10 ovvero la figlia di Marilena

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Vittoria avanzava trionfante fra i banchi del mercato portando in braccio una pupattola di pochi mesi che ruotava a destra e sinistra la testolina, richiamata dal coro scomposto di voci e grida, colonna sonora del luogo. Nonostante ciò la neonata non mostrava alcuna difficoltà nel relazionarsi con il mondo degli adulti.
Mediamente alta, mediamente larga di fianchi, occhiali a catenella dorata, crocchia per raccogliere i capelli già un po imbiancati e abito di maglina marrone a fiori con le cuciture in tensione, specialmente al punto vita.
Questa era Vittoria. Poco più di 60 anni portati bene, meglio delle sue coetanee e vicine di banco al mercato. Una adolescenza in campagna a raccogliere uova fresche dal culo della gallina, ciliegie quasi nere, carnose come le sue tette precoci e altri frutti e ortaggi occasionalmente comandati dalla mamma, regina della terra coltivata e signora dell'orto.
" Ma chi èeeee questo tesooooro??!??" squittì allungandosi Giorgina del banco del pane casareccio. " Ma sei proprio un amooooore!! Piiiiccola!!! Vieni dalla ziiiia!!" Che poi zia non era, ma per convenzione tutte le estranee sono zie di quasi-diritto e quindi era zia pure lei. Pensa tu. Ti ritrovi a pochi mesi in mezzo ad almeno 10 non-parenti zie e tutto per te va bene. Ma come fai? E soprattutto, chi sei?
" È la figlia di Marilena!" Commentó Vittoria.
"Ma che? Davvero? " " Ammazza, guarda che occhi, Vittoria! Tali e quali a te! Si vede che è tua nipote!!" " Brava, tua figlia, auguri! Me sembra ieri che stava qui con te e ci portava il caffè a tutti a metà mattinata!!"
Questi erano alcuni dei commenti liberi e vaganti che accolsero la presentazione ufficiale della figlia di Marilena. Vittoria si rigirava su sè stessa tronfia e commossa per il piccolo fagotto che portava in giro. " Me la faaaai tenere in braaaaccio??!" Tornó a squittire Giorgina.
In mezzo a tutta questa commozione da fanfara agreste, Antonietta non perse occasione per ritagliarsi uno spazio degno della sua fama.
"Ah, Vittô, quanto só contenta de sapè stà bbella novità! Ma dimmi un po', io sapevo che tua figlia stava in cerca di lavoro! Che dopo che era andata a vivere col figlio di Tommaso, s'arrangiava a tirare avanti, che pure lui non è che stava messo troppo bene, eh! Oggi come oggi, se non c'hai la famiglia che te passa qualcosa di soldi..."
" Eh, sai com'è, quando t'arriva la benedizione" provó a interrompere Vittoria.
" Mannó, dicevo così, che già a mangiare in due, è quello che è. Se poi te metti a mettere su famiglia... Vabbè, lasciamo fare a Dio, eh!"
Chiuse il suo intervento Antonietta allontanandosi sotto lo sguardo non propriamente di compiacimento di Vittoria.
Lasciato il mercato alle spalle, Antonietta si incamminò alla volta del negozio di Salim, pronta a riportare le ultime novità.

Le pile all'uranioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora