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Quella mattina mi svegliai molto presto. L'ansia mi stava divorando vivo e si poteva benissimo capire il perché. Entrò nella mia stanza un' infermiera che non avevo mai visto che rimase sorpresa nel vedermi sorridere. Abbastanza piccolina coi capelli legati in una coda alta bionda in divisa bianca, la targhetta sul suo petto diceva "judith" evidentemente era quello il suo nome.
"Oh zayn caro ciao sei sveglio. Auguri piccolinoo. Beh non sei poi così piccolino ormai ai diciotto anni. E sai cosa vuol dire?"
Io scossi la testa senza smettere di sorridere. 
"Che ora potresti prendere la parente, puoi iniziare a bere e finalmente un giorno alla settimana puoi uscire da qui a patto che la sera torni. Sai è molto raro che accada questa cosa. Di solito accade quando una persona viene ritenuta matura. È una bellissima cosa zayn sono contenta per te. Dai vestiti poi scendi che c'è una colazione speciale." Mi accigliai quando lei uscì dalla mia stanzettina minuscola. Pensavo avrebbe detto che era arrivato il momento di andare via da qui per sempre finalmente. Non ci faccio molto caso. Magari è perché me lo vogliono dire dopo. Magari. Prendo dei boxer puliti e vado in bagno facendo una doccia lavandomi per bene nonostante il poco sapone e l'acqua ghiacciata. Uscii dopo circa 10 minuti e indossai i boxer puliti bianchi e mi asciugai i capelli con il phon attaccato alla parete, dal quale tra l'altro, usciva solo aria fredda. Tornai in camera e indossai dei jeans neri che ormai mi andavano larghi ed essendo dimagrito ancora e una felpa abbastanza larga e lunga scendendo le scale sorridendo. Arrivai nella sala comune e mi sedetti sul mio solito divanetto quando Judith tornò con un vassoio che mi lasciò sul tavolino. Sgranai gli occhi. Sul vassoio c'era del pane che aveva un aspetto delizioso, marmellata e latte. Misi, aiutandomi col coltello, un po di marmellata sul pane addentandola. Era tutto decisamente più buono di quello che ci davano di solito. Mangiai godendomi quella fantastica colazione alzandomi poi andando in camera mia. Feci un disegno sul mio diario. C'ero io che sorridevo con dei palloncini in una mano e una fetta di torta nell'altra. Sopra la scritta "+18 Zayn" in grassetto. Senza accorgermene dedicai tutto il pomeriggio a quel disegno. Sorrisi vedendo che mi era uscito particolatmente bene. Arrivò presto l'ora di cena. Mi diedero da mangiare una pizza ma io sono piccolino e non mangio molto quindi mangiai tre fette e le altre le diedi agli altri pazienti che erano li. Mi guardarono con gli occhi luccicanti sorridendomi. Tornai in camera e mi sedetti sul letto aspettando qualcuno che mi venisse a chiamare per dirmi che posso andare. Aspettai. L'orologio che prima segnava le 8.15, in quel momento segnava le 10.50. Io continuavo ad aspettare. Non perdevo la speranza. Per le undici entrò Judith e io non riuscii a trattenere un sorriso pensando che mi fosse venuta a chiamare.
"Zayn cosa ci vai ancora sveglio? Vai a dormire che è tardi" mi sorrise riportando in camera i vestiti puliti. Lì, in quel momento, realizzai che nessuno sarebbe venuto a prendermi. Aspettai che lei uscisse dalla camera e poi soffocai un urlo nel cuscino. Presi il mio diario e preso ormai da un pianto isterico cambiai velocemente, e anche abbastanza male aggiungerei, la mia faccia nel disegno. La feci diventare triste e con le guance apparentemente bagnate dalle lacrime. Girai pagina strappandola scrivendo mentre continuavo a piangere, bagnando di conseguenza le pagine.

"Vaffanculo. Che muoiano tutti. Perché nessuno mi è venuti a prendere?! Che si fottano fanculo fanculo fanculo."

Buttai il diario a terra singhiozzando prendendomi le ginocchia al petto stringendole. Fu sicuramente il peggior compleanno della mia vita.

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È ESTATEEEE
No vabb ahahahaha in teoria questo capitolo doveva uscire ieri ma avevo altre cose e gn perdonatemi. Spero di pubblicare abbastanza presto. Nel frattempo vi auguro buone vacanze.
P.s.
Sono appema salita sull'autobus e ho chiesto all'autista se aveva un biscotto invece che un biglietto... Sì clelia sì

Find you again || ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora