Era passato un anno dalla vittoria del suo ragazzo del talent "Amici" e nel frattempo avevano deciso di andare a vivere insieme. Lo zio di Lele aveva una casa nella periferia di Roma, che non aveva affittato né venduto a nessuno, perché non era in buone condizioni e gli mancavano i soldi per ripararla. Ci pensò il ragazzo, che utilizzando una parte del denaro ricevuto per la vittoria, aveva rimesso a nuovo la casa a due piani. Era molto spaziosa e luminosa, aveva un grande giardino che la circondava. La prima parte di casa visibile appena entrati è una sala accogliente e arredata con mobili moderni, come deciso da Elodie. A destra, si poteva trovare la cucina, dove era anche presente una porta-finestra che portava al giardino. Sempre al piano terra, c'era un bagno decorato con piastrelle stile mosaico, con una vasca idromassaggio che cadeva immediatamente all'occhio per la sua grandezza. Salendo le scale, si poteva trovare uno studio di registrazione che Lele aveva fatto fare appositamente per loro, con le pareti insonorizzate. Probabilmente era la parte di casa in cui, entrambi, passavano più tempo. Accanto a questa stanza, si poteva trovare la loro camera da letto, con un letto matrimoniale, un armadio con lo specchio, due comodini e un bagno, più piccolo del precedente. Vi era anche un piccolo sgabuzzino, in cui i due ragazzi tenevano gli utensili per la pulizia della casa, che solitamente era fatta da una donna delle pulizie. Sempre al secondo piano, era presente la camera degli ospiti, piccola ma davvero molto accogliente, in cui spesso dormivano coloro che aiutavano i due ragazzi con il lavoro.
Lele e Elodie, erano felici, nonostante i loro continui battibecchi frutto di caratteri completamente diversi che non riuscivano sempre a convivere. Capitava molto frequentemente che uno dei due uscisse di casa sbattendo la porta per il nervoso, ma erano sempre ritornati, poi.
E anche se la testa e l'orgoglio dicevano di non farlo, di non tornare almeno prima della sera, si ritrovavano sempre dopo poche ore, più innamorati che mai.
_______________________________________Elodie
Avevo paura. Nonostante fosse ormai passato quasi un anno dal nostro fidanzamento, temevo che tutto questo amore prima o poi si sarebbe esaurito. Insomma, quando le farfalline nello stomaco moriranno, resterà ancora al mio fianco o le ricorrerà, in cerca di nuove emozioni e sensazioni? Non sapevo rispondermi, forse perché in fondo in fondo sapevo che lui era troppo innamorato per volerne un'altra. Lui era troppo preso dal mio tocco, per volerne sentire un altro. Lui amava troppo abbracciarmi e sentire il mio odore, non lo avrebbe mai dimenticato per un altro. Almeno, questo mi diceva.
Però, i suoi ritardi troppo giustificati che ormai spesso faceva mi lasciavano nel petto un grande senso di dubbio. E se da una parte lo amavo, dall'altra non potevo sopportare il fatto che io dovessi stare male per lui. Insomma, perché non potevo amarlo e basta, senza dovermi mettere strane idee in testa?
Semplicemente perché io, Elodie Di Patrizi, sono sempre stata abituata ad essere abbandonata dalle persone che ho amato. E io, quando amo, lo faccio con tutto il mio cuore ed è forse per questo che ne rimango ferita il doppio.
Mia madre, il mio primo e vero amore, mi aveva abbandonata all'età di 8 anni a causa del divorzio violento con mio padre. Era scappata e per molto tempo non ebbi sue notizie. Solo quando mi avvisò della sua malattia, dalla quale riuscì a guarire, ritornammo in contatto. Io mi ritrovai a fare una vita che un adolescente, normalmente, non dovrebbe fare. Mi ritrovai a dettare regole a chi le avrebbe dovute dare a me, mettevo in punizione a mia sorella e io, nel frattempo, perdevo sempre di più me stessa. Mi prendevo cura di tutti, sanavo le ferite degli altri, sia quelle morali che quelle fisiche, non badando a quelle del mio cuore che aumentavano sempre di più.
Nessuno mi ha mai insegnato come controllare le emozioni, ho dovuto impararlo da sola, solo all'età di 25 anni, dentro ad un programma televisivo.
Però, ci fu anche un'altra persona, che ho amato tanto, che mi ha lasciata andare. Andrea , con cui ebbi una storia d'amore per più di 4 anni, sebbene mi avesse amata, non mi aveva rispettata, non era riuscito a tenermi testa, non lottava per me, perché non mi voleva realmente.
A scombussolare completamente il mio cuore, però, è stata l'unica persona che nella mia vita è davvero restata.
Lele.
Lo avevo conosciuto all'interno di 'Amici' , nel quale entrambi arivammo in finale al contrario di molta gente che non credeva in noi, e da lì avevo capito che era lui la persona che volevo al mio fianco. Mi aveva capita subito e mi aveva fatto ricredere sull'amore. È stato in grado di distruggere il muro che si stava creando tra me e la gente, solo con un abbraccio. Con baci, carezze e parole mi ha fatto capire il suo amore per me. Con litigate, porte che sbattono e urla dovute alla gelosia, mi ha fatto capire che lotta per me. Che lui mi vuole. Che lui mi ama.
Ma sarà sempre così?
E noi, saremo sempre così?Ciaoo!
Eccomi qui con una nuova storia, più forte di prima. Mi era mancato scrivere, in questo anno in cui non l'ho fatto e ho deciso di riniziare scrivendo su due ragazzi che hanno partecipato ad Amici.
I loro caratteri diversi mi hanno ispirata molto, per cui ho deciso di scrivere una storia!
Se non li conoscete, don't worry, è una storia incentrata sulla vita normale, in cui ho deciso di inserire come protagonisti Lele ed Elodie!
Un bacio, al prossimo!❤
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Quante parole, in questi silenzi.
Romance"Non mi piacciono le cose semplici, preferisco l'amore sofferto, quello passionale, avventuroso e anche un po' pericoloso. Quasi masochista. Che un momento ti fa toccare il cielo con un dito, mentre quello successivo ti ritrovi a terra. La cosa imp...