14. disgrazie, bambini, scoperte e ritorni

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(Charlotte)

"Sai, dovresti farti visitare. Questa cosa non è normale assolutamente!"
Mi dice Gregory dal cellulare.
È da un po di giorni che mi fa male la gola e tossisco,non riesco a parlare e ho attacchi di sonno, quasi imminenti.
Io tossisco e subito dopo mi addormento, in qualunque posto sia.
"Lo so, lo so. Mamma mi ha detto che ci andremo oggi" dico con quella poca voce rimasta.
" Non parlare tu. Scrivi!"
Mi rimprovera lui.
È davvero dolce quando fa così. Amo Gregory, più di qualunque altra cosa.
"Ok, ok, ora vado, ci sentiamo più tardi per farti sapere cosa mi ha detto il medico. Ti amo Greg!"
"TI HO DETTO DI NON-" Non lo faccio finire che chiudo la chiamata.
Una risata mi scappa dalle labbra, mentre rimetto il telefono dentro la tasca dei jeans.
Sto aspettando mia madre fuori casa.
Ha detto che si metteva la sciarpa e veniva, ma è dieci minuti che la aspetto.
Rientro in casa e la chiamo a gran voce, ma nulla.
La inizio a cercare, ma senza risultato.
Alla fine entro nel suo bagno, ritrovalndola distesa a terra con della saliva al lato della bocca.
Un urlo soffocato mi scappa dalla gola e prendo freneticamente il telefono, chiamando subito la mamma di Aileen, mentre giro mia madre da un fianco, evitando così di farla soffocare con la lingua.
Se chiamo mio padre lui starà male, ritornerà dal lavoro come un fulmine, e sapendo del tanto traffico a questo ora farebbe un incidente e un altra tragedia compiuta.
Dopo tre squilli la madre di Aileen mi risponde, con voce singhiozzante.

In chiamata:
Margaret: "Dimmi Charlotte"
Dice tra un singhiozzo ed un altro
Io provo a calmarmi, ottenendo, però l'effetto inverso di quello che speravo.
Io: "Margaret ti prego, vieni subito a casa mia! È mia madre, sta male! Ti prego vieni, siamo in bagno, lei è svenuta a terra e..."
Mi blocco perché sento Margaret piangere e sussurrare un" non un altra! Perché?!"
Io: "Margaret che succede?" Dico con voce allarmata.
Margaret: "È Aileen. È scappata tre giorni fa, ho chiamato la polizia, ma non sanno nulla, hanno cercato ovunque ma di lei non c'è ne traccia.
Anche Max la cercata, ma nulla. Sto iniziando a pensare che gli sia successo qualcosa di grave, o persino che è morta. Ora tua madre e in questo stato. Poi?! Cosa succederà?!"
Io rimango in silenzio, ancora appoggiata a mia madre,ormai sul punto di una crisi isterica di nervi. Sento il cuore che le batte. Sono battiti flebili, quasi impercettibili.
Questo mi riporta alla realtà e subito scatto in piedi.
Io: " Margaret, so che potrei sembrare egoista, ma mia madre è a terra, sta morendo, per favore, vieni a casa mia così chiamiamo l'ambulanza e la portano al ospedale!" Dico con la ormai pochissima voce rimasta.
Margaret: "Ok arrivo" e la chiamata si interrompe.

Subito dopo la chiamata con Margaret chiamo l'ambulanza e spiego per filo e per segno l'accaduto. Dico dove mi trovo, la via e altre cose.
Loro mi fanno anche delle domande sul perché ho questa voce e mi avvertono che arriveranno con un ulteriore medico per visitarmi.

Chiudo la chiamata e dopo cinque o sei minuti la porta suona e appena apro, si rivela una Margaret con delle borse sotto gli occhi, pallidissima, occhi e naso rosso e tutti i capelli sparati qua e là.

Lei entra e si siede sul divano.

Voglio sapere anche di Aileen ma ora la mia preoccupazione più grande va a mia madre.

Il silenzio più assoluto. Solo le macchine al diffuori della casa rombano, per poi allontanarsi.

Poco dopo l'arrivo di Margaret arriva l'ambulanza.

Un medico si fa strada in casa mia con una barella ed un altro medico viene verso di me con una grossa valigia per visitarmi.

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(Aileen)

Stiamo tornando con calma al rifugio, quando una sirena squilla in lontananza. Un ambulanza. Chi sa chi è quel poverino o poverina che si è sentito male.

Infinity. Perfect LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora