L'aria sterile donava un tocco di classe e di nuovo all' hotel, noto per la sua classe e per i suoi interni moderni.
< Signorina Curteney , ecco la signora Adeline> avvisò un uomo alto e snello in divisa.
Curteney era una stagista per una popolare rivista londinese ed era il suo primo incarico, intervistare Adeline Bonucci, celebre donna di successo, e molto di più donna incredibilmente affascinante per non lasciar trapelare mai la sua personalità, che si celava dietro a uno smagliante sorriso e grigi occhi malinconici, in fondo non per questo era soprannominata la Miss di ghiaccio.
Curteney, una ragazza gracile dagli occhi grandi e tremolanti scattò di soprassalto e anche se era pervasa dall' adrenalina di esser riuscita ad accaparrarsi quel incarico ambito da tutti, la paura di poter fare una magra figura la pervase.< Signora Bonucci, salve è un onore conoscerla e grazie del suo tempo> disse la stagista senza darle il tempo di entrare;
Adeline entrò nella stanza dell'hotel pensando ancora a ciò che era accaduto in auto e senza molta attenzione lancio un occhiata alla ragazza.
Curteney osservò la donna alta e sinuosa ,aveva un profumo terribilmente forte e deciso, la sua folta capigliatura color tabacco gli copriva le spalle fino giù a metà schiena di un mosso quasi naturale, Adeline tolse i sui occhiali neri e lo spolverino color rosso cangiante lasciando spazio a un tubino lungo bianco, semplice, denotato solo da un ampio spacco che intercorreva da poche dita più giù dell'inguine fino giù alle caviglie e si sedette.< Chiamami Adeline, odio le cose formali. Bene, siamo qui per l'intervista vero Curteney?> aggiunse un sorriso
< Si e sono molto lieta di ciò Signora Bonucci, ehm..Adeline> con un velo di imbarazzo rispose Curteney
Adeline seduta su una poltrona di raso rosa, stile tipicamente inglese ma indurita dagli spigoli dei poggia braccio che la rendevano uno stile più contemporaneo, allungò il braccio e verso dello cherry-brandy in un bicchiere di cristallo, dopo averne sorseggiato un po, accese una sigaretta e disse:
< Questo sarà un ottimo passe-partout per te e siccome anche io ho dovuto fare la gavetta in molti ambiti prima che potessi arrivare a qui, cercherò di aiutarti per renderti le cose più semplici>
Curteney emise un sospiro di sollievo e penso tra se e sè che forse la donna che aveva di fronte non fosse proprio così di ghiaccio come tutti alludevano, " leggende metropolitane" penso nella sua mente, d'altronde si dice che gli italiani fossero dei cuori deboli.
< Cosa vuoi chiedermi? Della mia carriera? Del mio passato? ... O forse del mio libro, leggo dai tuoi occhi che forse questo sia l'argomento più gettonato per voi giornalisti>
< In realtà si, so che lei hai dichiarato affermazioni ben precise sul suo libro e che non avrebbe mai concesso un'intervista sul suo libro, ma pensa di farne almeno un film?> - arrossisce Curteney per aver detto una parola di troppo
< Quello che penso è già scritto tutto nel libro, scritto di mio pugno, ma ti concederò lo stesso qualche domanda perché sei determinata e anche io un tempo ero come te>Curteney assunse un tono più serio e si ricompose;
< Il suo libro come lei sa è stato molto di impatto dal punto di vista sociale, nessuno mai come lei, donna di successo aveva mai parlato della
" tristezza" in quel modo, rappresentata da una ragazza che impassibile a causa dei sui sentimenti lascia che persone amate entrassero e uscissero dalla sua vita, senza far sapere loro del suo dolore, cosa è per lei davvero la tristezza? Sembra banale come domanda ma infondo non ha mai specificato cosa significasse nella sua vita privata>
< A differenza di come tutti possano pensare il malinconico non è la tristezza ci tengo a specificare ciò, molti confondo le due cose, il malinconico è colui che ha nostalgia di ciò che di bello è avvenuto nella vita e che sfortunatamente è andato via, come sempre accade nella vita, la persona triste non è nemmeno una persona depressa, la tristezza é un passaggio è una linea sottilissima che passa tra lo star bene e quella sensazione che ti fa capire che non stai bene affatto>
< E del dolore, cosa mi può dire?>
Interruppe Curteney
< Voglio specificare che il mio libro non É di natura psicologica e non ho studiato questa scienza, perché è di questo che si tratta di una vera e propria scienza, il libro da me scritto É basato semplicemente dalle mie emozioni e dai momenti vissuti nella mia vita che mi hanno portato ad elaborare il dolore, forse per non sprofondarci troppo, sai Curteney analizzare le proprie emozioni, sentimenti, sensazioni chiamale come vuoi... Può essere solo un bene, scandagliarle come piccoli pezzi minuscoli che compongono un enorme puzzle della vita, è questa la vera essenza di questo libro, scrivere sotto forma di parole ciò che sentivo dentro, come quando metti le cuffie e con le parole delle canzoni riesci ad esternare tutto il dolore.
Il dolore è la forza che ci fa rinascere, è caos e dal caos che ci rigeneriamo, come la fenice rinasce dalle sue ceneri, guardala da un punto di vista.. da quello che vuoi e come vuoi tu ma è vero, perché il dolore è quella spinta più forte di tutte e anche se porta solo tanta confusione nella nostra testa è da lì che poi finalmente ci rialziamo per andare avanti e ricorda andare avanti, no girare pagina...>
< Quindi secondo lei non giriamo mai pagina nella nostra vita? Ovviamente è una similitudine, intendo dire che secondo lei non chiudiamo mai capitoli della nostra vita per proseguire con la stessa?>
< Ovvio che no! A meno che non ci sia qualche aggeggio di nuova tecnologia che ci possa cancellare la memoria del cuore! Tu ce l'hai? Perché se lo possiedi potesti prestarmelo?> sorridendo continuò Adeline, oramai anche lei a suo agio
< Ne avrei bisogno anche io, nessuno chiude con il suo passato, siamo fatti di questo.. del nostro passato e saremo fatti di questo presente un giorno, il dolore é una spina nel fianco e tutti noi vorremo chiudere quei capitoli pieni di dolore ma non si può, te l'ho detto è grazie ad esso che guardiamo avanti e non possiamo semplicemente girare la pagina del libro se così la vogliamo intendere, la pagina che scriveremo è nata da quella precedente ecco perché anche quando siamo felici veniamo assaliti dalla tristezza delle volte>
< Lei è una persona triste?...Oh no scusi ritiro la domanda, è venuta così spontanea mi perdoni non avrei mai voluto!> Curteny arrossì tremendamente da voler sparire e pensando di aver tradito la sua fiducia;
< Certo e non hai nulla da scusarti non sono così di ghiaccio come mi definiscono> rise di buon gusto
< Certo molto purtroppo altrimenti non avrei scritto questo libro, ma ringrazio questa mia tristezza perché è generata da dei momenti pieni di emozioni e adrenalina e delusioni che mi hanno portata ad essere la persona che sono oggi, penso che possa bastare...>
< La ringrazio vivamente> Chiuse l'intervista Curteney .
Adeline si alzò, versò altro cherry lo sorseggio e infiló il suo spolverino, si girò verso la stagista e disse:
< Spero che lei possa avere tanta fortuna, più di me, riguardo all'argomento e se vuole per una chiacchierata senza quella penna sarò lieta>
Curteney perplessa non rispose
< ...Parlo dell'Amore, è essa la forza motrice> disse Adeline senza girarsi e camminando verso la porta.Adeline uscì dall' hotel turbata, nervosa e stanca, non sempre è facile aprirsi e soprattutto farlo con persone nuove, per tale motivo continuava a ripetere le cose dette alla stagista, per paura di averle detto troppo, per averle detto qualcosa di troppo di lei. Adeline non era abituata a parlare di ciò che aveva dentro, soffocava i suoi pensieri solamente dentro se stessa e riduceva il tutto, i ragionamenti e le scelte, alla sera prima di dormire. Quando si apriva a qualcuno semplicemente dopo si sentiva un po vuota e con la paura di essere uscita troppo allo scoperto, credendo che qualcuno la potesse ferire.
< Siamo fatti di materia, che nasce, si plasma con gli avvenimenti che accadono nella nostra vita e di quello che viviamo moriamo> penso Adeline.
L' auto puntuale l' aspettava per riportarla a casa.
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Away- L'odore dell'Amore
RomanceL'avvenenza dell'amore é intorno a noi mentre corriamo furiosamente tra i boschi della vita e affrontiamo nuovi mari tempestosi, mentre ci focalizziamo sulla meta da raggiungere e tra mille parole e libri che ci riempiono prima le giornate e poi la...