Jade era sul divano di casa sua che sorseggiava una bibita, mentre finiva di fare i compiti di francese per il giorno dopo.
Ma perché devo studiare il francese se non andrò mai in Francia? Se c'è una lingua che odio è proprio questa. pensava, mentre scriveva per l'ennesima volta la coniugazione dei verbi.
Ad un certo punto arrivò al verbo "plaisir" e le spuntò un sorriso. Già, era proprio grazie a quel verbo che lei e Beck si erano messi assieme. Le sembrava ieri il giorno in cui era accaduto quel fatto che le aveva cambiato la vita, non se lo sarebbe mai dimenticato.
Pov. Jade
Era una giornata come le altre, e stavo ascoltando la lezione.
Ad un certo punto vidi il ragazzo della mia classe per cui ho una cotta, Beck, andare alla lavagna. La prof gli fece alcune domande, a cui rispose correttamente.
Poco prima di andare a sedersi al proprio posto però la prof gli fece un'ultima domanda: "Bene Beck! Ho visto che hai studiato, era ora! Solo un'ultima cosa, un 'esercizio di traduzione, chiedi a Jade se le piacciono i dolcetti alla marmellata"
Pov. Beck
Sono andato alla lavagna perché la Smith mi ha chiamato, di nuovo. Mi sa che mi odia quella. Comunque sono riuscito a rispondere correttamente a tutto, è un miracolo vero e proprio!
Stavo per andare a sedermi, quando decise di farmi un'ultima domanda :"Chiedi a Jade se le piacciono i dolcetti alla marmellata" disse.
Penso di non aver mai provato tanto imbarazzo come quella volta: non mi ricordavo assolutamente come si chiedeva! E poi, come se non bastasse dovevo fare la domanda alla ragazza che mi piaceva, e se avessi sbagliato avrei fatto una pessima figura.
Allora, senza pensarci, le dissi la cosa più stupida che potessi mai dire. "Est- ce que tu m'aimes?" Lei mi guardò un attimo, con i suoi occhi azzurro ghiaccio, e mi parve di vedere confusione e imbarazzo. Solo dopo capii che avevo detto un'enorme stupidaggine, ma ormai era tardi per correggersi.
Ci fu un momento di silenzio totale, perché tutta la classe sapeva che mi piaceva lei e aveva capito il mio errore.
Il silenzio però lo ruppe la prof, che esordì con un "Jade, rispondi". Al ché lei, questa volta senza il minimo indugio si alzò.
Subito non capii che intenzioni avesse.
Si avvicinò lenta, e mi mise una mano dietro al collo. A quel tocco rabbrividii. Subito dopo posò le labbra dolcemente sulle mie, e io le misi le mani intorno ai fianchi.
Non so per quanto tempo durò quel bacio, ma quando ci staccammo lei mi sussurrò sulle labbra :"Oui".
Subito dopo sentimmo tutta la classe applaudire. Evidentemente, eravamo solo noi due a non sapere i sentimenti che provavamo l'uno per l'altra.
Beck si ritrovò a pensare a quel fantastico momento vissuto molto tempo prima. Non era mai stato tanto contento di fare un errore in vita sua.
Era nella sua roulotte che ascoltava la musica, e si ritrovò a pensare a quel momento magico. Decise poi di chiamare la sua ragazza.
"Hey Jade!" disse subito dopo aver composto il numero che ormai sapeva a memoria
"Hey Beck! E' successo qualcosa?" La ragazza dal tono di voce sembrava preoccupata
"No tesoro, ti stavo pensando e volevo sapere come stavi"
A Jade in quel momento spuntò un sorriso. Lui era l'unico che riusciva a farla sentire così, speciale.
"Che dolce! Anche io ti stavo pensando! Stavo pensando a come ci eravamo messi insieme" e, a quelle parole, le spuntò un altro sorriso
"Non mi dire" disse poi Beck "Anche io! Sai una cosa?" disse con tono malizioso il ragazzo
"Cosa?" rispose prontamente lei
"Ti amo"
"Mh Beck lo sai che non dirò mai quella parola".
Dopo quelle parole Jade vide un'ombra scura davanti a lei. Dimmi che non è quello che penso, ti prego.
"Chi era al telefono?"
L'uomo che aveva parlato aveva un una voce rude, e biascicava. Aveva l'alito che gli puzzava di alcool e fumo.
"Ciao papà."
Sentì uno schiaffo in piena faccia.
"Dimmi chi era al telefono, Jade!"disse l'uomo che si faceva chiamare padre
"Papà era ..."
"Non andare a fare la sgualdrina in giro! Ma cosa dico, tanto tu sai fare solo quello." Lei allora iniziò ad urlare che non ne poteva più, e allora il padre le tirò uno schiaffo, poi un altro e un altro ancora. Ormai la ragazza aveva un occhio nero e il labbro sanguinante. Non contento, l'uomo prese la valigetta che aveva in mano e le colpì violentemente il corpo, fino a farla svenire.
"Stupida ragazzina" disse, dopo aver completato il lavoro.
Buongiorno!Ecco il primo capitolo della nuova storia.. Spero vi piaccia😜😘
Ah, e buone vacanze💗💗
STAI LEGGENDO
I Promised~Bade
Fanfiction"lei è la mia donna e lo sarà per sempre, nel bene o nel male" [[Tratto dalla storia]]