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Corsi dentro all'edificio e trovai mattia seduto che stringeva il suo peluche, più mi avvicinavo più mi sembrava pallido stamattina si lamentava per via di un forte mal di testa, lo sapevo dovevo lasciarlo dalla nonna e non mandarlo all'asilo.

-Mattia! -esclami richiamando la sua attenzione, mi guardò con i suoi occhioni verdi mi misi alla sua altezza e lo abbracciai alla "supermen".

-supermen andiamo a casa?-chiese dolcemente.

-jess vada a firmare il permesso d'uscita io porto Mattia fuori.-disse Emiliano, caspita mi ero dimenticata di lui.

-giusto Tia io vado dalla bidella tu intanto vai con lui.-dissi, annuì leggermente e andò timidamente verso emiliano che lo prese in braccio, mi si sciolse il cuore vedendo quella scena Mattia così piccolo tra le braccia di Emiliano che era spesso e muscoloso e poi anche perché mi chiamò quel giorno per ben due volte "Jess".

Dopo aver firmato tremila fogli uscì fuori e salì in auto dove trovai Mattia addormentato coperto dalla giacca Armani di Emiliano.

-vi porto a casa digita l'indirizzo sul gps.-ordinò di nuovo scrissi la via e partì subito.

-ti assomiglia.-disse Emiliano guardando nello specchietto retrovisore il mio piccolino che dormiva beato.

-oh grazie.-

Arrivammo a casa Emiliano scese subito dall'auto aprendomi la portiera.

-non penso che con quei tacchi riuscirà a tenerlo in braccio faccia fare a me.-disse prendendo il mio piccolino.

Gli aprì la porta ed entrammo in casa subito mi colpì al naso l'odore di pancake e sapevo che l'unica persona che poteva farli era papà allora é tornato dal Vietnam, corsi subito in cucina e rimasi delusa vedendo solo la mamma pensavo fosse papà.

-ciao tesoro.-disse la mamma girando il pancake.

-ciao m'hanno chiamato da scuola Mattia non stava bene.-dissi sfilandomi le scarpe.

-chi é il ragazzo con te?-chiese guardandomi in cerca di complicità.

-signor Giambelli dia pure a me Mattia.-dissi prendendo in braccio Tia.

-Jessica chiamami Emiliano, sbaglio o sento odore di pancake?-chiese sorridendo.

-sì mamma servi perfavore a Emiliano torno subito.-dissi prima di sparire al piano di sopra.

Misi sotto le coperte Mattia e lasciai sull' appendiabiti la giacca di Emiliano che profumava di lui una colonia a dir poco favolosa d'altronde come lui.

Andai in camera mia e rimasi sorpresa vedendolo seduto sul letto mentre guardava la foto di me e papà.

-gli assomigli.-disse semplicemente, sorrisi leggermente prima di entrare in camera e lasciare dischiusa la porta.

-mi manca.-la mia voce era calata di un'ottava.

-devo andare ti aspetto domani in ufficio puntuale come sempre Jess-disse alzandosi e venendo verso dj me il mio battito cardiaco andò a puttana, scusate la volgarità ma seriamente potevo morire da un momento all'altro.

Si inclinò verso di me e mi lasciò un bacio sulla guancia le mie narici di inebriarono del suo profumo.

Uscì da camera mia lasciandomi senza respiro e senza attività cerebrale, lo sentì salutare mia madre e uscire di casa.

Andai in bagno a farmi una doccia pensai ai battiti persi per colpa sua.

Milion -paralleli.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora