12. I pensieri

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(Aileen)

"Quindi dove andiamo?" Chiede Manuel "Beh, io dovrei fare un salto al maneggio, magari ci facciamo anche un giro, che ne dici?" Dico io. "Beh, non saprei, non ho mai cavalcato. In realtà si ma non mi ricordo bene come si cavalca" "È semplicissimo vedrai! Devi solo farti trasportare, seguire i movimenti del cavallo e la cosa più importante. Divertiti. Devi sentirti bene,il cavallo lo percepisce e andrà a finire che sarete una sola cosa, un tutt'uno. A quel punto sarà come se spicchi il volo. La libertà, ecco cosa provi. Libertà è la parola giusta."
Forse mi sono fatta trasportare un po troppo, ma è quello che provo io quando cavalco. Liberta. Libertà di essere me stessa, libertà di divertirmi, libertà di fare scelte e pazzie mai fatte in vita mia.
Ma sulla sella sento che anche volare è possibile. Volare si,ma senza ali.
Quando il cavallo galoppa,senti solo il tuo cuore che batte. Batte fortissimo,per tutta l'adrenalina. Poi il tuo respiro affannato e quello del cavallo; ed infine lo scalpiccio degli zoccoli, ed una musica, adatta a quel momento ti riecheggia in testa, isolandoti dal mondo e facendo così, esistere solo tu e quel essere dalle zampe possenti e veloci.
Ti viene voglia di urlare, non perché sei arrabbiata o altro. Ti viene voglia di urlare dalla gioia matta di quella scena. Tutti i pensieri scompaiono, qualsiasi cosa o preoccupazione ti tormenti in testa, in quel momento sparisce. Questo è galoppare. È un piccolo volo, ma senza ali.
Manu continua a fissarmi con interesse. Poi annuisce ed esclama "Se è questo che si prova allora sono pronto a rischiare!".
Entriamo al maneggio e tantissimi ragazzi,adulti e bambini sono li, tutti intorno ad una staccionata che guardano la lezione dei propri fratellini, figli o amici.
L'insegnante mi saluta e io le faccio un cenno con la mano.
Guido Manu a prendere la cavezza con un po di bocconcini alla mela verde e ai frutti rossi. Sembrano pane, ma hanno l'odore della mela verde e dei frutti rossi.
Lo accompagno al box di Chili e Pepper.
"Mi ripeti come si chiamano?" Domanda grattandosi il capo con espressione confusa. Trattengo una risata. Quanto vorrei fargli una foto così da fargli vedere la sua faccia.
"Quello è Chili, Lo stallone; E quella è Pepper, la cavalla." Sbuffo per non scoppiare a ridere.
"Posso prendere lo stallone?" "No, lo prendo io, tu per ora prendi Pepper, lei è più calma." Lui sbuffa e fa finta di mettere il broncio. Io scoppio a ridere e continuo a scuotere la testa.
Prendiamo i cavalli e stiamo un ora/ un ora e mezzo a sellarli perché lui non si ricorda come si fa. Giusto per spiegarmi, ha messo la sella Inglese al contrario,sono disperata.
Finalmente saliamo e riusciamo a partire. Lui naturalmente deve fare un po riscaldamento a longia perché non si ricorda nemmeno come si ferma un cavallo....di male in peggio.
"E per fortuna che hai detto che era semplice! " "Sei tu che sei impedito!" Esclamo io.
Finalmente iniziamo ad avviarci. Io parto spedita al galoppo, e la cosa che mi viene spontanea e mandarlo a redini sciolte, con le mani in aria e il vento tra i capelli. Mi accorgo di non avere il Cap solo quando ormai corro come una pazza verso una collina.
Ciccia bella! Ti sei dimenticata di Gregory e Charlotte sai?!
No che non mi sono dimenticata, solo che questi giorni i sono strani, mando un messaggio a loro e nessuno dei due mi risponde....sarà successo qualcosa? Bo Va be, ora mi do alla pazza gioia!
Ok, anche io!
Grazie Dio per questa magnifica coscienza!
Di nulla!
Non sei Dio.
E vabe o, come siamo puntiglioso oggi.
Mi rimangio tutto!
Arrivati alla collina il sole sta già tramontando. Sono solo le 4, che storia e questa?!
Io mi fermo proprio in cima e scendo, tolgo sella e sottosella e morso a Chili e gli lascio solo un laccetto dove potermi tenere.
È stata sempre una mia regola questa: quando la libertà ti riempe, togli di mezzo tutto ciò che te la limita.
La sella e tutto mi fa sentire poco libera nei movimenti e soprattutto poco selvaggia, che per me, quando vai a cavallo, essere selvaggia e la cosa principale.
Manu mi imita e risale poco dopo, con qualche piccola difficoltà.
Ora ci troviamo li, con il sole puntato in faccia, sopra a due cavalli, soli,con un intero mondo a nostra disposizione. "Sai, e da molto che non mi sento cosi" spezza lui il silenzio " Così come?" Domando io "Così libero, sicuro di me. Di essere me stesso e di avere la forza di dire e fare qualunque cosa." "Ad esempio?" Rido io "Ad esempio questo" Sciende da cavallo, mi fa scendere e poi....

Mi bacia.

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Dopo il bacio ho rimesso la sella, ho messo in spalla il morso, sono salita a cavallo velocemente e sono partita correndo come un fulmine al maneggio.
Poi ho messo Chili dentro il box e ho lasciato detto a Michael lo stalliere di rimettere dentro il box Pepper dopo averla dissellata.
Inizio a correre verso un taxi, sbracciando a destra e a sinistra per farmi notare.
Finalmente si ferma e mi fa salire.
'perché lo ha fatto? So che si sentiva euforico per via della situazione, ma così è esagerato' penso io.
Non so se riuscirò più a guardarlo in faccia.
Arrivo a casa, pago il tassista e vado in camera.
Trovo il mio telefono spento.
A bene, se qualcuno mi ha chiamato o scritto non lo avrei mai sentito ne saputo, ecco perché mi sembrava tanto silenzioso.
Lo accendo e trovo dieci messaggi da tre Chat diverse. Sei da Charlotte, due da Isaac e due da un numero sconosciuto.
Leggo prima quelli di Charlotte che mi dicono:
Aileen, ti prego rispondimi.
Ti prego e importante.
Aily!
Ti prego, ho bisogno di sfogarmi!
Mi vuoi lasciare anche tu?
Ho capito, quando hai fatto quello che devi fare, chiamami, è importante, sul serio.

Chissà cosa è successo di così tanto tragico.

Leggo quelli di Isaac, anche se è meglio che non lo faccio.

Dicono:
Senti Aileen, io mi sono innamorato di un altra ragazza. Spero che potremmo rimanere amici.
Mi dispiace.

L'ansia mi affiora. È andato via ieri, non è fottutamente possibile! Ma il mondo ce l'ha con me?!
Le lacrime scendono, i pensieri nella testa iniziano a rimbombarmi. Sempre più forti, sempre più forti, fino a diventare assordanti. Leggo gli altri due messaggi, dal numero sconosciuto, ed è lì che succede il finimondo.

Dicono:
Ciao Aileen, io sono Caroline. Volevo solo dirti che mi dispiace se Isaac ti ha lasciato, e per colpa mia. Non so come spiegartelo ma dico solo che ci siamo incontrati ieri e lui ha iniziato a dire che doveva fare una cosa importante. Poi ho fregato il suo telefono, ho letto i messaggi e ho preso il tuo numero per dirtelo.
Scusa ancora. Caroline.

I pensieri continuano a tormentarmi, ormai sono un casino di voci che urlano nella mia testa, dicendo che sono inutile, sono brutta, che nemmeno il peggio barbone mi si prenderebbe. Il respiro mi si fa più corto, le lacrime scendono più prepotentemente, gli urli mi si strozzano in gola. La musica! Mi serve della musica. Prendo le cuffiette con un gesto veloce e le inserisco nel telefono. Faccio avviare It's All on U di Illenium. Alzo il volume a dieci, ma ancora le voci ci sono, si sentono meno ma ci sono. Alzo a dodici e finalmente non le sento più.
A quel punto inizio a ragionare, forse sbaglio a fare questo ragionamento, ma forse, è dico forse, è la cosa giusta da fare, la cosa giusta per capire chi tiene davvero a me e chi no. Chi mi vuole nella sua vita e chi di me se ne frega.
La cosa giusta da fare in questo momento è una.
Scappare.

// My space

Solo una cosa.

SCUSATE PER L'ORA! AVEVO BISOGNO DI SCRIVERE ASSOLUTAMENTISSSSSSSSSSSIMO!
E comunque no, non potevo caricare domani il capitolo, non so nemmeno il perché...ma....voglio pubblicarlo sta sera a mezzanotte e undici.....dodici.

GOOD NIGHT😑☺

Infinity. Perfect LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora