Harry si stese sul divano rosso, affondando nell'imbottitura morbida, in mezzo ai cuscini.Questi cuscini sono davvero comodi, forse dovrei prenderne...
Il sangue sul letto e lo squarcio sul petto così diverso dallo scempio del Sectumsempra, ma per quale ragione?
Perché sei più sicuro di te?
almeno altri tre perché il divanetto e le poltroncine della biblioteca non ne hanno nemmeno uno...
E il suo viso coperto di tagli profondi, come se gli avessi conficcato mille e mille spade, come nei trucchi di magia Babbani e lei, Perenelle, l'ha visto...
Perché le hai lasciato quel ricordo?
Perché lo odiavi di più?
Qual è il motivo per cui l'hai ucciso così brutalmente?
Mi stai sfidando?Scosse la testa, inspirando il profumo di lavanda che impregnava i cuscini rossi.
Questo è il profumo di Molly? Deve essere venuta a trovare Hermione...si preoccupa davvero troppo.
La voce sorpresa di Hermione lo fece sobbalzare -Harry! Sei tornato presto.-
Harry si voltò verso la porta della cucina, Hermione sorrideva, il viso incorniciato dalle ciocche ribelli sfuggite all'elastico per capelli e le guance rosse e bianche, per la fatica e la farina.
Indossava una maglia larga, azzurra, con lo stemma del Puddlemore United, la squadra di Quidditch per cui Harry tifava, e un grembiule bianco con una scritta rossa ricamata da Molly che diceva "super mamma".
Harry scoppiò a ridere -Ti piace proprio quel grembiule, super mamma!-
La voce acuta di James lo fece sobbalzare di nuovo -Lei è una super mamma!- il bambino saltò sulle ginocchia di Harry e gli sfilò gli occhiali, infilandoseli.
Harry guardò il figlio -E io sono un super papà?-
James rise -Si, sei un super papà...e io mi tengo i tuoi occhiali.-
Harry sbuffò -James, non ci vedo senza occhiali e non li terrei se fossi in te...spero che tu prenda la vista di tua madre- poi abbassò la voce -e i miei riflessi.-
James sorrise, bisbigliando al padre -Oggi ho fatto pratica con il tuo boccino...l'ho acchiappato in tre minuti.-
Harry gli scompigliò scherzosamente i capelli e si voltò verso Hermione, che aveva sollevato le sopracciglia e incrociato le braccia, sospettosa.-Cosa mangeremo di buono?-
Hermione sorrise -Ho preparato la torta alla melassa. Stavate parlando di Quidditch?-
Harry e James si guardarono, fintamente sconvolti -Chi?- esclamarono in coro -noi? Ma no!-
Hermione alzò gli occhi al cielo -James...non c'è qualcosa che volevi dire a papà, oltre al tuo nuovo record con il boccino?-James arrossì, poi il suo viso paffuto esibì un sorriso enorme, mentre gli occhi verdi brillavano di orgoglio -Papà, oggi ho fatto la mia prima magia!-
Harry abbassò lo sguardo verso di lui e, afferrandolo da sotto le ascelle, lo sollevò in aria -Bravissimo, James. Vedrai, quando andrai a Hogwarts, diventerai un mago con i fiocchi! E dimmi...che hai fatto?-
Il sorriso di James, con una fitta di preoccupazione di Harry, s'inclinò leggermente, assumendo quel tratto malandrino che sembrava aver ereditato dal nonno -Ho colorato di fuzzia i capelli di Victoria.-
Harry guardò prima il bambino, poi Hermione e infine tornò su James -Fucsia, James...e lei come l'ha presa?-
James ridacchiò -Mi ha dato della peste e ha chiamato la zia Fleur ma Teddy le ha detto che le stavano bene e lei ha smesso...-
Harry guardò di nuovo Hermione, ammiccando -E bravo Teddy...c'è amore nell'aria.-
James increspò le labbra -Che?-
Hermione annuì, sorridendo -Capirai quando sarai più grande. E ora venite a mangiare, ometti.-
Harry e James si misero sull'attenti, con una mano alzata sulla fronte e la schiena dritta -Agli ordini, super mamma!- poi si voltarono, alzando e abbassando ritmicamente le ginocchia e inscenarono una marcia militare fino al tavolo della cucina.Quando Harry aveva terminato i suoi studi in Scozia, era rientrato in Inghilterra e aveva contattato Molly chiedendole aiuto per sistemare Grimmauld Place. La dimora dei Black aveva un'aria lugubre e spettrale, conteneva molti oggetti pericolosi e vecchi cimeli della famiglia.
Con l'aiuto della famiglia Weasley e di Kreacher, Harry aveva totalmente trasformato la casa, rendendola adatta ad ospitare una famiglia.
Le mura del soggiorno erano bianche, piene zeppe di quadri allegri, il tavolino basso di mogano era stato sgomberato dalle inquietanti lampade a forma di serpente e decorato con una semplice piantina e qualche soprammobile acquistato nei negozi Babbani. Sulle credenze, al posto dei cimeli dei Black, vi erano milioni di foto, scattate durante l'infanzia di Hermione o il periodo a Hogwarts del Trio d'Oro.
Il pavimento era rimasto quello di marmo elegante ma con qualche magia Harry era riuscito a cancellare il blasone dei Black, mentre il divano in pelle di serpente era stato sostituito con un morbido e comodo sofà.
Dopo numerosi tentativi, incantesimi e pozioni, Harry aveva optato per sfigurare il ritratto della signora Black, madre del suo padrino, e aveva coperto la tela con un altro dipinto, regalatogli da Luna.
Nel tempo libero, infatti, Luna dipingeva bellissimi paesaggi, per poi spiegare che erano la dimora di creature inesistenti come il Ricciocorno.
Il dipinto ritraeva un lago dalle acque scintillanti, leggermente increspate dal vento, questo era incorniciato dalle fronde verdi degli alberi e da una distesa di erba alta con chiazze di fiori rossi e blu simili a velluto.
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La Supremazia della Conoscenza
FanfictionUna nuova vita, un nuovo caso, un'antica maledizione. Passato e presente s'incrociano portando nuove disgrazie nelle vite dei nostri eroi. Un serial killer domina il mondo Magico e il caso è nelle mani del Capitano Potter. Un nuovo mistero turba la...