~CAPITOLO 5~

230 16 0
                                    

Non so quanta strada abbiamo fatto, e sinceramente non lo voglio nemmeno sapere perché non ho nessuna voglia di uscire con gli amici di Theo.
Papà mi ha quasi obbligata e quando ho chiesto alla mamma di rimanere a casa a momenti mi sbranava da stare al telefono.
Theo non ha fatto altro che sbuffare e brontolare per il vestito.
Non mi sembra molto volgare: è di un blu non molto scuro, senza spalline con un fiocco, di lato, sotto al seno e sopra un velo di tulle con ricami in pizzo.
Quando arriviamo al ristorante e sto per scendere dalla macchina di mio fratello, R8 ovviamente nera (tiriamocela pure...), Ted mi blocca.
-Stai attenta stasera è cerca di rimanermi vicino. Non voglio andare a casa e dire a papà che sei rimasta incinta.-
Rimango scioccata, allibita.
-Tranquillo non ce ne sarà bisogno. Non voglio nessuno per adesso e per molto tempo. Devo godermi la mia vita da single e non ci sono uomini che tengono. Nemmeno tu.- e concluso scendo dalla macchina.
Ted scende e chiude l'auto, poi mi prende a braccetto e insieme ci incamminiamo nel ristorante elegante e lussuoso dove, in pratica, ci aspetta il compleanno di un amico di un suo amico. Che casino.
-Potresti almeno sforzarti a sorridere? Non ti è mica morto il gatto!- sbuffa Theo.
Mi sforzo davvero a sorridere ma l'ansia e la tensione mi uccidono.
-Non ci riesco ok! Sono troppo agitata.-
Lui mi bacia la tempia con amore, per infondermi sicurezza e tranquillità. Un po ci riesce ma devo calmarmi e devo uscire.
-Ted io esco un attimo. Arrivo subito.- ed esco dal ristorante.
Devo stare calma, cosa vuoi che sia una cena di compleanno?
Faccio lunghi respiri e mi ripeto di stare tranquilla perché non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Entro nel ristorante e già mi sento persa e ancora di più in ansia.
Mi guardo in giro sperando di trovare il tavolo dove c'è mio fratello e per fortuna vedo Theo seduto che mi alza il braccio per indicarmi dove è.
-Ragazzi un attimo di attenzione perfavore.- un tizio si alza in piedi battendo delicatamente il coltello sul bicchiere per richiamare l'attenzione.
-Oggi è il compleanno di un mio caro amico. E per questo vorrei che prendeste tutti il bicchiere per fargli un brindisi. Tanti auguri Austin!-
Guardo confusa Ted che sta ridendo, e poi guardo nella direzione in cui sta guardando lui.
Non ci credo!
-Scusa ha fatto un brindisi e ha augurato tanti auguri al suo topo!- chiedo disgustata.
Theo non riesce a trattenere una risata e scoppia a ridere insieme ai suoi amici perfettini e figli di papà.
Troppo arrabbiata per pensare in modo razionale, mi alzo senza salutare nessuno ed esco.
Uscendo vado a sbattere contro qualcosa. O meglio qualcuno.
È un ragazzo molto, molto carino.
Alto molto più di me. Quasi un metro e ottantacinque. Capelli biondi e occhi chiari.
-Fai più attenzione la prossima volta!- sbotta mettendosi una mano nei capelli per sistemarsi il ciuffo.
È come se avessi perso la voce. E la mia mente non connettesse più.
-Si, ehm certo scusa.- mi scuso ed esco.
-SARAH. ASPETTA!- strilla Theo ma non lo ascolto ed esco.
Il ragazzo con cui mi sono scontrata mi segue, mi prende un braccio e mi fa girare.
-Sei la sorella di Theodore. Sarah Grey?- cazzo.
Mi dimeno per sfuggire dalla sua stretta, ma non ci riesco e i miei occhi incontrano i suoi.
Azzurro contro verde.
Mi sembra di vedere l'oceano nel suo sguardo.
-Sebastian! Cosa ci fai con mia sorella!- Ted è su tutte le furie.
Come si può arrabbiarsi cosi? E per cosa poi?
Ma solo dopo capisco cosa ha appena detto al ragazzo.
È furioso perché quel tipo mi tiene per il braccio!
-Calmati amico. Non ci ho fatto niente con tua sorella. Tieni è tutta tua.- si difende il ragazzo.
-Scusate non sono un pacco regalo!- sbotto liberandomi della stretta del ragazzo. -Ho un nome e soprattutto Theodore vai a farti fottere!-
La faccia di mio fratello è indecifrabile, mentre quella del suo amico è visibilmente divertita.
-Sarah Phoebe Grey sei in grossi guai.- povero fratellino. Tutto rosso in faccia.
-Scusaci Sebastian. Ora dobbiamo andare.- Theo mi strattona e insieme usciamo dal ristorante.
-Ma sei per caso impazzita! Ti sembra il caso di trattare tuo fratello! Davanti a quelli li poi! E poi cosa ci facevi con Sebastian, lo sai chi è lui!-
-Theo calmati. Io non so chi sia quel Sebastian e poi dovresti ringraziarmi! Ma ti rendi conto della figura che mi hai fatto fare! Portarmi al compleanno di un topo! Ma sei per caso diventato scemo!- dico ormai senza fiato.
-Eh aia Theodore. Colpo basso questo. Qua vince 1000 a 0 tua sorella. Che poi voglio dire: ma dove l'hai nascosta per tutti questi anni?- se la ride Sebastian.
-Sebastian fatti gli affari tuoi. Non ti ci mettere anche te.- ringhia mio fratello.
Vediamo di farlo ingelosire ancora un po'.
-Piacere mio Sebastian...-
-Maddox- risponde.
-Maddox... Come i personaggi della McGuire?- chiedo.
Lui sorride.
-Il mio cognome è già famoso a quanto pare.-
Presuntuoso. Del resto come tutti gli amici di Ted.
-Secondo me arriva prima il tuo ego e poi arriva tutto il resto. Theo andiamo ci sono troppe palle gonfiate qua, mi manca l'aria.- ribatto decisa.
-Aia Sebastian. Chi ha subito di più il colpo basso adesso.- ride Theodore.
-Fossi in voi la smetterei. La piccola Grey l'ha fatto apposta. A te Maddox ha usato solo per far salire di più la rabbia di suo fratello che a quanto pare non ha fatto nemmeno una piega.- interviene un altro.
Ma da dove saltano fuori tutti. Cos'è c'è un allevamento sotterraneo di idioti in America?
-Ragazzi il vostro cervello è così intelligente da pensare a questo? O è la mania di protagonismo a parlare per voi! Io sono questa! Una Grey capace di tener testa a tutti voi. Non sottovalutatemi. Avanti Theo andiamo sul serio.-
Theo sorpassa tutti e guarda in cagnesco Sebastian. Perché ce l'ha tanto con lui?
Voglio scoprirlo!

Don't let me go.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora