8.

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Il mio pigiama era a dir poco comodo e la coperta in pile calda, Mattia dormiva in camera sua mentre io guardavo un film strappalacrime.

Ripensavo alla sfuriata di Emiliano e all'odio che i suoi occhi sputavano, erano circa le sette di sera mia madre era già a lavoro e sarebbe tornata alle otto di mattina schifoso lavoro da infermiera, c'ero solo io in casa il citofono suonò e per poco nom mi venne un arresto cardiaco.

Andai ad aprire e alla porta con mia grande sorpresa trovai Emiliano che stringeva in mano un bouquet di margherite e rose rosse stavo per chiudergli la porta in faccia quando la bloccò con la mano.

-vattene.-dissi secca, per colpa sua avevo pianto e avevo divorato gocciole intinte nella nutella mettendo su chissà quanti chili.

-jessica per favore apra.-intimò.

-Emiliano se ne vada la prego.-dissi, la voce graffiata mi tradì.

-Jess ti prego.-disse esasperato, anche lui fu tradito dalla sua voce che risultava preouccupata.

Mi arresì aprì la porta e diedi spettacolo del mio favoloso aspetto di merda come disse mia madre prima di uscire di casa
《Potevi completare il look da depressa rotolandoti nel fango》

-cosa vuole? -chiesi appoggiandomi allo stipite della porta.

-io volevo scusarmi non avrei dovuto urlarti in faccia.-disse facendo un passo verso di me, sbuffai sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-non fa nulla capita.-dissi incrociando le braccia.

-sono perdonato? -chiese porgendomi mazzo di fiori.

-sì.-dissi sorridendo mentre ne annusavo il buonissimo profumo.

-bhe io vado ti ho scombussolato abbastanza.-si passò una mano nei capelli.

-aaspetta sono a casa da sola e adesso inizia un film horror dai vieni.-dissi con gli occhi da cucciolo bastonato.

-solo se sorridi.-non ci pensai due volte gli offrì uno dei miei migliori sorrisi e gli presi la mano tirandolo dentro casa.

-fa caldo si sta bene.-disse sfilandosi la giacca che mi passò affianché l'appendessi controllai che Mattia stesse ancora dormendo e riscesi di sotto.

-non é vestito formalmente é strano vederla così.-dissi guardandolo storta.

-hahah sono umano anch'io e poi anche tu non sei male con quel pigiama.-disse ridacchiando, anche nudo coperto solamente da una foglia di palma sarebbe stato bellissimo e poi quella tuta dell'Adidas gli sta benissimo spensi la luce del salotto e mi infilai sotto la coperta affianco a lui.

-da una ragazza mi aspettavo film romantici.-lo guardai sorridendo mentre scuotevo la testa, mi tirò verso di lui circondandomi le spalle con un braccio mentre con l'altro sistemò la coperta.

Sembravamo un'unica cosa eravamo vicini e ad ogni scena spaventosa mi stringeva più forte ed ogni volta nascondevo il viso nell'incavo del suo collo che profumava di lui.

Non ricordo di essere riuscita a finire il film ma ricordo solo il suo profumo e le sue braccia che mi tenevano forte.

Milion -paralleli.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora