Reyna e Daniel erano seduti su una panchina a mangiare un gelato.
Ovviamente lo aveva offerto Daniel.-Oh, ma andiamo!- aveva detto il
biondo appena dopo che Reyna aveva scazzottato l'ultimo malvivente -Ora ti devo 2 favori!
Reyna aveva stretto le spalle, dicendo che non gli doveva nulla, ma Daniel era irremovibile: almeno un gelato glielo doveva no?Così mentre si incamminavano si erano presentati.
-Reyna...non sei statunitense vero?- gli aveva chiesto lui dopo aver sentito il suo nome.
-Vivo qui da un sacco, ma sono Portoaricana(?).Lei aveva preso un gelato pesca e fragola, lui cioccolato e nocciola.
Reyna, mentre il ragazzo cercava disperatamente di togliersi una macchia di gelato dalla maglietta (bianca per di più), lo osservò meglio.
Aveva dei capelli color grano, così simili a quelli di Jason ma allo stesso tipo così diversi, occhi verde prato con delle pagliuzze più scure nell'occhio sinistro.
Aveva le sopracciglia asimmetriche, quello destro più altro del sinistro, entrambe bionde.
La linea della mascella era delicata ma in qualche modo non femminile, lo rendeva anzi più mascolino.-Daniel, dimmi, come ci sei finito in quella situazione?
-Ehm, io... -sì grattò la nuca un attimo, imbarazzato, poi le raccontò tutto.
Lei non commentò, si limitò a inarcare le sopracciglia.
Lui allora cercò di cambiare discorso:
-Non ti sembra strano che le gelaterie siano aperte sino alle... -si guardò l'orologio- Però, dodici e mezza di sera?Dodici e mezza di sera.
Oh. Miei. Dei. Imbalsamati.
Reyna si alzò di scatto.
Buttò ciò che rimaneva del gelato e corse a perdi fiato fino al campo.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°
- Mamma! Sono a casa!
Sua madre, una donna bionda, come lui e sua sorella, gli si avvicinò in maniera minacciosa.
-Daniel Christopher Brunswick. Dove. Sei. Stato.
-Ehm...in giro...
-Per un'ora è mezza?!? Non credo proprio signorino. O salta fuori la verità oeppure in punizione.
-Mamma...- lei lo guardò male -Ok, uffa...Finito il racconto sua madre era a bocca aperta.
-Aspetta un attimo, ti sei fatto salvare da una ragazza...
-Sì.
-Poi le hai offerto un gelato...
-Sì.
-...MA SEI IMPAZZITO? E SE ERA UNA STUPRATRICE SERIALE? O UN KILLER?
-Mamma ma non lo era...
- Cosa succede?- intervenne Sam, sua sorella- Perché urlate? Lo sapete che ora sono?
-TUO FRATELLO PRIMA SI È FATTO RINCORRERE DA UNA BANDA DA QUATTRO SOLDI E POI HA OFFERTO UN GELATO A UNA COMPLETA SCONOSCIUTA!
-Mamma!- intervenne allora Daniel, spazientito- Tre cose:
1) Le ho offerto un gelato, mica l'ho invitata a casa.
2) Le avevo rovesciato il cibo del McDonald addosso, quindi un "pranzo" glielo dovevo comunque.
3) Mamma, tu hai troppa fantasia.*Angolo autrice*
Eeevvivvvaaa
Ho aggiornato!
Finalmente i nostri protagonisti si sono conosciuti!
*grilli*
*nessuno applaude o esulta con l'autrice*
*mi nascondo in Tibet*
Meglio se vado và
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Di Come Reyna sì rifece una vita sentimentale
FanfictionReyna Avila Remirez-Arellano è ormai convinta che non troverà mai più l'amore. Insomma la dea Venere in persona le aveva detto che non avrebbe trovato nessuno che la amasse fra i semidei. Stava ormai perdendo le speranze sul fatto di trovare l'amore...