con pazienza che quel bradipo di mio fratello ci venisse ad aprire.
-perchè non la lasci scendere?- Benjamin? Ma non era con quella finta bionda ad inficcargli la lingua in gola?
-perchè non ti fai gli affari tuoi?- rispose a tono Giorgio,dopo avermi fatta scendere.
Non dissi niente,guardai in malo modo Benjamin per poi prendere la mano del mio migliore amico e condurlo in camera mia.
Il resto del pomeriggio lo trascorsimo ridendo e scherzando come ai vecchi tempi,prima che decise di partire ed abbandonarmi.
-Fratello resti a cena?- chiese mio fratello
-No,Fede,grazie lo stesso,ma ho un impegno questa sera- disse per poi alzarsi dal mio letto e scendere al piano inferiore. Lo accompagnai alla porta.
-non puoi rimandare?- chiesi con una vocina da bimba e la faccia da cucciolo,sapevo che non poteva resistermi.
-mi dispiace piccola,ma non posso e non fare quella faccia- sorrisi e lo abbracciai per poi chiudere la porta.
Stavo per tornare in camera mia quando fui fermata da un braccio. Di nuovo Lui. Mi ritrovai intrappolata tra lui e il muro,qualcosa mi dice che ama bloccare le persone contro il muro.
-avete scopato bene,mentre eravate in camera,eh?-chiese senza peli sulla lingua
-ma che cazzi dici? È il mio migliore amico e poi perché dovrei stare qui a darti spiegazioni- dissi in tono duro,alzando di poco la voce,sperando che mio fratello sentisse,ma era tutto inutile,eravamo nella sua camera e la porta,oltretutto,era pure chiusa.
-E poi a te cosa interessa di cosa faccio con lui? Io non mi intrometto nella tua vita e di quella finta bionda che stavi limonando al parco-
-gelosa la ragazza?- disse,facendo spuntare ancora quel sorriso sghembo sul suo viso
-l'ultima cosa che potrei fare è essere gelosa di te- dissi con convinzione.
-d'accordo,lui potrà anche averti portata a letto,ma non ti fa provare quello che ti faccio provare io- si avvicinò pericolosamente al mio viso,i nostri nasi erano a contatto,mentre con una mano mi accarezzava la guancia. Non c'era niente di malizioso in quel gesto, era così puro che non sembrava appartenere a lui. Brividi. Mille brividi ancora una volta.
-n-non mi fai nessun effetto-ribadii
-il tuo corpo non la pensa come te,e mi piace come reagisce- disse per poi mordersi il labbro inferiore. La mia attenzione ora era sulla sue labbra,Dio,che cosa mi faceva provare,ma non potevo innamorarmi di uno come lui,mi avrebbe fatto soffrire e l'ultima cosa che volevo era proprio questa.
Lo allontanai ed uscii da quella stanza. Andai da mio fratello a lo aiutai con la cena,almeno avrei tenuto la mia mente occupata da qualcosa che non fosse Benjamin.
-sorellina mi dai una mano?- domandò lui,con una punta di farina sul naso. Non trattenni una risata fragorosa.
- hahahahah Fede, hai il naso sporco di farina ahahah-
-puliscimi invece di ridere scema- si tradii da solo perché rise anche lui. Mi avvicinai per pulirlo,quando gli gettai in faccia un'altra dose di quella polvere bianca
-I MIEI CAPELLI - urlò,e credo che lo abbiano sentito anche in Cina. E da lì iniziò una guerra di farina,inutile dire che la cucina prese la tonalità del bianco in ogni angolo. Avevo in mano un altro po' di farina e gliela lanciai, ma si abbassó di colpo e finii in faccia a Benji.
-oddio Benji scusa,non volevo -
-ora vedi come ti sistemo - perfetto,ora mi ritrovavo contro anche lui,in questa lunga battaglia.
Scivolai per terra a causa di tutta quella farina,procurando una risata da parte di quei due.
-hey,invece di ridere,aiutatemi ad alzarmi- Fede mi tese la mano e l'afferrai,mentre Benji si doveva ancora riprendere. La sua risata,dio cosa era,mi incantai ad ascoltarla come fosse la canzone più bella trasmessa alla radio.
-vai a farti una doccia piccola,io e Ben sistemiamo e poi ordiniamo le pizze- mi disse mio fratello facendomi riprendere da quello stato di trance.
Mi feci una bella lunga doccia fredda,ed uscire poi per asciugarmi i capelli. Indossai l'intimo pulito e la maglia di mio fratello con la quale era mio consueto dormire.
Mangiammo la pizza tra risate varie e sembrava di essere amici di una vita con Benjamin.
-vi va un film? -chiese Benji
-certo Bro- rispose mio fratello. Mi accomodai sul divano in mezzo ai due. Appoggiai le gambe su quelle di mio fratello,mentre fecero partire un film horror.
-Fede, sai che non mi piacciono questo genere di film-
-Lo so,dovevo vendicarmi piccola - disse dopo avermi regalato un bacio sulla guancia e tornare con gli occhi sullo schermo.
-se hai paura,stringimi a te- disse Benji con voce roca al mio orecchio. Annuii semplicemente. Non sapevo cosa dire.
Durante una scena cruenta del film,nascosi la testa sotto la coperta che aveva portato Fede. Sentii un braccio cingermi la vita,mi girai per vedere se fosse stato Fede, ma no,lui stava dormendo. Ancora lui,di nuovo brividi.
Pian piano mi addormentai con la testa poggiata sul petto di quel ragazzo che,nel giro di una settimana,era riuscito a capovolgere la mia vita.Angolo Autrice
Buon pomeriggio people!
Che ne pensate del capitolo? Fatemi sapere come vi sembra ,un bacio
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Amarsi fino a morire//Benjamin Mascolo
FanficA volte mi chiedo cosa o chi mi abbia spinto a fare ciò,mi chiedo perché,fra tanti,proprio io,debba essere tentata dal farlo. La vita di una comune diciassettenne, la mia vita,stava andando a puttane,ma la presenza di qualcuno potrà cambiare il fina...