Antonietta aveva pronta pronta nella borsetta una proposta che Lian non si fece sfuggire.
"C'ho una famiglia che sta cercando una ragazza per le faccende di casa: le solite cose che fanno tutte le ragazze che vanno a servizio! Devi lavà, pulì, stirà. Poi se c'è bisogno fare da mangiare la merenda ai ragazzini, niente di troppo stancante, però ci devi prendere un pò la mano. Sai com'è: tutto sta a cominciare.." spiegò Antonietta
Lian aveva gli occhi che lampeggiavano come un semaforo: "Io lavoLa tanto, non stanco subito! VoLio provaLe, quando andiamo?"
"Eh, mò non lo so ancora"! la fermò Antonietta, "Prima glielo devo dì che gl'ho trovato una ragazza nuova. Sai com'è, ora ci sta Anna che lavora da tanti anni e pare che s'è scocciata e se ne vuole annà via. Boh, dice che il marito c'ha una cosa che non gli serve lavorà più.. Eh, beata a lei, che se ce l'avevo io il marito così ero proprio fortunata!"
Lian era quasi emozionata per la novità: finalmente aveva la possibilità di uscire dal ristorante dove un giorno o l'altro si sarebbe fritta pure lei, assieme a una montagna di altro cibo che finiva in padella continuamente.
Certo, meglio schiava a casa propria che a servizio a casa d'altri. Ma pur di cambiare aria, ora era disposta a tutto. E poi la paga non era male, il lavoro non sembrava pesante e questo le avrebbe permesso di conoscere una mondo diverso.
Qualche giorno dopo Antonietta entrò nel ristorante con la buona notizia: la signora Picchiacci aveva accettato di conoscere Lian anche se aveva qualche dubbio perchè era convinta che "i cinesi puzzano tutti di pesce fritto!", come aveva avuto modo di dire appena Antonietta le aveva proposto la nuova candidata. Poi però si era lasciata convincere e dunque ora la voleva incontrare, anche perchè Anna non sarebbe rimasta ancora a lungo, "due settimane al massimo", aveva detto. E poi straniera per straniera, tanto che cambiava, perchè non provare?
Eh, si, perchè, spiegava Antonietta "Anna è dell'Ucraina, pure se c'ha un nome italiano, e vedessi che bella che è, c'ha un personale... che non capisco com'è che è finita a fà le pulizie.."
L'appuntamento era per il venerdì mattina, tanto il ristorante prima di una certa ora non apriva, e Lian aveva la possibilità di prendersi tutto il tempo che le serviva per conoscere il nuovo lavoro, la famiglia Picchiacci, ecc.. Tutto questo senza aver ancora informato Cao dei progetti.
Lian e Cao avevano instaurato questo rapporto stretto nella vita e nel lavoro. Ora, andarsene via era un mezzo tradimento verso il marito. Ma d'altro canto anche rimanere ai fornelli del ristorante sarebbe stato un mezzo tradimento, ben peggiore, verso se stessa.
Dunque Lian varcò la porta di casa Picchiacci, incontrando al suo ingresso proprio Anna, la precedente incarnazione della Dea del focolare.