Capitolo 5

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Arrivammo in garage ed a aspettarci c'era una macchina con i vetri oscurati, guidata da un'autista presumi. Nel seminterrato c'era decine di macchine, alcune sportive altre di lusso, mi colpì soprattutto la Ferrari 480 special che era parcheggiata vicina al suv in cui noi dovevamo salire. L'accarezzai con la mano e sentii un brivido d'adrenalina, nessuno dei due aveva ancora parlato ma appena lui notò il mio gesto, indicò un muro
"Se un giorno vuoi andarci a fare un giro, le chiavi solo lì" sorrisi e corsi ad abbracciarlo, facendo attenzione a non cadere ma molta di più a non sporcare il vestito, poi ritornai al mio posto e lui mi aprì la portiera dalla sua parte. Era alta come macchina così mi diedi una specie di spinta e cercai di salire, Romeo mi aiutò poggiando casualmente la mano sul mio culo, questo gesto lo lasciai passare ma ricevette un'occhiataccia lo stesso. Entrati all'interno del veicolo non mi stupii della presenza di un altro uomo che era seduto al posto del guidatore, appena mi vide si girò e aspetto il mio accompagnatore
"Salve Jim, come va?" Chiese lui gentilmente
"Tutto bene signor King..." Mi lasciò uno sguardo e visto che il signore di fianco a me non si muoveva, mi presentai io
"Scusi ma alcune volte il mio fidanzato é così sbadato, sono Taylor" gli sorrisi e strinsi la sua mano
"Bè allora partiamo, faccio scendere il separatore" e appena lo disse davanti ai mei occhi calò un "muro" nero che mi ostacolò la vista della strada.
"Il mio fidanzato è sbadato, sono Taylor e ho questa voce perché mi voglio far portare a letto da te" Mr scontrosità mi stava imitando e poi sporse la mano però io la presi ma bensì la spostai di lato.
"Non ho quel tono" offesa incrociai le braccia
"Invece si anzi anche peggio, perché tutti gli uomini ti desiderano?" Chiese lui scioccandomi
"Nessuno mi guarda pff"
"No? E quello del negozio? Oppure il portiere della tua ex casa? Ah e per giunta anche l'autista ora? Per non parlare di tutti quelli che in mezzo alla strada ti fissavano..." Scoppiai a ridere
"Sei geloso"
"No"
"Tesoro era un'affermazione"
"Amore la mia era comunque una risposta" disse lui e solo ora mi accorsi che i nostri visi si erano avvicinati e ora ci trovavamo a pochi centimetri di distanza. Era una situazione imbarazzante però non sapevo il perché!
"Sono tua, siamo fidanzati ora no?"
"Solo mia"
"Ah ah ah no, tu quindi puoi andare a fare sesso con chi ti pare però io devo rimanere a casa? No mio caro"
"Allora io non scoperò nessun'altra." Si avvicinò al mio collo e lo baciò, fece di scatenare una scia di piccoli fremiti che arrivavano lungo la gamba.
"Bene, domai abbiamo altri impegni serali?"
"Oltre a quelli che penso io...no" rise e capii che Romeo King era davvero un pervertito con i fiocchi.
"Bene allora domani andiamo allo zoo" la buttai li così ma a lui non sembrava essere un dispiacere
"Perché?"
"Non ci sono mai andata" nel mio tono di voce c'era della nostalgia, nessuno mi aveva portato in posti come questi, diciamo per bambini.
"Dove non sei mai stata?" Come se mi avesse letto nella mente, Romeo mi porse quella domanda
"Ad un parco divertimenti, su una barca, ad un ristorante italiano, ad una fiera, ad un concerto...cose così" alzai le spalle per non far capire quanto stavo male per queste piccole esperienze che non avevo fatto, prese il telefono e iniziò a scrivere qualcosa dopo che gli era arrivato un messaggio.
"Ti disturbo se rispondo ad una chiamata?" Scossi la testa senza distruggere la mia acconciatura. Poi lui iniziò a parlare
"Va bene Wolf, domani perfetto." E attaccò senza salutare
"Con i tuoi dipendenti dovresti essere più gentile" feci una faccia seria e lui mi prese la mano
"Cerco di farlo ma non ci riesco"
"Ti aiuterò io, tanto ci vedremo ogni giorno" sembrava più una tortura per lui
"Ah è vero..." Poi cambiò faccia e scoppiò a ridere
"Sai mi sto chiedendo perché ridi sempre quando ci sono io...comunque com'è la tua famiglia?" Chiesi distrattamente ma in realtà stavo morendo, ero terrorizzata
"Mia madre è un'avvocato quindi con lei avrai dei discorsi interessanti da fare invece mio padre è un professore di lettere. Ho due fratelli più grandi, Mike e Antony e poi ho una sorellina di quattordici, Lilith." Sorrise e capii che questa sorella era la sua piccola gemma, nessuno doveva toccarla.
"Sono in ansia" dissi piano
"Non dovresti, è una cosa piccola, molto intima."  Solo in quel momento notai che non avevamo portato un regalo o cose del genere
"Non dovevo portare un dono vero?"
"Bè si, però l'avevo già comprato" si grattò la fronte anche lui sembrava nervoso. Volevo togliermi tutti i dubbi e così cercai su internet "Romeo King" mi uscirono articoli di giornale che lo lodavano, possedeva un patrimonio che non si poteva contare, o almeno così c'era scritto. Ogni giorno guadagnava più di tre mila euro ad ora e spendeva solo in case al mese un'assegno a 6 cifre, non c'era scritto del suo passato e invece ci sono molte foto di lui con modelle o ragazze che potrebbero essere sulla copertina di qualsiasi rivista. Notai anche nuove news sul nostro giro nei negozi e sull'uscita inaspettata di questa "ragazza", erano allegate anche foto di me e lui che correvamo in strada oppure di lui che sceglie accuratamente vestiti per me. Un titolo mi disgusto parecchio «Ragazza seria o puttana di professione?» dopo aver visto i commenti che mi definivano approfittatrice, oppure donna di compagnia, chiusi la pagina e scrissi un messaggio a Margo
"Ho trovato un ragazzo, poi ti spiego...ah e ho pure avuto il posto. Baci T" da piccole eravamo fissate con Gossip Girl quindi ci chiamiamo solo con l'iniziale del nome per assomigliare un po' alle due protagoniste che erano da mozzare il fiato. Ricevetti subito la risposta della mia migliore amica
"Allora Wow, sono felice per te...io ancora niente, domani devo provare ancora un'altro ospedale. Chi è lui? Ha un fratello carino?"
Presa dalla felicità mi guardai verso il mio fidanzato ma lui già guardava il mio schermo è qualcosa nella sua espressione mi diceva che lo stava guardando da un po'
"Ehi che bastardo!"
"Chi è M?" Chiese soltanto lui
"La mia migliore amica" si rilassò e poi continuò a fare domande
"Che significa che deve ancora provare un'altro ospedale?"
"È laureata in medicina ma a L.A non trova lavoro" feci una faccia triste perché Margo era come una sorella per me, l'ho invitata a venire qui ma lei non vuole lasciare la sua famiglia
"Puoi dirle che conosco alcuni capi reparto o dirigenti di ospedale che mi devono alcuni favori, può venire qui e stare nella camera degli ospiti per un po', poi quando avrà trovato il posto perfetto potrà rimanere a New York" feci una faccia scioccata, okay Romeo King era l'uomo perfetto. Simpatico. Dolce. Gentile. Figo da paura e soprattutto generoso. Scrissi un messaggio a M che andò su tutte le furie perché avevo rivelato alla mia nuova fiamma che non riusciva ad avere un lavoro decente, ma poi Romeo mi incoraggiò suggerendomi di dire che suo fratello era un chirurgo in una clinica dove sì pagava bene. E dopo questa offerta non rifiutò, tra due giorni sarebbe venuta qui e avremmo trascorso tanto tempo insieme. Felice di questa notizia guardai in estasi il migliore capo del mondo, non so se lo penserò ancora domani dopo il lavoro.
"Stiamo per arrivare..."
"Grazie" fu interrotto dal mio bacio che andò a finire sull'angolo della sua perfetta bocca.
"Andiamo e spacchiamo il mondo" dissi poi io "scusa è il mio mantra" avrò ripetuto quella parola un milione di volte ma lo stesso sembrava da pazzi dirlo ad alta voce con delle persone vicino
"Bè da oggi sarà anche il mio" mi sorrise per poi uscire dalla macchina, in tutto questo ci eravamo fermati e appena lui uscì, lo invasero dei fotografi ancora più accaniti di quel pomeriggio. Lui superò la massa e venne da me e mi aprì lo sportello , come se fossimo solo noi due, continuammo a camminare mano nella mano e tutti scattavano foto oppure facevano video. Arrivati all'ingresso, notai che c'era un red carpet e capii che il deficiente qui di fianco a me, mi aveva mentito!
"Questa me la paghi" ma lui si limitò a sorridere per poi fare una cosa inaspettata...fece scivolare la mano sul mio sedere e poi fissò intensamente la mia scollatura, con uno sguardo da maniaco. Io scrollai la testa perché non c'era niente da fare, era così e lo conoscevo da solo un giorno, l'indomani sarebbe stato ancora meglio. Intanto mille foto di lui in quella posizione venivano mandate a tutti i giornali o anche ad amici che non erano essere presenti. Una giornalista tutta in tiro si avvicinò a noi e senza pochi complimenti ci fece dividere per mettersi lei in mezzo, stava cercando di toccare il più possibile Romeo, così incazzata nera lo presi e lo spostai di peso vicino a me. Questa cosa gli fece piacere perché continuò a mettere la mano un po' più sopra del lato b a cui credo si fosse affezionato, appena le diedero il segnale, lei cominciò con le domande
"Allora signor King...questa apparizione con...mi scusi quale è il suo nome?" Si rivolse a me
"Oh sono l'avvocato Taylor Morgan" sorrisi per poi guardare Romeo e stampargli un bel bacio sulla bocca, lasciando disorientati sia lui che miss presentounprogrammaconlegambedifuori.
"Stavo dicendo, quindi non è più sul mercato?"
"Non lo sono più, questa donna mi ha rubato il cuore" toccò i miei capelli e poi mi lasciò un tenero bacio sulla mano.
"Ma la domanda che ci chiediamo tutti è...Come vi siete conosciuti?" Ci guardammo spaventati
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MaricicaVallasca

A New York con lavoro. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora