Rimane sorpreso all'inizio, come in uno stato di trance, ma poi risponde.
-Ehm. Sì certo.-
Non so dove andare, così i miei genitori e mio fratello ci lasciano soli nell'immenso salone.
-Prima che tu inizia a parlare volevo chiederti scusa, non avrei dovuto attaccarti in quel modo.- comincio.
-Non scusarti, probabilmente chiunque avrebbe reagito così..-
Mi vien da ridere, e non riesco a trattenermi. Gli rido in faccia.
-Beh come mai ridi così?- sembra offeso.
-Beh scusami ma... Sei davvero tu o un'altra persona si è impossessata di te?- rido ancora -Un anno fa non avresti mai fatto questi discorsi...-
Mi guarda fissa negli occhi e poi mi sussurra
-Un anno fa non avrei dovuto fare quello che ho fatto. Ho sbagliato e adesso sto pagando tutte le conseguenze.- si allontana un po' -Mi prenderai per pazzo, ma Sarah ci ho pensato molto e sono stato uno stronzo. Rivedendoti ho capito che non ho mai smesso di amarti.- mi prende le mani nelle sue -Ti prego perdonami e ritorna da me. Ti supplico.-
È pentito e lo sento dal suo tono di voce, ma io non so che cosa rispondere.
Se fosse ritornato da me dieci mesi fa l'avrei perdonato anche senza questo discorso. Ma adesso, in questo preciso momento no.
-Simone, i miei sentimenti per te non sono più gli stessi. Certo ti perdono, ma io non ti amo più come un tempo. Dopo tanto sono riuscita a voltare pagina e non voglio soffrire di nuovo. Ti prego cerca di capirmi e di metterti nei miei panni...-
-Ti capisco, e so di averti distrutta, e mi sento in colpa ogni giorno che passa sempre di più. L'unica cosa che ti chiedo è di non escludermi dalla tua vita, ritorniamo amici, ti prego.- adesso riesco a vedere la tristezza e allo stesso tempo la paura nei suoi occhi.
Non riesco a non abbracciarlo e a stringerlo forte a me.
-Certo che continuiamo ad essere amici. A chi chiederei consiglio qua a Seattle, non ho nessuno.- spiego.
-Non è vero, ha una famiglia che ti vuole bene e ti adora. Tra qualche giorno conoscerai altre persone, amici di tuo fratello oppure amici di famiglia. Io non ho nessuno a parte te o Theo, mi manca la mia famiglia e i miei amici, ma in Italia non ci torno.- sento che sta trattenendo le lacrime.
-Ehi.- lo abbraccio -Se ne vuoi parlare io sono qui.-
Simone scoppia a piangere e questo mi fa frantumare il cuore in mille pezzi.
È vero che adesso non lo amo più, ma gli voglio un bene dell'anima, è pur sempre stato il mio primo amore, e se il detto non sbaglia... Il primo amore non si scorda mai.
Prende un bel respiro e mi stringe più forte a lui.
Mi erano mancati i suoi abbracci...
-Te lo racconterò un'altra volta. Adesso è tardi ed è giusto che tu stia con i tuoi genitori. Magari domani andiamo a prenderci un gelato. Conosco una gelateria dove fanno frullati come piacciono a te..- sorride ed in quel momento il mio cuore si ricompone.
-Certo domani pomeriggio sono libera... Magari andiamo a fare anche un po' di shopping..- scherzo.
Lui sorride.
Lo ammetto l'ho detto apposta di andare a fare shopping, lui odia farlo, ma poi quando si gira per i negozi è sempre il primo a dire di entrare.
Questo fatto lo devo ancora capire.
-Si può fare.- concorda e si alza dal divano andando a prendere il cappotto nella cabina armadio affianco alla porta d'ingresso.
-Arrivederci Mr e Mrs Grey.- saluta cordialmente i miei.
Io lo seguo alla porta e lo saluto.
-Ci vediamo domani, Pulce.-
Come mi ha chiamata!
-Simone lo sai che odio quel soprannome.- mi offendo.
Lui sorride e viene ad abbracciarmi sussurrandomi -Non ti dispiaceva però quando te lo dicevo mentre eravamo sotto le coperte..-
Sento il viso andare in fiamme.
Se potessi correrei via velocemente, peggio di un vampiro.
-Vedo che il senso dell'umorismo non l'hai perso!- tendo di liberarmi dall'abbraccio ma non ci riesco.
Ha messo su dei muscoli il ragazzo...
-Quando sono con te aumenta sempre.- ride -A domani Pulce.- e mi dà un bacio sulla guancia.
-Sparisci!- sorrido e chiudo la porta.Torno in salotto sorridente, e tutti se ne accorgono subito.
-Sicura di non provare più niente per Simone?- mi abbraccia mio fratello spuntandomi da dietro.
Rimango un po' spiazzata da questo gesto e lui lo sente e mi sussurra un "scusa" staccandosi.
Io gli riprendo le braccia e le posiziono dove erano prima.
Lui mi guarda e sorride.
-Si sono sicura. Siamo solo amici.- mi giustifico.
Ted mi prende per mano e ci andiamo a sedere sul divano.
-Ma, secondo me c'è ancora del tenero fra voi due.- aggiunge mia mamma andandosi a sedere sulle gambe di papà.
Io li fisso, la mia falsa famiglia non avrebbe mai fatto una cosa del genere...
Mi ricompongo e poi penso realmente alla frase che ha appena detto la mamma.
E se veramente io lo amassi ancora ma stia cercando di negarlo per non soffrire più?
No, non sto cercando di negarlo.
Un tempo se mi avesse abbracciato in quel modo avrei avuto un intero branco di elefanti nello stomaco.
Adesso non sento più niente, se non un gran bene.
-No mamma non...- oddio cosa ho detto!
L'ho detto davvero?
Cazzo si l'ho detto davvero!
-Aspetta cosa hai detto?- chiede con gli occhi lucidi.
Faccio un respiro profondo.
-Io credo di averti appena chiamata mamma.-
Viene ad abbracciarmi ed io di rimando ricambio.
Tutti questi abbracci mi stanno facendo girare la testa.
-Bene penso che sia ora di andare a letto. Domani c'è gente che deve lavorare!- sempre categorico vero Mr Grey?
-Si sì, bla bla bla...- lo prende in giro mamma.
Papà si alza dal divano e viene verso di noi.
-Mrs Grey mi sta per caso deridendo davanti ai nostri figli?- domanda retorico.
-Mr Grey lei ha una scarsa considerazione di sua moglie. Non mi permetterei mai Signore.- ride.
Papà annuisce e poi si butta letteralmente sopra noi due.
Non sono mai successe queste cose nella famiglia che mi ha tenuta per tutto questo tempo.
Sembrava essere in un riformatorio. Orari per tutto.
Questa famiglia, la mia vera famiglia la amo.
Sembrerà strano, visto che fino a cena l'odiavo, ma non è colpa loro se mi hanno subito riaffidato a loro.
-Beh fate queste cose senza di me?- sento la voce di mio fratello e poi sento un peso in più.
-Non vorrei rovinare l'atmosfera ma sinceramente mi state uccidendo.- urla mamma.
-Oh povera piccolina.- dice papà alzandosi.
Io scoppio a ridere e tutti e tre mi guardano storto.
-Qualche problema Miss Grey?- domanda papà con un sopracciglio alzato.
Io divento paonazza. Lo capisco dal calore che sento espandersi sul mio viso.
-Io. Ehm. Pensavo.- non riesco a finire che subito lui mi salta addosso facendomi il solletico da tutte le parti.
No.
No.
No.
Io odio il solletico perché inizio a ridere come una stupida e poi non mi fermo più.
-Perf-fa-vore.- respiro -Bas-sta.- rido -Pa-pà.- a quella parola si ferma.
-Pensavo di diventare vecchio prima di sentirlo uscire da questa boccuccia.- sorride.
-Geloso eh!- salta su Theo.
-Ma chi io?- sorride -No!-
Si alza dal divano e si ricompone.
-Adesso tutti a letto. Senza fiatare.-
Ma questi cambi d'umore improvvisi?
-Dio mio come sei lunatico. Ragazzi a letto forza.- mia madre si alza dal divano e mi allunga la mando per alzarmi.
-Theo domani mattina tu e tua sorella verrete in azienda.- annuncia papà.
-Va bene. Buona notte.- esclama.
In azienda?
Stiamo scherzando!
Tutti mi vedranno, sarà un incubo.
Cerco di non pensarci e mi incammino verso le scale dando la buona notte, ma una voce mi fa girare.
-Signorina niente bacino ai tuoi vecchi?- scherza il capofamiglia.
Io sorrido e scendo il gradino che precedentemente avevo fatto e vado incontro ai miei genitori.
-Buona notte.- dico baciando la guancia prima di mio padre e poi di mia madre.
-Buona notte tesoro.- ricambiano.
Riesco finalmente a ad arrivare in camera sana e salva.
Che serata! Chi l'avrebbe mai detto?
Mi metto il pigiama e metto i panni che avevo indosso alla cena nel cesto della biancheria sporca nel bagno privato. Mi strucco e poi lavo i denti.
Finalmente mi corico sul mio letto, è una sensazione bellissima dopo aver dormito per 6 ore su un sedile di un aereo.
Spengo la luce della camera e cerco di dormire, pensando a come sarà domani.-N/A-
A voi i commenti e i voti... ❤️
Un bacione 💋
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Don't let me go.
FanfictionI personaggi sono gli stessi, ma la storia è diversa. Anastasia, Christian e Theodore vi aspettano, ma Phoebe non c'è. Il suo nome è Sarah. La sua vita non è stata mai facile. Il giorno del suo diciassettesimo compleanno arriva una busta. Scopre la...