Abbie,capitolo 3

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Mentre Beth era in bagno io continuo a guardare lo specchio,deve pur servire a qualcosa.Dopo un po che lo osservavo sperando che d'improvviso uscisse qualche abitante di quel mondo per chiedere aiuto (senza risultati) mi dirigo verso la cucina.Arrivata prendo delle fragole che si trovavano proprio sulla tavola gigante.
<<Signorina,vuole qualcosa da mangiare>> mi giro di scatto e trovo una domestica,forse proprio quella che diceva la zia.Doveva avere 40 anni,aveva i capelli legati dentro una rete,un vestito nero lungo fino alle ginocchia e un grembiule bianco con del merletto sui lati
<<no grazie,vorrei solo queste fragole.Ho già mangiato>> in realtà l'unica cosa che avevo mangiato erano le pringles che avevo comprato,ma in quel momento non avevo fame e preferivo le fragole a qualsiasi altro piatto.Mentre mi dirigo in camera arriva anche Beth,con la faccia di chi sta cercando qualcosa
<<sentivo di aver dimenticato qualcosa!>> dice Beth mettendosi una mano sulla fronte
<<il portatile,l'abbiamo dimenticato da nonna>> continua lei.Io vado in camera sua e l'aiuto a cercarlo,è impossibile che l'abbiamo dimenticato.
<<Abbie,è inutile che cerchi,l'abbiamo perso>> dice lei sconfortata
<<vi serve per caso questo?>> sentiamo una voce provenire dalla porta.Era la zia Carry,con un portatile nuovo in mano
<<Mi ha chiamato la signora Smith per informarvi che l'avete dimenticato in casa,così ho pensato fosse una buona idea regalarvene uno nuovo>> perchè chiamare la zia Carry quando poteva chiamare noi? il numero era lo stesso
<<grazie mille zia Carry>> dice Beth prendendo il computer
<<consideratelo come regalo di benvenuto>> dice lei chiudendo la porta
<<ne ha preso solo uno?>> dico guardando il computer
<<no,guarda lì>> Beth indica lo specchio dove si può vedere il computer sulla scrivania
<<continui ancora ad odiarla?>> dice Beth posando il computer sulla scrivania
<<un pó,Penso che questi suoi regali siano soltanto una copertura>> dico a bassa voce,in modo tale che possa sentirmi solo lei. La giornata passa in fretta ed è quasi ora di andare a dormire, così io e Beth cerchiamo di andare in bagno, ma ci ritroviamo a vagare nella casa trovando soltanto tantissime camere, una più grande dell'altra e, dopo  aver girato in tondo per tutta la casa, riusciamo a trovare la camera. Con tutta fretta apro la porto ed entro in bagno, dove ritrovo Beth con soltanto un asciugamano a coprirla e uno spazzolino in bagno. Mentre cerca di formulare una parola di senso compiuto io le faccio segno di zittire e cerco di origliare
"Allora Ben, hai coperto i tu-sai-cosa?" dice una voce che doveva per forza appartenere alla zia
"certo signora, li ho coperti tutti con grande precisione. Non si accorgeranno nemmeno della loro esistenza" dice una strana voce maschile
"perfetto, non voglio che scoprano qualcosa. Una di loro mi sembra fin troppo curiosa, non vorrei mandasse all'aria tutto" la zia Carry, con aria seccata. Aspetto che i passi dei due siano completamente scomparsi prima di raccontare tutto a Beth
"come sei paranoica" dice lei alzando gli occhi al cielo mentre si spazzola i denti
" Beth,anche se avesse un cartello con scritto 'nascondo un segreto' non mi crederesti. Quella nasconde qualcosa, si vede da lontano" le dico cercando di farla ragionare
"Abbie, devi smetterla di farti tutte queste paranoie. Vivremo insieme a lei per un bel pó, quindi è meglio farsela amica. Non penso nasconda dei folletti o chissà cosa, quindi stai tranquilla e non combinare guai" mi dice Beth guardandomi dritta in faccia con aria seria
" se non sei con me sei contro di me" le dico per poi uscire sbattendo la porta. Dopo un pó girovagando per il corridoio riesco a trovare un altro bagno dove posso finalmente farmi una doccia e mettermi il pigiama. Una volta finito vado direttamente nella camera di Beth per vedere cosa stesse facendo
"che combini?" dico chiudendo la porta dietro di me. Beth, che era comodamente seduta sul suo letto con il pc in braccio, alza per cinque secondi gli occhi dallo schermo e mi guarda
"mi informo un pó su questo quartiere, appena siamo entrati mi è sembrato troppo strano. Infatti qui dice che è uno dei quartieri più tranquilli e ricchi della California. Molte famiglie amano vivere qui poiché è tutto a portata di mano e i vicini sono molto accoglienti" dice Beth leggendo le informazioni che ha trovato
"scommetto che tutti i ragazzi che abitano qui sono dei figli di papà" dico immaginando l'orribile scena di ritrovarsi uno stupido ragazzo che si vanta con i sui del suo ultimissimo telefono appena uscito, o i ragazzi che fanno a gara di "chi è più ricco" vantandosi di tutti gli oggetti più costosi che si possiede in casa.
"spero di non finire come loro" dico a Beth sdraiandomi sul letto
"no, non sei assolutamente il tipo" mi dice continuando a guardare il computer
" e se un giorno iniziassi a comprarmi vestiti di marca, con un cagnolino nella borsa gucci e degli occhiali da sole orribili?"
"Tu se Amber, non Sharpay di High school musicol"
sorrido, pensando a come potrei essere nei panni di Sharpay Evans,
sicuramente orribile.
Passata la mezzanotte decido finalmente di ritornare in camera mia, dove mi addormento appena tocco il caldo piumone che ricoprono il letto. Non ho mai avuto un letto così grande e una stanza dove mi trovo completamente da sola, ed è una sensazione bellissima. Ma la cosa più bella sono tutti i cuscini che ricoprono il letto, tutti diversi di colore e genere. Non ho mai avuto così tanti cuscini poiché avevo un letto singolo e ne entrava solo uno, ma ho sempre voluto buttarmi su una marea di cuscini.
Ma se potessi scegliere tra la semplicità della casa di nonna e questa casa, sceglierei mille volte la casa di nonna. La casa di nonna ha il suo odore, mandorle e vaniglia, che sentivi soprattutto di prima mattina, quando nonna preparava il suo la sua bevanda preferita insieme a due bicchieroni di latte e biscotti al cioccolato per me e Beth, accoppiate alle chiacchiere di prima mattina sui sogni appena fatti o su cosa ci aspettava quella mattina. La mia parte preferita della giornata era quando stava per sorgere il tramonto, nonna annaffiava i suoi girasoli che teneva orgogliosa vicino alla finestra della cucina, mentre io e Beth stavamo sullo scivolo vecchio più di 6-7 anni a chiacchierare oppure ad osservare le farfalle che adoravano i suoi fiori. Credo che tutti gli insetti di quel giardino adorino i fiori di nonna, poiché ne teneva tanta cura ed erano bellissimi.
Mi alzo dal letto e prendo un sacchetto contenente dei semini, erano dei semi di girasole, presi da uno di quelli di nonna. Le promisi che avrei continuato io a prendermi cura di loro ma, visto che non potevo, ho deciso di dare vita ad altri girasoli, così da potermi sentire a casa.

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