Toglimi il Respiro, Rubami l' Anima - Capitolo 8

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Jumeirah Beach Park
Ore: 10 a.m

Adeline non poteva credere ai suoi occhi, che dietro l'angolo tra grattacieli e auto ci fosse un piccolo pezzo di paradiso.
La sabbia bianchissima e sottile sembrava quasi finta, il mare contornato da più e più sfumature di azzurro, sembra che un pittore lo avesse dipinto di proposito, era così perfetto.
Quel posto Tranquillo e silenzioso,
riservato solo alle donne e ai bambini era Jumeirah Beach Park, una spiaggia stupenda a metà strada tra Bur Dubai e Burj Dubai separata dal caos della città da enormi e altissime palme, ed è qui che sdraiata sul un comodo lettino Adeline prendeva il sole mentre con una mano penzolante giocava con la sabbia.

< Tesoro! Oggi ti trovo in gran forma, si vede che stanotte hai dormito bene...> esclamò Max mentre si sbottonava la camicia per sdraiarsi al sole anche lui;
< Hey, effettivamente! Come hai fatto a trovarmi?>
< Mi è bastato chiedere al tuo maggiordomo, non sei mai stata una tipa riservata!> rispose Max ridendo

Adeline si mise a ridere e soddisfatta si alzò per infilarsi un vestito rosso porpora.
< Cosa fai? Ora sono arrivato, te ne scappi?> stranito disse Max
< Aamir non ti ha detto però che potresti essere arrestato? Denunciato e chissà magari ricercato se iniziassi a correre a gambe elevate?> rispose Adeline ridendo a crepapelle, mentre si allacciava i sandali di cuoio;
< Cosa? Sei sempre così stupida... Smettila di dire scemenze e vieni a farti un bel bagno con me o ti trascino io!>
< Oddio! So che ti piace rischiare ma non pensavo la galera!
*** ride *** le vedi quelle donne li giù che agitate ti indicano?!>
Max lancia un'occhiata, stupito e incerto inizia a capire che c'è qualcosa che non va, dall'altra parte alcuni uomini infuriati vestiti di nero iniziano a correre verso di loro, Adeline afferra le scarpe di Max e con un'altra mano la sua borsa e urla:
< Cavolo! Corriiiiiiiiii!!! È una spiaggia per sole donne e bambini > correndo più veloce che può;
Max stordito prende la camicia e inizia a corre dietro Adeline, la sabbia è bollente e inizia a gridare:
< Perché non lo hai detto subito? Adeline Corriiiiiiiiii! >
Poco più avanti Adeline si infila tra alcune grosse palme, si volta dietro per vedere Max che fine abbia fatto e per vedere se aveva disseminato gli uomini infuriati come tori alla corrida, sbircia uno scorcio e ci si infila.
Max un passo dietro di lei ride fino ad non avere nemmeno più la forza di correre, segue Adeline che in quel frangente ha trovato uno spazio nascosto dietro alcune palme, si getta a terra e sfinito guarda Adeline che gli si getta addosso lasciando cadere tutto ciò che ha in mano.

< Qui non ci vedrà nessuno! Oddio pensavo che non si sarebbero accorti così velocemente della tua presenza invece no!! ** ridendo ** ti immagini...>
< Che mi attestavano per colpa tua! Si mi immagino!! > interruppe Max
< Ma no dai!... Non ho più fiato! Facciamo silenzio potrebbero sentirci...>
Il cuore di Adeline batteva all' impazzata per la lunga corsa ma soprattutto per l' adrenalina che aveva in circolo, afferrò Max, sdraiata su di lui, alzò la gamba per spingersi più su e stringerlo e lo baciò da togliergli l'ultimo fiato che aveva.
Max con una mano gli percosse la schiena con forza, fino a stringerla con forza mentre con l'altra mano gli spostò leggermente il vestito per farla sua.
< Facciamo piano!> con voce smorzata disse Adeline che si lasciò letteralmente andare.

Una ventina di minuti più tardi.

< Adeline guarda! Guarda lì c'è un bel chiosco ci sediamo?>
< Ovvio! Sto morendo di sete! >
Ridendo Adeline afferrò la prima sedia e si sedette;
< Hai sete? Come mai? > chiese scherzosamente Max;
< Sai che non lo so?! Forse perché ti sei imbucato su una spiaggia di Sabato pomeriggio...ah in una spiaggia per sole donne?! Oppure forse perché degli uomini ci hanno inseguito e noi siamo dovuti scappare in mezzo alle palme!?
Uffa...hai rovinato la mia meravigliosa giornata di sole!!!>
Max ride e ordina da bere per entrambi e la guarda con tono malizioso
< Ora devi rimediare a ciò... Fammi pensare come puoi rimediare!> continua lei, istigandolo;
< Ho rimediato già, ho rimediato e come! Ho fatto in modo che non potessero più sentirci...ti ho tolto il respiro!>
E mentre Adeline ride e sta per risponde Max, le squilla il cellulare che oramai aveva dimenticato da giorni.
< Si? Margaret dimmi, è successo qualcosa?>
Intanto il cameriere appoggia i due drink sul tavolino, Adeline ne afferra uno e ne sorseggia un po';

< Ma dove sei finita? Sono giorni che ti cerco, in quale storia ti sei ficcata stavolta? > in tono scherzoso ma anche abbastanza agitato rispose Margaret.
Margaret era la manager di Adeline nonché la sua migliore amica.
< Tranquilla, Tranquilla sono qui! È solo che in questi giorni non ho avuto modo di chiamarti, ma all'appuntamento con i nostri finanziatori ci sono andata ed è...> rispose Adeline
< Adeline chi hai incontrato a Dubai?> con tono furbetto disse Margaret.

Margaret conosceva bene Adeline e le bastava sentirla parlare o guardarla un istante per capire che si era accesa una piccola scintilla in lei.
Adeline si alza come una molla dalla sedia, come se avesse preso la corrente e velocemente si allontana ma non troppo per non destare sospetto;

< Chi? Cosa? Io non so nulla! ** ride**
È una telefonata di lavoro questa?
Non credo proprio! Chi te lo ha detto?>
< Me lo dice la tua voce! E qualcosa mi dice che hai incontrato proprio lui, non so precisamente ma sono sicura.
Non penso che questa tua grande enfasi sia dovuta ai 40 gradi di Dubai o al fuso orario che credo tu abbia superato da un pezzo! >
< Ok okay! Mi arrendo hai ragione! Ho incontrato lui, non ci crederai mai nemmeno io riesco a crederci ancora> risponde Adeline che vede Max avvicinarsi;
< Non fare cazzate! > Margaret
< Va bene! Sono andata all'appuntamento con i nostri finanziatori, il progetto è piaciuto ed è stato tutto approvato puoi procedere per andare avanti deve essere tutto pronto per la prossima sfilata!> interrompe il discorso Adeline parlando più velocemente che può, e continua:
< Tra qualche giorno torno a Londra tu organizza il resto sarò presente alla riunione senza nessun imprevisto!
Ahhh e per le carte inviamele tramite e-mail, credo che una firma digitale sia sufficiente! >
< I contratti dei nostri promotori? > chiede lesta Margaret
< Li porto al mio ritorno! Per il resto Margaret puoi stare solo tranquilla>
Attacca.

Max le mette un braccio intorno al collo e si dirigono verso il loro tavolino.
Ancora la guarda estasiato, affascinato dal suo modo di fare irrequieto ma ammaliante, ha sempre amato questo lato del suo carattere.
< Scusa era la mia assistente,la mia manager, diciamo la mia un po di tutto! Come ti avevo già anticipato al nostro incontro non sono qui in vacanza>
< Non si direbbe! Di cosa si tratta?> domanda Max
< Hai ragione! Di questo si preoccupa Margaret, lei cura i miei affari che ovviamente sono anche i suoi.
Ho una casa di moda e sono venuta qui perché una grande stilista araba vorrebbe accorpare i nostri nomi per creare una linea parallela alle nostre rispettive, di prodotti e di abiti >
< Wooow sei andata lontano piccola mia! Quando mi parlavi di affari pensavo che fossi tu la manager di qualche azienda londinese, invece no, sei tu l' azienda!> risponde sorpreso

Adeline finisce di bere il suo drink, sorride e resta in silenzio.
Avrebbe voluto anche lei chiedere a Max della sua vita in Italia però preferì rimanere in balia di quelle mille sensazioni che in quel momento la travolgevano, o semplicemente forse era la pura di sapere.

< Ceniamo insieme stasera! Però è una sorpresa.> disse Max
< Ehmmm...> incerta rispose Adeline per provocare e con un'occhiolino confermò.

Away- L'odore dell'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora