La luce del sole attraversava la finestra dell'ufficio, gettando un fascio di luce dorata sui fogli bianchi sparsi sulla scrivania di pioppo.Puzza ancora di pesce...persino la carta puzza di pesce...non oso immaginare quanto puzzo io.
Grazie al cielo oggi Claire non lavora, se mi dovesse abbracciare in questo stato...chissà cosa direbbe.Tre minuti prima, un furibondo mago maleodorante si era gettato su quella scrivania, gridando contro Gerald e sputandogli in faccia, il giovane percepì l'alito pesante che puzzava di pesce marcio e un conato di vomito salì lungo la sua gola, violento e bruciante, lasciandogli sulla lingua un sapore acido.
Il mago, conosciuto anche come Mundungus era figlio di un abile contraffattore e truffatore, accusato di aver nascosto in un mercato ittico londinese parte del mobilio di uno dei manieri disabitati di casa Nott. Dopo che Gerald, in seguito ad una sgradevole missione sotto copertura nello stesso mercato, aveva recuperato l'argenteria dei Nott, il cui valore complessivo era di trecento Galeoni e quello affettivo, beh, conoscendo i Nott dubitò fortemente ci fosse un qualsiasi valore non monetario, era stato rilasciato il mandato d'arresto per il ragazzo.
Mundungus junior era un giovane dal naso bitorzoluto e i capelli neri sporchi, lunghi fino alle spalle. Aveva occhi piccoli e neri, in cui brillava una scintilla maliziosa. Gerald si chiese se nella vita aveva fatto qualcosa che non riguardasse l'ingannare o derubare gli altri.
Probabilmente no.
Lo guardò scalciare rabbiosamente contro gli agenti che lo stavano trascinando, senza troppi indugi, verso le celle del piano inferiore, dove avrebbe trascorso le prossime settimane. Una sezione minore del Wizengamot si sarebbe occupata di giudicarlo colpevole di quei furti o meno.
La famiglia Nott ha numerosi seggi, lo conceranno per le feste. Non vorrei mai e poi mai ritrovarmi nei panni di quel disgraziato, sarà anche un ladro ma non tutti nascono ricchi sfondati come i Nott.
Guardò con aria sconfitta l'ennesima pila di scartoffie, inclinata da un lato, che minacciava di rovesciarsi dalla scrivania marrone.Pensavo che mi avrebbe offerto un caso importante, che avrei collaborato con lui. Invece mi sono ritrovato al mercato del pesce...che schifo di lavoro.
Ma era ovvio, sono solo una recluta.Claire aveva ragione, si fida abbastanza delle mie capacità per chiedermi consigli sul caso ma se mi facesse partecipare sarebbe un completo disastro per lui e per me.
I giornalisti mi assedierebbero come la Bastiglia nella sera della rivoluzione francese, lui sarebbe probabilmente accusato da capi e colleghi di scarso giudizio e di irresponsabilità, forse persino di negligenza verso il caso.
Lo vedo, vedo come lo guardano in ufficio.
Una leggenda che cammina tra queste strette mura...come farà a sopravvivere?
Quanto ci vorrà prima che preghi per l'arrivo di un nuovo Lord Voldemort?
Perché preghi per ritornare a vestire i panni di eroe?
Come puoi passare ad una vita tranquilla dopo aver avuto la gloria e aver sconfitto un Mago Oscuro che ha terrorizzato tre generazioni di maghi?
La testa scarmigliata di Harry Potter fece capolino dal suo ufficio, fischiò con forza, unendo indice e pollice dentro la bocca e gli fece l'occhiolino. Gerald sentì il cuore schizzargli in gola, pulsare contro la sua trachea e piombare come un meteorite infuocato scontrandosi contro le costole, forse incrinandole, per poi ritornare a battere furiosamente al suo legittimo e scientificamente corretto posto.
Oh, Merlino...non lo sta davvero per fare, vero?
Alla faccia di Claire...
Harry continuò a gesticolare nella sua direzione, tra strizzate d'occhio e richiami con la mano. La luce proveniente dalle finestre con le vetrate colorate, proiettava bagliori rossastri sul suo viso pallido e tirato, sui suoi capelli corvini.
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La Supremazia della Conoscenza
FanficUna nuova vita, un nuovo caso, un'antica maledizione. Passato e presente s'incrociano portando nuove disgrazie nelle vite dei nostri eroi. Un serial killer domina il mondo Magico e il caso è nelle mani del Capitano Potter. Un nuovo mistero turba la...