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Mi ritrovo sul balcone con una sigaretta accesa fra i denti a inghiottire quella specie di vapore che mi farà male.
Penso spesso a cosa faccia male e cosa no, perché a volte mi dicono di non fumare perché morirò, mi dicono di non bere perché morirò.
Infondo potrei morire anche in questo esatto momento, mentre aspiro la fine di una Marlboro light.
Potrei morire anche solo uscendo di casa, rimanendo investita.

Una voce interrompe bruscamente i miei pensieri, e la cosa m'infastidisce parecchio.
-a che pensi?
Disse il moro che aveva passato quei minuti in cui fumavo tranquilla la mia Marlboro a fissarmi.
Ha degli occhi bellissimi, non credo di averli mai notati.

-non penso a nulla, stavo solo fumando.
Cerco di sviare la cosa, odio quando la gente mi chiede cosa penso.
Se non lo dico ad alta voce è palese che voglio che la cosa rimanga per me, oppure è solo una mia stupida paranoia.

-posso fare un tiro?
Mi chiese il moro guardandomi insistentemente.
Da come fissa la sigaretta tra il mio indice e il mio medio, mi fa pensare che non ne abbia mai fumata una.

-io beh, credo di sì, hai 19 anni, sai cosa fai.
Detto ciò li passo la sigaretta con lo stesso modo di fare goffo di sempre.
Mi odio infinitamente quando faccio così, mi odio perché lo amo e non lo conosco da molto, mi odio perché non riesco a spiegarmi nulla, mi odio perché non riesco a capire come possa essermi innamorata di Simone.

È così bello mentre aspira dolcemente la Marlboro, quasi come se essa avesse dei sentimenti, come se buttando giù bruscamente la ferisse.
Il fumo che esce dalle sue labbra lo fa sembrare ancora più bello di quello che già è.

Nota che lo guardo e si gira verso di me.
-la rivuoi?
-nono continua pure, io vado ad aiutare Patty a fare la cena.
In realtà è solo una scusa per non cedere alla frenetica voglia di baciarlo, sarebbe fuori luogo e non da me.
Non sono quel tipo di ragazza, non sono fatta così.
Odio pensarci troppo alle cose, ma odio anche farle senza pensarci, insomma odio tutti i miei modi di fare.

_*_*_*
Finita la cena, essendomi completamente dimenticata dirigo il mio corpo stanco e pesante verso camera mia.
Appena apro la porta, faccio un salto per lo spavento, mi ero completamente scordata che Simone fosse qui.
È senza maglietta, dorme dolcemente con la testa appoggiata sul mio cuscino e le mani sulla pancia.

Sorrido a questa scena di tenerezza, ma purtroppo devo svegliarlo.
Piano mi dirigo verso il letto e lo scuoto dolcemente.
-mmh
Pronuncia questo suono con la bocca, per poi tornare a dormire, come se nulla fosse successo.

Lo scuoto un pò più forte, per far sì che questa volta mi dica qualcosa.
-mi sono addormentato scusami, ora mi alzo e vado a casa.
Sbatte le palpebre ancora pesanti essendosi appena svegliato.

Prima che si alzi, li metto una mano sul petto, portandolo alla posizione iniziale.
Lo guardo nei suoi occhi color nocciola e sorrido.
-rimani a dormire con questa notte. 
Dico senza neanche pensarci due volte, ecco, odio fare le cose senza pensarci.
Non mi sono passate neanche per l'anticamera del cervello le conseguenze che avrebbe portato quest'azione.

Ero felice.
Ero con lui.
Mi sentivo io.
Non avevo più quella maschera.
Sono la persona che voglio essere.
Non mi nascondo dietro nulla con lui.
Lo voglio accanto a me.
Anche solo per stanotte.

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