Capitolo 3

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[STILES'S POV]

La musica mi investì non appena aprì il grande e pesante portone del loft. C'era un sacco di gente che ballava e la musica era altissima, avevano anche allestito un piccolo bar dove servivano alcolici e mi venne voglia di farci un salto.
–Io andrei a cercare il mio ragazzo...– disse Lydia –Eh? Non sento– urlai indicandomi le orecchie –Vado a cercare il mio ragazzo!– urlò lei.
Rimasi a bocca aperta per un po' finchè Malia intervenne –Hai afferrato Stiles?– –Si si ho capito. Grazie Lydia è stato un piacere– dissi con un po' di tristezza nella voce.
Avrei voluto che stesse un po' con noi quella sera invece di andare a cercare quel cretino del suo ragazzo che l'ha lasciata da sola nel bel mezzo di una strada.

Lydia mi prese la mano tra le sue. Erano piccole e morbide e un brivido mi percosse lungo tutta la schiena –Grazie Stiles. Grazie di tutto. Ci rivedremo, me lo sento– disse –A presto Lydia– dissi io –Ciao anche a te– disse rivolta a Malia, la quale la salutò con un cenno veloce della mano. E mentre lei si allontanava, avvolta nel suo vestito bianco, con i rossi capelli che ondeggiavano, mi sentì un dolore al petto. Non so cosa fosse, malinconia probabilmente, però mi mancava, anche se era soltanto dall'altra parte della stanza io la sentivo distante.
E non riuscivo a sopportare quella distanza.

Combinazioni perfette.
Le parole di Scott mi tornarono in mente, dovevo trovarlo.
Mi stavo per avviare quando Malia fece scrivolare la sua mano intorno alla mia, ma io mi scansai. –Stiles va tutto bene?– mi chiese. Mi sentivo quasi in colpa, come se il diritto di prendermi per mano fosse diventato ormai solo suo. –Devo trovare Scott– dissi con un filo di voce e probabilmente non mi aveva sentito.
Dietro le sue spalle vidi il mio amico Isaac e mi venne in mente un'idea. –Seguimi– dissi a Malia, e così fece.

–Ciao Stiles! Mi stavo giusto chiedendo se ti fossi perso o se la tua jeep avesse finalmente deciso di andare nel paradiso delle auto difettose– scherzò –Divertente Lahey– dissi scarcastico –La mia jeep va benissimo!– –Tranne quando fa dei rumori strani o quando dobbiamo aspettare 10 minuti che si accenda...– intervenne Malia –Hey tu da che parte stai?– le dissi scherzoso –È forte la ragazza. Mi piace– disse Isaac.
Lui era un amico d'infanzia di Scott e ci conoscevamo da circa un anno e siamo diventati subito amici. E, nonostante i suoi riccioli biondi e i suoi occhioni blu da cucciolo smarrito, è davvero forte. –Puoi aspettarmi qua un attimo. Devo trovare Scott– mi rivolsi a Malia –Si certo– disse un po' infastidita ma non ci feci molto caso, dovevo trovare il mio migliore amico.

Mi feci largo tra le persone creandomi un varco e mormorando a volte 'Scusa', 'Mi dispiace', 'Permesso', 'Hey bei jeans. Ora mi fai passare?'.
Conoscendolo, il mio migliore amico dovrebbe essere vicino a dell'alcol, quindi mi incamminai verso il mini-bar che avevano allestito. La musica era altissima e mi rimbombava nella testa e intanto stavo morendo dal caldo.

Finalmente arrivai e lo vidi al bar con Derek che sorseggiavano un boccale di birra.
Erano paonazzi in faccia.
Sono ubriachi.
Presi coraggio e andai verso di loro.
Verso due ubriachi e una birra.

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