Capitolo1:Luana White( √ )

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Ero rinchiusa in un grosso sacco. Non respiravo. Ad un certo punto sentii qualcuno che afferrava il sacco, con me al suo interno, e mi lanciò; non sapendo dove sarei atterrata iniziai a sentire i rumori che mi circondavano con il mio super-udito e da li capii che non avrei avuto molte probabilità di sopravvivere alla caduta.
Dopo pochi secondi ero in acqua e solo per uno strano miracolo ero si bagnata fradicia, ma soprattutto ancora in vita; non mi spiegavo come mai gli ingranaggi del mio corpo erano ancora tutti fissati al loro posto ben saldi senza neanche una piccolissima ammaccatura. Un problema però c'era e non era una cosa buona.
<<Stavo iniziando ad arrugginire, se non mi asciugherò in fretta presto comincerò a morire>> accidenti se ero preoccupata e anche tanto quindi con la mia missione mi dovevo muovere.
Prima di tutto dovevo riuscire a raggiungere in tempo un posto al chiuso abbastanza appartato per passare la notte. La stanchezza intanto si faceva sempre più vicina, i miei occhi reclamavano la chiusura totale e il nulla assoluto.
Continuavo comunque a sentire sotto di me il lento scorrere del fiume, mi stava trasportando non so dove perché il sacco non aveva fori per visualizzare uno spiraglio all' esterno. Sapevo solo che ero rannicchiata all' interno dello scomodo sacco completamente fradicia ed alla fine il sonno prese il sopravvento abbandonandomi subito all'eterno riposo pieno di insignificanti e particolari sogni .

Un'improvviso tonfo mi fece svegliare e sobbalzare. Il mio cuore di latta saltò perfino lui perdendosi un battito in qualche remoto angolo del pianeta. Mi ero davvero spaventata rimanendo per un po' frastornata.
La prima cosa che feci, dopo essermi ripresa, fu quella di cercare una posizione abbastanza comoda in quell'angusto e oramai ristretto telo successivamente mi misi subito sulla difensiva perché stavo percependo pericoli in avvicinamento.
Non potevo sapere in anticipo cosa sarebbe accaduto, ma successe tutto terribilmente in fretta.
Qualcuno aprì il sacco e mi scaraventò fuori con una forza sovrumana.
La primissima sensazione che percepii in tutto il mio corpo fu quella di un'immensa folata di vento scatenandomi una miriade di brividi freddi gelati.
Mi resi in quel momento conto che conciata com'ero non sarei riuscita a scontrarmi neanche con il mio clone, figuriamoci scontrarsi a viso aperto ora con un gruppo di una decina di omoni a parer mio molto robusti e ben addestrati.

*Black&White^ - La Scoperta Di Sé Stessi (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora