8 ovvero Lian e Cao

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Lian, Lian...! Quante volte ho pensato che una bella tiratina d'orecchie non ti avrebbe fatto male! Forse ti avrebbe aperto gli occhi sul mondo; e quelle, poche, è vero, volte che ti avrebbe raggirata anche un neonato non sarebbe successo nulla di drammatico. Invece no! tu sei rimasta con la testa rimbambita dalle chiacchiere fantastiche delle tue amiche e hai preso ancora una volta la decisione sbagliata, o la decisione giusta al momento sbagliato. Fai tu! Il punto è che a Cao lo avresti dovuto dire subito che tre volte a settimana, tanto per iniziare, varcavi la porta incantata della casa dei sogni, (a nome Picchiacci, non Guofeng!!) e ti portavi dietro due sacchi: uno pieno di spazzatura, quella dei Picchiacci, e uno colmo di amarezza, la tua!!
Il fatto, piccola cara Lian, è che non basta aggirarsi per le stanze di una 'appartamento per sentirselo proprio. Non basta guardare il signor Picchiacci uscire dalla sua camera da letto vestito di tutto punto, che riempie alla perfezione gli abiti che indossa con il suo fisico perfetto nei dintorni della cinquantina! non basta guardarlo per sperare che un giorno o l'altro Cao, il mite, insignificante, onesto e remissivo Cao potrà aprire la porta del bagno e sconvolgere i tuoi sensi di giovane moglie come se fosse un lontano parente di Piermartino Picchiacci!! ( belle le iniziali sulla camicia: PP, come la vitamina!!) Glielo dovevi dire! Punto. È tuo marito e aveva il diritto di sapere che ti aveva regalato una bottiglietta di essenza di rose perché tu ne inondassi le stanze di qualcun altro che, alla fine, appena uscita di casa, ti detestava razzistamente per quella scia stucchevole che ti lasciavi dietro.
Ma tu avevi fatto la tua scelta, e le conseguenze, beh... le conseguenze ancora non le immaginavi!

Le pile all'uranioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora