Verità Nascoste - Capitolo 7

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Dubai con suoi 39 gradi era una pentola a pressione che bolliva, il sole sembrava più grande del normale illuminando in tutto il suo splendore il deserto con la sua sabbia rossa, silenzioso, tranquillo, un luogo dove sgombrare la mente e lasciarti andare.

Adeline seduta su un dromedario che ondeggiava di qua e di là, rifletteva.
Erano successe molte cose in quei giorni e mai si sarebbe aspettata che in quel viaggio sarebbe accaduto ciò che lei aspettava da tempo, bhè mai si sarebbe aspettata che avrebbe incontrato proprio Lui.
Adeline era abituata a non passare mai vacanze o viaggi di lavoro in massima tranquillità o monotonia, solitamente incappava sempre in qualche bizzarra situazione , con qualche nuova storia da portare a casa , ma stavolta non credeva che nel bel mezzo del Suk tra spezie e fili colorati di tappeti, avrebbe avuto un incontro così rivelatorio, al massimo pensava di agguantare un kebab che le mandasse in esplosione le papille gustative non di incontrare Max che le mandasse in esplosione la testa.
Era così eccitata per ciò che era successo, si sentiva scombussolata non aveva avuto il tempo di mettere in chiaro il passato che si era ritrova già a vivere il presente, senza né come e nè ma, si trovava nel mezzo, come in quel momento tra " Il vento caldissimo e le dune di sabbia bellissime, entrambe emanavano fonte di energia pura".

Adeline sapeva bene dentro di sè che ciò era solo una situazione transitoria.

Ore: 19:00 pm
Amanjena Hotel

< E' stato bello trovarsi ma poi?> disse Adeline sorseggiando un Margarita e fissando Max negli occhi.
Le piscine dell'albergo erano meravigliose, i giochi di luce al loro interno erano particolari ed innovative, tutti erano impegnati ad osservarle, posti intorno alle piscine c'erano dei gazebo in legno, che a prima vista sembravano effetto creta, con lunghe tende color rosa polvere dando un effetto vedo non vedo, e donando una leggera privacy per chi si rilassava sulle varie poltrone.
Adeline con un vestitino di lino bianco seduta su una poltrona con le gambe accavallate ascoltava il silenzio di Max.
< Che intendi dire...? Che É stato bello incontrarci per caso dopo dieci anni in un mercatino arabo; Che stato bello che per caso io ti desiderassi come i carboni ardenti passando tutta la notte assieme come se non ci fosse un domani? È per questo che oggi al mio risveglio sei scappata?> con tono burrascoso rispose Max
< Si, cioè No, no non è questo o forse sì in parte, nel senso che in questi anni ti sarai fatto una vita no?>
< Il problema è che tu hai imparato a scappare, in questi dieci anni sei scappata, sei scappata da tutto ciò che non poteva andare e non...>
< Non sono scappata! Ho solo cercato di dare ad entrambi la possibilità di avere una vita migliore, " il saggio perdona ma non dimentica" Max, non girare le uova nella padella> urló Adeline perdendo il controllo
< Allora...Stamattina perché non eri nel letto di fianco a me?>
< Max avevo bisogno di riflettere e volevo dare anche a te i tuoi spazi, è successo tutto velocemente, io non so chi sei oggi e qualcosa nel mio inconscio mi dice che non devo stare tranquilla>
< Sei la solita! Fidati di me... In questi anni ho aspettato te>
Adeline non si sentiva per niente tranquilla ma forse la sua era solo paura, decise di non esasperare ancora di più gli animi e di andarsi a preparare per riposare, il giorno dopo l'attendevano i suoi progetti di lavoro.
< Max, io oggi non sono nessuno per te, solo un vecchio grande amore, il destino più e più volte mi ha fatto sapere di te e di come stavi, dei tuoi problemi e delle tue perdite, anche io ho lasciato molliche di pane qui e là per farti sapere che stavo bene, ma nessuno dei due ha mai avuto il coraggio di farsi avanti.
Il coraggio di guardarci e di affrontare il nostro passato, io ho occhi e orecchie dappertutto, sappi che stavolta non scapperò, stavolta no non ti lascerò farmi del male.
Mi devo fidare? Mi voglio fidare.> concluse Adeline andando via.

La vita era stata troppo dura per lei quei dieci anni di cui parlava Max, ma nonostante ciò non aveva mai preso la tenacia di dire ciò che pensava veramente, non sapeva nascondersi dietro a un dito.
Quando si ha il cuore colma di gioia e d'amore il tempo corre alla velocità della luce e non si ha modo e facoltà di scandagliare le proprie emozioni, a volte ciò fa paura, a volte è un bene dandoci la possibilità di viverci a pieno senza pregiudizi ma soprattutto senza frontiere i nostri sentimenti.
Adeline sapeva bene che in quei dieci anni di cose ne erano successe nella vita di Max, non sapeva cosa, ma come anche nella sua vita di persone ne erano entrate e uscite e non pensava minimamente che lui avesse aspettato lei per tutto questo tempo,che nessuno fosse entrata nella sua intimità.
Adeline non voleva rimpiazzare nessuno.

Away- L'odore dell'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora